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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Scuola, un maxi-concorso ogni anno: "70mila assunzioni"

Il ministro Bianchi spiega che con gli interventi per la scuola nel decreto sostegno bis è stato fatto "un lavoro imponente, non conclusivo, ma abbiamo aperto una strada importante. Abbiamo delineato nuovi concorsi, uno l'anno, regolare, in modo che sia possibile per tutti programmare le proprie attività"

Tante assunzioni in vista nella scuola italiana. Con gli interventi per la scuola nel decreto sostegno bis "abbiamo fatto un lavoro imponente, non conclusivo, ma abbiamo aperto una strada importante. Abbiamo delineato nuovi concorsi, uno l'anno, regolare, in modo che sia possibile per tutti programmare le proprie attività. Lavorare sugli insegnanti è fondamentale: seguiranno altri interventi, ma soprattutto abbiamo stabilito la possibilità di assumere 70.000 persone, in condizioni diverse: con chi deve concludere concorsi già avviati, abbiamo dato un primo segnale di avvio di un concorso nuovo, soprattutto per chi fa matematica e scienze, e abbiamo provveduto a dare un percorso a chi ha lavorato questi anni e sta procedendo per diventare sempre più protagonista della scuola". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a SkyTg24.

"Non abbiamo scelto la via della banalizzazione, nè della semplificazione cieca: non è una sanatoria. Abbiamo scelto la via di un percorso annuale, basato su un tutoraggio e una verifica finale che è un esame vero", ha sottolineato il ministro, per il quale "il percorso individuato non soltanto permetterà a ciascuno di verificare il lavoro fatto, ma di darne una valorizzazione piena. Non stiamo inseguendo la banalità. È un percorso reale di verifica vera della capacità delle persone. Abbiamo fatto poi un Patto importante con il sindacato: è l'altro grande pilastro del lavoro che stiamo facendo", ha concluso Bianchi.

Bianchi: "Tutti i docenti al loro posto il 1 settembre 2021"

"Non solo stiamo lavorando bene perchè l'1 settembre tutti" i docenti "siano al loro posto, ma anche per una prospettiva per permettere che tutti coloro che devono entrare nel mondo della scuola abbiano una preparazione adeguata e corrispondente alla richiesta" ha anche detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a SkyTg24. Evitare il rischio di avere cattedre scoperte a settembre, ha spiegato il ministro, "è un tema che abbiamo chiarissimo: gli studenti non aspettano che i docenti siano tutti in ruolo, ma di averli tutti a scuola. Stiamo anticipando il tempo per l'entrata in ruolo a fine luglio e quindi avremo tutto il mese di agosto per fare le supplenze".

"Ma sulle supplenze abbiamo un problema di insegnanti di materie specifiche, quindi il tema della formazione è fondamentale", ha concluso.

Che ne sarà della didattica a distanza

"La didattica a distanza non è stata usata come alternativa alla presenza. È stata usata come alternativa alla totale assenza" afferma poi il ministro Bianchi, aggiungendo che "l'auspicio è che anche in futuro si tenga conto della possibilità di usare strumenti di questo tipo. Immaginiamo una connessione a distanza con classi da tutta Europa o tra classi del Nord e del Sud. Serve pensare a didattica più aperta e partecipata".

Bianchi ricorda anche che "la dad, così come l'abbiamo vista l'anno scorso, probabilmente non ci sarà. Piuttosto, si auspica un insieme di insegnanti e studenti più consapevoli dell'uso e delle potenzialità degli strumenti digitali". In ottica di integrazione europea il ministro afferma che "noi siamo un'avanguardia in temi di inclusione e educazione ambientale. Abbiamo tanto da apprendere dai nostri 'peer', ma anche moltissimo da dare". Bianchi ha anche un messaggio per la chiusura dell'anno scolastico: "il Paese ha affrontato una fase difficilissima, però ha reagito. Guardiamo all'anno prossimo come un anno costituente in cui ripensare la nostra vita collettiva. Abbiamo riscoperto la necessità di raggiungere una nuova capacità a vivere insieme. È arrivato il momento di risentirci comunità".

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