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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola

Scuola, accordo governo-sindacati: più risorse per rinnovo contrattuale e sciopero revocato

Sospeso lo sciopero che era stato proclamato per il prossimo 17 maggio. Il premier Conte: "Istruzione e ricerca sono un comparto strategico"

"A Palazzo Chigi abbiamo appena siglato l'accordo con i sindacati rappresentativi dei nostri settori. Più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale, per garantire stipendi adeguati agli insegnanti. Soluzioni mirate per il precariato: chi insegna da più di 36 mesi avrà percorsi dedicati per l'immissione in ruolo. Sono due dei punti qualificanti dell'intesa". Lo scrive su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. "Ringrazio il Presidente Giuseppe Conte per il supporto dato alla trattativa - conclude Bussetti - E ringrazio i Sindacati: insieme stiamo lavorando per il bene della scuola".

L'accordo prevede più risorse per il rinnovo contrattuale. I sindacati, in seguito all'intesa, hanno sospeso lo sciopero che era stato proclamato per il prossimo 17 maggio. A quel che si apprende, sindacati ed esecutivo hanno deciso di dare inizio all'iter del rinnovo del contratto collettivo di lavoro del comparto, scaduto a dicembre, con contestuale recupero graduale nel triennio del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori. 

Scuola, Conte: "Istruzione e ricerca sono un comparto strategico"

"Giornata o, meglio, notte impegnativa. Sono le 6 del mattino e si è appena conclusa una riunione fiume con i sindacati del mondo della scuola: istruzione e ricerca sono un comparto strategico per il nostro Paese e una priorità di questo governo". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Al termine del Consiglio dei ministri, con il ministro Bussetti e il sottosegretario Giuliano, ho incontrato e ascoltato le richieste delle organizzazioni sindacali, con le quali è stato finalmente raggiunto, all'esito del confronto, un accordo che ha permesso di revocare lo sciopero inizialmente indetto per il prossimo 17 maggio", sottolinea Conte.

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"Consapevole di dover investire di più in questo settore, pur in un quadro di finanza pubblica che purtroppo ci pone dei vincoli, il governo si è impegnato a individuare le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti, assicurando un congruo incremento degli stipendi - aggiunge - Le retribuzioni degli insegnanti devono essere adeguate alla responsabilità che ricoprono. L'accordo con i sindacati ha riguardato anche altri temi, tra i quali la definizione degli strumenti per superare il problema del precariato". "Andiamo avanti sulla via del dialogo, con l'obiettivo di superare le vertenze di un comparto troppo a lungo trascurato dai precedenti governi - sottolinea Conte - Il nostro obiettivo è rilanciare e far ripartire il sistema Italia. Continuerò a visitare le scuole italiane, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che esse svolgono, in una prospettiva inclusiva e solidale, nella costruzione di un futuro migliore, più umano e più giusto, per il nostro Paese".

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"Molto soddisfatto per l'accordo con i sindacati della scuola: arrivano le assunzioni per i precari storici e bene la firma alla proposta della Lega sul reclutamento degli insegnanti. Successo di tutti la revoca dello sciopero del 17 maggio! Dalle parole ai fatti, altra promessa mantenuta". Lo afferma il leader del Carroccio e vice premier Matteo Salvini.

Sindacati: "Bene il metodo del governo"

"È sicuramente apprezzabile che il Presidente del Consiglio, insieme al ministro dell`istruzione abbiano voluto direttamente incontrare i sindacati della Scuola e dell`intero Comparto Istruzione e ricerca: è un metodo che dovrebbe essere permanente e ordinario e non da utilizzare solo nei momenti in cui le organizzazioni sindacali sono costrette a mobilitarsi. Abbiamo ricevuto risposte utili alla riapertura del confronto con il ministero a partire dai tavoli tecnici di confronto con la finalità di dare piena attuazione ai contenuti dell`intesa politica. Lo sciopero del 17 maggio 2019 è sospeso, mentre sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto di ogni progetto di regionalizzazione del sistema dell`istruzione". Lo scrivono in una nota congiunta i sindacati del settore istruzione FLC CGIL, CISL FSUR federazione UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, Gilda-Unams, dopo l'intesa sottoscritta nella notte con il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed il ministro dell`Istruzione Marco Bussetti.

