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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Quali sono le migliori università in Italia e all'estero?

Secondo quanto riportato all’interno degli ultimi rapporti OCSE riguardanti l’istruzione in Europa, le prospettive lavorative di una persona laureata in materie STEM (un acronimo inglese che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics), sono maggiori in Italia. Soprattutto se si paragonano ad altri ambiti di studio

Sei alla ricerca del percorso di studi accademico ideale per la tua carriera? Vorresti puntare ad un’istruzione di livello superiore ma non hai ancora scelto a quale università iscriverti? La tua idea sarebbe quella di investire nella tua formazione presso un istituto riconosciuto a livello italiano e/o internazionale? Allora sei capitato nel posto giusto.

Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a scoprire quali sono le migliori università in cui studiare in Italia e all’estero. Ma anche perché è così importante scegliere un istituto accademico piuttosto di un altro al momento dell’iscrizione.

Orientamento universitario

Secondo quanto riportato all’interno degli ultimi rapporti OCSE riguardanti l’istruzione in Europa, le prospettive lavorative di una persona laureata in materie STEM (un acronimo inglese che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics), sono maggiori in Italia. Soprattutto se si paragonano ad altri ambiti di studio.

Ma non sono solo gli sbocchi lavorativi a far sì che una persona scelga di iscriversi ad una specifica facoltà. Molte volte, infatti, questa decisione è dettata dalla passione per determinate materie.

In altri casi ancora, invece, gli studenti preferiscono iscriversi ad un percorso accademico che rappresenti un prosieguo rispetto a quanto intrapreso durante gli studi intrapresi alle scuole superiori. Quante volte, infatti, sarà capitato di sentire che uno studente del liceo linguistico decida di iscriversi alla facoltà di Lingue?

Le motivazioni che possono spingere alla scelta di un percorso formativo accademico, quindi, sono diversi. Ed ognuno di essi merita il dovuto rispetto. Qualsiasi sia la motivazione, tuttavia, al momento dell’iscrizione è opportuno fare delle corrette valutazioni sull’università di riferimento. Quanto è importante a livello lavorativo scegliere una sede piuttosto che un’altra?

La scelta della sede universitaria

Nonostante nel corso degli ultimi anni il numero degli studenti laureati sia aumentato in modo esponenziale, non tutte le università vengono valutate in ugual misura al momento della valutazione del proprio CV da parte di un datore di lavoro.

Al giorno d’oggi, per intraprendere diverse professioni è diventato indispensabile esibire un diploma di laurea triennale e/o specialistica. Tuttavia, se si decide di intraprendere questo percorso formativo è utile identificare quale sia l’istituto in grado di fornire la migliore informazione possibile. Ma anche capire quanto questo riconoscimento possa essere spendibile in ambito lavorativo nel territorio nazionale e all’estero.

Se, ad esempio, l’idea è quella di sviluppare la propria carriera in ambito medico, sicuramente una laurea conseguita alla Stanford University sarà considerata di maggior prestigio rispetto ad un percorso formativo di pari grado conseguito in una piccola cittadina di provincia.

Meglio l’università italiana o estera?

La scelta di iscriversi ad una università italiana o ad una estera viene motivata nella maggior parte dei casi da un fattore economico. Accade molto spesso, infatti, che siano pochi gli istituti d’oltralpe che consentano l’accesso a borse di studio totali o parziali agli studenti provenienti dagli altri paesi. Questo significa, quindi, che per conseguire un titolo accademico è necessario sostenere delle spese che superano le decine di migliaia di euro ogni anno. Oltre, ovviamente, ai costi relativi a vitto, alloggio e viaggio.

Iscriversi ad una università estera, comunque, è una scelta che nella maggior parte dei casi si traduce con un ottimo investimento sul proprio futuro. Soprattutto nel momento in cui si affrontano i primi colloqui di lavoro. Una laurea di questo tipo, infatti, denota nel candidato una certa capacità di adattamento, problem solving e resilienza. E molte altre soft skills che vengono apprezzate dai recruiter. Oltre alle competenze acquisite in ambito linguistico.

Nel caso in cui non si avessero le disponibilità economiche per sostenere questo particolare tipo di formazione, sarebbe preferibile optare per una università italiana. Nel nostro paese, ce ne sono molte che sono in grado di dare un livello formativo eccellente e che sono considerate prestigiose anche al di fuori del nostro paese.

Le migliori Università italiane

È stata pubblicata di recente dalla QS, Quacquarelli Symonds, un’azienda britannica specializzata nell’analisi globale degli istituti che forniscono una formazione accademica, la classifica mondiale delle migliori università del 2021 e 2022.

Tra le migliori Università italiane, si possono trovare:

●       Politecnico di Milano;

●       Alma mater Studiorum di Bologna;

●       Università di Roma la Sapienza;

●       Università degli Studi di Padova;

●       Università degli Studi di Milano;

●       Politecnico di Torino;

●       Università di Pisa;

●       Università Vita Salute San Raffaele;

●       Università di Napoli Federico Secondo.

Le migliori università straniere

Sono state considerate le migliori università a livello mondiale i seguenti istituti:

●       MIT - Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, United States;

●       University of Oxford, Oxford, United kingdom;

●       Stanford University, Stanford, United States;

●       University of Cambridge, Cambridge, United kingdom;

●       Harvard University, Cambridge, United States;

●       Caltech, California Institute of technology, Pasadena, United States;

●       Imperial College London, London, United kingdom;

●       ETH Zurich Swiss Federal Institute of Technology, Zurich, Switzerland;

●       UCL, London, United kingdom;

●       University of Chicago, Chicago, United States.

La classifica

La metodologia che è stata adottata dalla Quacquarelli Symonds per redigere la classifica delle migliori università al mondo, prende in considerazione diversi fattori. Come, ad esempio, il giudizio fornito da parte dei colleghi, una valutazione che va ad incidere per ben il 40% del punteggio finale.

Altri indicatori che sono stati presi in considerazione al momento della redazione della lista sono stati:

●       Il giudizio da parte dei datori di lavoro e delle aziende;

●       Le citazioni fatte su Internet o sui libri di testo cartacei riguardanti i docenti che insegnano all’interno dell’istituto accademico;

●       Il rapporto che intercorre tra studenti e professori;

●       La percentuale di docenti internazionali che insegnano nei corsi;

●       La percentuale di studenti internazionali che sono iscritti al corso di laurea.

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