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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola Italia

Scuola, il 23 febbraio sarà sciopero (e arrivano mobilitazioni a raffica)

Venerdì 23 febbraio lezioni a rischio per lo sciopero nazionale della scuola annunciato da Usb. Inoltre tra il 29 gennaio e il 12 febbraio il sindacato Anief ha indetto uno sciopero degli scrutini

Venerdì 23 febbraio lezioni a rischio per lo sciopero nazionale della scuola. Lo ha annunciato l'unione sindacale di base che ha proclamanto lo sciopero nell'ambito della vertenza per il rinnovo del contratto. I sindacalisti di Usb contestano "l'inserimento di regole liberticide e l'aumento dei carichi di lavoro di docenti e per il personale Ata, a parità di stipendio".

"Non da ultimo ancora in essere le rivendicazione di tutti gli abilitati dell'infanzia e della primaria per l'immediata stabilizzazione che superi la sentenza dell'adunanza plenaria, un piano straordinario di mobilità che consenta agli esiliati di poter ritornare nelle proprie terre, la trasformazione di tutto l'organico di fatto in organico di diritto per permettere un piano di esaurimento definitivo delle GaE e delle graduatorie concorsuali, il rifiuto del FiT e l'ipotesi di qualsiasi percorso triennale dopo il concorso".

 Ma non sarà questo il solo sciopero in programma: il sindacato Anief ha indetto infatti uno sciopero degli scrutini intermedi: lo sciopero riguarderà i primi due giorni decisi da ciascuna istituzione scolastica per lo svolgimento degli scrutini di fine primo periodo, purché compresi nell’intervallo compreso tra il 29 gennaio e il 12 febbraio. Potrà scioperare tutto il personale docente e Ata, precario o di ruolo, delle scuole di ogni ordine e grado.

La nuova agitazione intende sollecitare risposte sul rinnovo contrattuale, sul quale grava la scarsità di risorse economiche previste dalla legge di bilancio 2018, e sulla questione dei diplomati magistrale e di tutti gli abilitati, su cui l’Anief ha presentato una bozza di decreto legge per consentire l’inserimento in Gae e la conferma dei ruoli assegnati con riserva.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non c’è più tempo, urgono risposte immediate sul rinnovo del contratto con aumenti dignitosi e sull’inserimento di tutti gli abilitati nelle graduatorie ad esaurimento, ad iniziare da quei diplomati magistrali che in alcune regioni, in barba alle rassicurazioni del Miur, stanno già cacciando dalla scuola.

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