"Nel merito - spiegano - dopo aver ribadito le nostre posizioni sulle principali questioni alla base della mobilitazione si è giunti ad una chiara e condivisa presa di posizione a favore della identità e dell`unità culturale del paese da perseguire attraverso la scuolagarantendo con l`intesa lo stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, il sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome. Il governo si è impegnato a stanziare risorse per il rinnovo contrattuale 2019-2021 per recuperare la perdita del potere d`acquisto degli stipendi dell`intero comparto, che sono al di sotto di quelli degli altri settori pubblici".

"Entro il triennio di vigenza contrattuale inoltre - proseguono le organizzazioni sindacali - saranno reperite ulteriori risorse destinate al personale della scuola per adeguare gradualmente gli stipendi alla media di quelli dei colleghi europei. Il governo si è impegnato ad attivare un piano di stabilizzazione del personale non di ruolo con particolare attenzione ai docenti precari con tre anni di servizio secondo un principio di riconoscimento della esperienza maturata".

USB Scuola: "Farsa, unico vero sciopero era e resta il 10 maggio"

"Dopo l'incontro di ieri notte e qualche promessa pre-elettorale, viene sospeso lo sciopero della grande ammucchiata sindacale.Come era prevedibile la farsa del 17 Maggio è finita, con i due attori principali, sindacati gialli e governo, che nella scena finale chiudono il sipario con un accordo sul nulla, con vaghe promesse sui precari con 36 mesi di servizio e “corposi” aumenti stipendiali, mentre nulla di nulla si prevede per la risoluzione dei problemi della mobilità docente, per le assunzioni ATA, e men che meno sulla regionalizzazione" dicono da Usb Scuola.

"Ancora una volta la finta concertazione ha prodotto un topolino con cui si cerca di prendere in giro i precari, i lavoratori di ruolo e la scuola pubblica statale tutta, ma questa volta il prezzo da pagare sarà altissimo, perché l’autonomia differenziata cambierà radicalmente il volto dell’istruzione pubblica statale. Ai precari vengono promessi percorsi riservati che prevedono comunque prove concorsuali, mentre per i contratti si promettono stanziamenti “corposi” senza che una cifra sia messa su carta. Sul “compartone” Istruzione e Ricerca, in cui sono stati forzatamente costretti i tre settori Scuola, Università e Ricerca, che in realtà non hanno nulla in comune dal punto di vista contrattuale, non è stato fatto neanche un accenno involontario"

"Ma la cosa più preoccupante è come l’accordo non preveda alcun riferimento alla regionalizzazione, dopo che i sindacati concertativi - insieme a quasi tutti il sindacalismo di base - avevano messo al centro dello sciopero questo tema con assemblee e convegni unitari. L’USB ha avviato un percorso di lotta contro la regionalizzazione, una secessione camuffata, che resta al centro delle mobilitazioni della Scuola e dell’intero Pubblico Impiego, il 10 maggio e non solo, perché crediamo fermamente che i diritti dei nostri studenti e dei lavoratori debbano essere identici in ogni regione del Paese"

"Confermiamo lo sciopero della scuola il 10 Maggio, nella giornata dello sciopero generale dell’intero Pubblico Impiego proclamato da USB, ed invita le realtà del sindacalismo di base che non si accontentano delle promesse pre-elettorali a convergere su questa data che era ed è ancora di più l’unico sciopero vero contro la regionalizzazione, per la stabilizzazione definitiva dei precari della scuola, per una giusta mobilità e per aumenti stipendiali veri".

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