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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le possibili novità

Cosa cambia a scuola con la fine dello stato di emergenza

Quali potrebbero essere i prossimi passi sulla didattica a distanza, le quarantene e le mascherine, con il ritorno probabile alla gestione ordinaria della pandemia dal 1° aprile

La fine dello stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo prossimo, sembra cosa fatta. Potrebbe non essere più prorogato. La pandemia ci ha insegnato che è complicato fare previsioni a lungo termine, ma al momento tutte le dichiarazioni di ministri e sottosegretari del governo vanno in questa direzione. Per la decisione definitiva, che probabilmente sarà presa proprio a marzo, si attendono i dati sanitari delle prossime settimane. Al momento le proiezioni mostrano una curva epidemiologica in discesa e un indice di trasmissibilità del contagio sceso sotto 1.

Se la curva del contagio derivante dalla variante Omicron dovesse ulteriormente appiattirsi fino a garantire una gestione "normale" da parte del sistema ospedaliero, lo stato d'emergenza non avrebbe più necessità di esistere. Di conseguenza, le misure di restrizione saranno allentate. Anche la scuola sta registrando un netto miglioramento sui numeri dei contagiati rispetto alla ripresa dopo le vacanze di Natale. Le misure anti covid nella gestione dei casi di positività a scuola sono state allentate dal governo dal 7 febbraio scorso, ma quali potrebbero essere i prossimi passi con un ritorno probabile alla gestione ordinaria della pandemia dal 1° aprile?

Le possibili novità a scuola con la fine dello stato di emergenza, dal 1° aprile

Per quanto riguarda il green pass, si fa largo l'ipotesi di mantenerlo almeno fino al 15 giugno per salire sui mezzi di trasporto e nei luoghi al chiuso, dunque anche a scuola e su scuolabus, treni, bus, con cui milioni di studenti si spostano ogni giorno. Ma i temi sul tavolo sono anche altri, ovviamente. Il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso (esponente della Lega) ha chiesto la fine dell'emergenza sanitaria anche per la scuola dal prossimo venerdì 1° aprile. Questo comporterebbe la fine per la didattica a distanza per i non vaccinati, lo stop all'uso delle mascherine e la fine delle quarantene.

"Il comitato tecnico scientifico e il ministero della Salute sarebbero chiamati a rivedere i protocolli per la frequenza scolastica e, come ministero dell'Istruzione, potremmo sollecitare una normalizzazione delle attività didattiche per l'ultima parte dell’anno scolastico", ha detto il sottosegretario. "Niente più quarantene, niente più discriminazioni tra studenti, niente più impazzimenti per le famiglie", ha aggiunto. Secondo il sottosegretario Sasso, "qualche misura precauzionale potrebbe rimanere anche con la fine dello stato di emergenza, sempre a tutela degli studenti e dei lavoratori della scuola. Sicuramente ci spenderemo affinché il ritorno alla normalità sia effettivo per tutti, senza distinzione in base allo stato vaccinale".

Si tratta di richieste che dovranno però prima trovare l'appoggio di tutta la maggioranza e poi essere discusse e approvate dagli esperti, che al momento sembrano frenare su ipotesi simili. Come detto, si deciderà probabilmente a marzo, valutando l'andamento della pandemia a ridosso della scadenza dello stato di emergenza.

Le regole su dad, tamponi e quarantena attualmente in vigore

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