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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Riaprono le scuole superiori, il Cts: "Governatori se ne assumano la responsabilità"

Il Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio prevede la riapertura delle scuole superiori tra il 50% e il 75% nelle regioni in zona gialla o arancione

Le scuole superiori possono riprendere in presenza nelle zone gialle e arancioni - al 50% da lunedì e fino al 75% - come previsto dal dpcm del 14 gennaio. È questa, a quanto si apprende, l'indicazione del Cts, convocato d'urgenza questa mattina per un'ulteriore conferma sulla riapertura delle scuole. Gli esperti nel corso della riunione hanno ribadito collettivamente l'importanza della ripresa della scuola in presenza ferma restando l'attenzione alla curva dei contagi.

"Se i governatori volessero prendere decisioni diverse e chiudere le scuole se ne assumeranno la responsabilità anche perché, hanno sottolineato gli esperti, stanno emergendo problematiche legate anche alla sfera psichica nella popolazione giovane in età scolare e anche negli studenti delle università"

Articolo aggiornato alle 16:00

Nelle zone rosse (Lombardia, Sicilia e la provincia di Bolzano), l'attività scolastica dalla seconda media al quinto superiore sarà soltanto a distanza. Domani pertato è previsto il ritorno in aula nelle superiori, con presenze del 50%, nel Lazio, in Piemonte, Molise ed Emilia Romagna.

Slitta ancora di una settimana il rientro in presenza in Umbria, in Campania e in Liguria, su ordinanze regionali che prevedono la ripartenza il 25 gennaio. Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia avevano già deciso il rientro l'1 febbraio 

Quando riaprono le scuole

Il Dpcm entrato in vigore il 16 gennaio prevede la riapertura delle scuole superiori tra il 50% e il 75% nelle regioni in zona gialla o arancione, ma la riapertura prevista per domani lunedì 18 gennaio potrebbe saltare viste anche le resistenze dei governatori.

Secondo le norme contenute nel Dpcm a partire da domani su tutto il territorio nazionale le scuole secondarie di secondo grado potranno svolgere l’attività didattica in presenza dal 50% al 75%, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza.

Nulla cambia per i servizi educativi per l’infanzia, per le scuole per l’infanzia, per la primaria e le scuole medie, che continuano a svolgersi in presenza nelle regioni in zona gialla e arancione.

Ovviamente aule chiuse per tutti nelle aree rosse le cui restrizioni da oggi sono applicate in Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano.

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