rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Scuola

Scuola, perché gli studenti oggi scendono in piazza

Manifestazioni in varie città italiane: gli studenti protestano contro il nuovo esame di maturità e il progetto del governo sull'autonomia regionale

Oggi venerdì 22 febbraio gli studenti manifestano in varie città italiane (tra l'altro Roma, Palermo e le principali città siciliane, Venezia, Verona, Udine, Cagliari, Trento): protestano contro il nuovo esame di maturità e il progetto del governo sull'autonomia regionale. "La resistenza al nuovo esame di maturità - spiega la Rete degli studenti medi - parte dai rappresentanti, dalle classi, dall'indignazione collettiva per l'ennesima modifica all'esame avvenuta senza nessuna conultazione degli studenti". Il corteo nazionale sfilerà a Roma, diretto alla volta del ministero dell'Istruzione in viale Trastevere.

Quest'anno per la prima volta all'esame di Stato non ci saranno la terza prova e la tesina al colloquio ma verranno inseriti la seconda prova “mista” tra greco e latino al classico, ad esempio, matematica e fisica allo scientifico e due lingue straniere diverse al linguistico. Per i giovani che oggi scendono in piazza si tratta di cambiamenti troppo radicali per poter essere inseriti "in corsa".

Scuola, studenti in piazza contro nuova maturità e autonomia

Secondo Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, "sostituire la tesina con il 'gioco' delle tre buste e improvvisare l'interdisciplinarietà con la doppia seconda prova significa, per i maturandi, perdere un'occasione per esprimersi e allo stesso tempo dover affrontare una prova impostata in modo completamente slegato dai loro percorsi di studi. L'esame di Stato è solo la punta dell'iceberg di un sistema di valutazione e di un intero sistema scolastico che non funzionano, ma è sempre la prima cosa a venire modificata. Non importano le ripercussioni sulla pelle degli studenti, importa che costi poco. Ma noi non siamo cavie e siamo in piazza per dimostrarlo: con le manifestazioni di oggi chiediamo un ripensamento completo della didattica e delle funzioni della valutazione, misure che non possono esistere senza un vero investimento in istruzione".

Concorso AgriKids per le scuole, in palio 3mila euro per le classi vincitrici: come partecipare

Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell'Unione degli studenti, ritiene che quello al potere sia "l'ennesimo governo che vuole distruggere il sistema nazionale di diritto allo studio: la regionalizzazione della scuola senza una legge nazionale sul diritto allo studio è un`impresa tutta leghista che ignora il definanziamento della scuola pubblica nel Paese e conferma il tradimento di questo Governo nei nostri confronti. Della democrazia non c'è traccia: la riforma della Maturità ne è esempio con l'introduzione delle prove invalsi al quinto anno, l'eliminazione della tesina e la centralità dell'alternanza scuola-lavoro rendono inaccettabile il nuovo esame di maturità. È l'ennesima riforma che non dà risposte ai problemi reali della scuola e che non prende in considerazione il punto di vista studentesco", conclude Biazzo.

Maturità 2019, materie e novità: tutte le cose da sapere 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola, perché gli studenti oggi scendono in piazza

Today è in caricamento