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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola

Terremoto, Save the Children: "4,5 milioni di studenti vivono in aree a rischio"

L'organizzazione lancia una petizione per mettere in sicurezza gli istituti nelle zone più a rischio sismico

Un anno fa, il 30 ottobre 2016, il Centro Italia tremava con una scossa di terremoto di magnitudo 6,5: la più forte da quella che squassò l'Irpinia nel 1980. Domani 31 ottobre invece ricorre il quindicesimo anniversario del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in cui persero la vita 27 bambini e una insegnante. 

Eppure in Italia ad oggi, mancano molte informazioni sullo stato degli edifici scolastici, denuncia Save the Children: numerose scuole non sono state sottoposte a verifica di vulnerabilità sismica e i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica non risultano aggiornati o completi.

Circa 4 milioni e mezzo di studenti italiani soggetti all’obbligo scolastico vivono in aree ad alta o medio-alta pericolosità sismica (il territorio totale o parziale di 76 province su 110). Ben 29 province con un altissimo numero di studenti (dai 50mila ai 500mila), estendono il loro territorio in zone ad elevata pericolosità sismica. La provincia di Roma risulta quella con più densità di alunni che frequentano la scuola dell’obbligo (450mila).

mappa rischio italia-2

Ricordando il sisma in Centro Italia e quello a San Giuliano Di Puglia, Save the Children sottolinea come "tali tragedie siano la conseguenza di una mancata prevenzione e di un monitoraggio assente”. Le strutture pubbliche sono state spesso danneggiate dagli eventi sismici che hanno colpito il paese, in particolare le scuole. Perché questo non si ripeta, Save the Children lancia oggi una petizione con tre richieste fondamentali: che le scuole siano antisismiche per tutti, a partire dalle aree a maggior rischio; che sia effettuata una verifica degli edifici per mappare i pericoli per ogni singola scuola; che siano attivati percorsi di formazione e autoprotezione obbligatori per le emergenze nelle scuole. Le firme raccolte verranno consegnate al Governo e al Parlamento. 

A scuola dopo il terremoto in Centro Italia | Foto ActionAid

Andare a scuola è un diritto e un obbligo ed è fondamentale che ogni bambino sia al sicuro in un luogo dove trascorre gran parte della giornata, così come è importantissimo che sappia cosa fare in caso di emergenza. La sicurezza dei bambini è un bene primario e per questo con la petizione chiediamo anche che vengano nominati dei commissari nel caso di enti inadempienti”, afferma Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children.

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