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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Novità per gli studenti

Maturità, cambiano i punteggi: il triennio vale quanto l'esame

La prima bozza dell'ordinanza prevedeva 40 punti per il triennio e 60 per le prove, ma nella nuova nuova versione valgono 50 e 50. Resta immutato l'impianto: due prove scritte e colloquio orale

Novità in vista per gli studenti che dovranno affrontare la Maturità 2022: l'impianto dell'esame, con due prove scritte e il colloquio orale, rimarrà invariato, mentre dovrebbe essere rimodulata la divisione del punteggio fra il percorso scolastico e le prove di esame. Inizialmente l'ordinanza ministeriale prevedeva 40 punti per il triennio e di 60 per le prove d'esame, ma nella nuova versione della bozza vengono invece attribuiti 50 punti per il triennio e 50 per le prove (15 per ciascuno scritto e 20 per l'orale).

La seconda prova dell'esame di maturità sarà invece predisposta a livello di Istituto: i docenti titolari della disciplina oggetto del secondo scritto che fanno parte delle commissioni d'esame, entro il 22 giugno, proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. Il giorno del secondo scritto sarà estratta una delle tre tracce. Le ordinanze sugli Esami di Stato del I e II ciclo d'istruzione sono state trasmesse ai presidenti di Camera e Senato per l'acquisizione del parere da parte delle commissioni parlamentari, così come previsto dalla Legge di bilancio.

Le novità previste nella bozza del Ministero sono state confermate da Marco Scognamillo, portavoce nazionale delle consulte provinciali studentesche: "La nuova maturità 2022, secondo quanto abbiamo appreso dalle bozze del Ministero, prevederà 50 crediti per il percorso scolastico svolto dallo studente e 50 per l'esame di stato, in particolare 15 punti per la prova di italiano; 15 per le materie di indirizzo e 20 per l'orale. Non è esattamente ciò che chiedevamo ma rappresenta per noi un primo segnale di apertura ed ascolto da parte del Ministero dell'Istruzione". 

"Per noi non è una vittoria - conclude - ma neanche una sconfitta. Vogliamo considerarlo un inizio verso una reale collaborazione fra noi studenti e il Governo. Noi abbiamo la volontà di farci ascoltare, abbiamo tanto da dire, da proporre. E confidiamo in una collaborazione concreta e strutturale su tutti i temi che riguardano il mondo dei giovani e della scuola".

Più indignato il commento di Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione studenti: "Il cambio dell'assegnazione crediti alla maturità da 60 - 40 a 50 - 50 è un primo passo avanti ma molto lontano dalla nostra proposta. Non ci possiamo ritenere soddisfatti. Già ieri dicevamo che non accettiamo contentini. E continua ad esserci il grosso nodo del dialogo, che il MInistero continua a non volere intraprendere".

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