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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola

Autocertificazione per tornare a scuola: la proposta dei presidi

Mentre il dibattito tra Regioni e Governo è ancora in corso, il presidente dell'Anp ha messo sul tavolo l'idea di utilizzare nuovamente il modulo. Intanto sono pronti 9mila infermieri scolastici

Il prossimo 14 settembre dovrebbero riaprire le scuole, ma il dibattito su linee guida e regole da seguire è ancora molto acceso, con le incertezze sul ritorno tra i banchi che rimangono numerose. Proprio nella giornata di oggi, lunedì 31 agosto, è prevista una riunione straordinaria tra Regioni e Governo per discutere le linee guida per l'informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del coronavirus in materia di trasporto pubblico

Autocertificazione a scuola, la proposta dei presidi

L'autocertificazione è stato uno degli strumenti meno “digeriti” dagli italiani durante il lockdown, ma potrebbe tornare ad essere utile proprio in vista della riapertura delle scuole. Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi (Anp), Antonello Giannelli, ha infatti lanciato una nuova idea, che prevede l'utilizzo del suddetto modulo: "Sarebbe una buona idea quella di far sottoscrivere, in vista dell'inizio dell'anno scolastico, delle autocertificazioni ai genitori, per i ragazzi minorenni, come quelle già distribuite negli aeroporti. Ed è in linea con tutte le precauzioni prese a livello nazionale". 

Sulla somministrazione di test sierologici, estesi su base volontaria, anche ai ragazzi, Giannelli ha commentato: "Siamo favorevoli allo screening degli studenti. Credo però che non ci siano sufficienti risorse per effettuarli a tappeto, considerando che sono 8,5 milioni".  

Scuola, pronti 9mila infermieri 

Intanto, dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), arriva un'altro annuncio: sono pronti 9mila infermieri scolastici, da impiegare in ogni plesso, in azione diretta, e non solo su chiamata, per verificare la corretta applicazione delle misure anti-Covid, ma anche la salute e i bisogni assistenziali degli alunni (e del personale docente) non-Covid.

''Un infermiere - sottolinea la Fnopi - che di fatto c'è già, ed è l'infermiere di famiglia e comunità. La nostra Federazione assicura la massima collaborazione alle istituzioni per consentire una riapertura in sicurezza delle scuole".

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