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Martedì, 23 Aprile 2024
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Maturità 2022 senza scritti? Perché gli studenti ci sperano ancora

La Rete studenti medi ribadisce le richieste del collettivo per cambiare l'esame di maturità di giugno: "Vogliamo un elaborato scritto da presentare oralmente, preparato coi docenti, interdisciplinare e che vada oltre i programmi". Nulla vieta che si trovi un compromesso

Tutto deciso? Per la maturità 2022 gli studenti (che oggi tornano in piazza con i sit-in) non vogliono gli scritti, solo l'orale. "Non abbiamo bisogno di atteggiamenti paternalistici dei signori del ministero: la paura che abbiamo per il nostro futuro passa risolvendo i problemi" e "il ministro Bianchi non ha fatto nessun passo indietro". Così in una intervista a Repubblica Tommaso Biancuzzi, il coordinatore della Rete studenti medi. Bianchi domani incontrerà le Consulte degli studenti, di recente rinnovate e che stanno eleggendo il loro portavoce nazionale, ma per Biancuzzi "è tardi e comunque vede i rappresentanti delle consulte studentesche, non le associazioni il cui Forum non viene convocato da ottobre scorso. Perché non ascolta anche noi?".

Il coordinatore della Rete studenti medi ribadisce quindi le richieste del collettivo per cambiare l'esame di maturità di giugno: "Vogliamo un elaborato scritto da presentare oralmente, preparato coi docenti, interdisciplinare e che vada oltre i programmi". E anche sulla seconda prova "ci sono difficoltà". Infine il capitolo alternanza scuola-lavoro che "deve essere rivisto radicalmente".

Gli studenti che affronteranno le prove di giugno sono quelli che più hanno sofferto l'emergenza: due anni e mezzo del loro percorso scolastico sono stati pesantemente inficiati dalla pandemia. Due prove scritte quest'anno, non c'è più la tesina e l'esame sarà tutto in presenza: solo per il colloquio orale è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il domicilio (condizione che andrà, comunque, documentata).  Per mesi si è pensato che il ministro Bianchi non avrebbe accelerato, mantenendo anche per il 2022 l'esame con un colloquio orale con tesina. Invece si torna al passato.

Maturità 2022: come saranno gli esami e le prove

Si parte il 22 giugno 2022, ore 8,30. Questo l'appuntamento per il tema di italiano, uguale per tutti a livello nazionale, con sette tracce e tre diverse tipologie: «Analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità».

Il 23 giugno poi c'è la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che verterà su una sola disciplina tra quelle che hanno caratterizzato il percorso di studi (le materie saranno comunicate nelle prossime settimane). La seconda prova non sarà "nazionale", bensì predisposta dalle singole commissioni d'esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e considerando il percorso seguito dagli studenti in questi anni segnati dalla pandemia. Nessuna prova di matematica o versione di greco/latino uguale per tutti, dunque: l'esame sarà cucito addosso alle singole classi. Il secondo scritto non sarà più nazionale e c’è chi parla di rischio di scarsa omogeneità. Inevitabile.

Le materie scelte (si immagina come da tradizione Greco o Latino al classico, Matematica o Fisica allo scientifico) saranno comunicate tra un mese circa. Ogni singola commissione d’esame deciderà quale sarà la traduzione, il problema, il disegno da sottoporre alla classe, "per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto nell’anno e tenendo conto del percorso degli studenti nelle stagioni di pandemia". 

Il presidente dell'associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha detto che la decisione di basare la seconda prova scritta su una sola materia tra quelle di indirizzo rappresenta "un passo indietro, perché si perde quella interdisciplinarietà che rappresentava un salto di qualità nella rilevazione delle competenze degli studenti". 

Parla Bianchi

"Abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi - sottolinea Bianchi - Per questo affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti". Ieri il ministro ha spiegato in una lettera aperta i motivi che lo hanno portato alla scelta di reintrodurre le prove scritte: "Abbiamo riflettuto a lungo sulle modalità dell’esame, valutando naturalmente anche la situazione sanitaria. Il governo si è sempre impegnato in modo caparbio per riportare tutti in presenza la scorsa primavera, poi a settembre e ancora oggi a gennaio, limitando al massimo la didattica a distanza, senza tuttavia demonizzare questo strumento che comunque ha mantenuto connessi i ragazzi, anche nei momenti di chiusura totale delle aule", scrive Patrizio Bianchi su Repubblica.

Secondo il Ministro, è giusto "accompagnare tutti ad una nuova fase senza paura. Una prova di italiano per poter esprimere se stessi, una prova di indirizzo che tiene conto delle effettive situazioni che si sono realizzate localmente, una prova orale personalizzata sono il modo per accompagnare ognuno, responsabilmente e in autonomia, in un percorso di uscita da questa fase troppo lunga. Di questo avrò modo di discutere martedì insieme alle studentesse e agli studenti delle Consulte, ma con loro vorrei parlare anche di molto altro", prosegue Bianchi. "L’esame di Stato è la conclusione di un percorso e ora che possiamo, grazie ai vaccini, guardare con più serenità al futuro è il momento di mettere insieme le nostre energie”, aggiunge il numero uno di Viale Trastevere. "La scuola è il centro della nostra democrazia. Tutti insieme dobbiamo metterci in cammino per costruirne una nuova al passo con i tempi, senza diseguaglianze, capace di prendere per mano i nostri ragazzi e condurli verso il loro futuro" conclude.

Orale maturità 2022: cosa chiederanno

La prova orale dunque è confermata ma non sarà il "cuore" della maturità 2022: nessuna tesina. Si parlerà di materiale scelto dalla commissione (sei commissari interni e un presidente esterno): un testo, un documento, un problema, un progetto che sarà sottoposto al candidato: il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di educazione civica". E poi c'è il resoconto dei progetti di alternanza scuola-lavoro. Il voto è sempre in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito per un totale massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le due prove scritte consentiranno di ottenere fino a 40 punti, l'esame orale fino a 20. Chi arriva a 100 potrà aspirare alla lode, che sarà assegnata con deliberazione all'unanimità della singola commissione.

"Non si può fare un esame uguale a quello pre Covid, è una cosa senza senso"

Non si può fare un esame uguale a quello pre Covid, "è una cosa senza senso" hanno detto nei giorni scorsi alcuni rappresentanti degli studenti medi. I maturandi il cui triennio finale è stato caratterizzato dal Covid e dalla Dad chiedono una maturità che tenga conto degli anni di scuola a singhiozzo, dando importanza e spazio ai percorsi personali, con una tesina e un colloquio orale, senza prove scritte.

Un compromesso è ancora possibile. "Dal Ministero riceviamo solo silenzio", spiega Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi: "Dopo una mobilitazione nazionale che ha coinvolto 100mila studenti e studentesse siamo stati ricevuti solo da figure tecniche. Bene che il Ministero convochi le Consulte, ma non basta in questo momento. Vogliamo un incontro col ministro per cambiare questo Esame. L'11 febbraio ci mobilitiamo sotto il Ministero e chiediamo a tutti gli studenti e le studentesse di partecipare per continuare a fare sentire la nostra voce".

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