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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Test d'ingresso all'università, si parte con Medicina: uno su sei "ce la farà"

Oltre 83mila gli studenti impegnati in questi giorni nei test. Un lettera del sindacato mette in guardia i candidati sulle difficoltà di lavorare in Italia

Al via oggi i test per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato per l’anno accademico 2018/2019: si inizia con Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, seguiranno Veterinaria (5 settembre), Architettura (6 settembre), Professioni sanitarie (12 settembre), Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese (13 settembre) e scienze della formazione primaria (14 settembre) e Professioni sanitarie – laurea magistrale (26 ottobre). 

Come sono strutturati i test d'ingresso? Sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. Oltre 83mila (83.127) gli studenti impegnati in questi giorni nei test di Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria: oltre l’80%, circa 67mila (erano 66.907 nel 2017), per l’ammissione alle facoltà di Medicina ed Odontoiatria in vari atenei italiani, nelle quali sono 9.779 i posti a disposizione (uno su sei aspiranti, erano 9.100 lo scorso anno). 

Quest'anno i posti disponibili, ha fatto sapere il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sono aumentati anche per Odontoiatria (1.096, erano 908 nel 2017), Veterinaria (759, erano 655) e Architettura (7.211, erano 6.873). Per Architettura le iscrizioni sono 7.986 (rispetto alle 9.340 dello scorso anno). Infine sono 8.136 i candidati alla prova di Veterinaria (nel 2017 erano 8.431) e per i test di Medicina in lingua inglese sono 7.660 (l’anno scorso erano 7.021). 

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La lettera agli aspiranti dottori

"Cari aspiranti colleghi...", inizia così la lettera che Anaao Giovani scrive ai 67 mila aspirati medici che oggi affrontano la prova d'ammissione alle Facoltà di Medicina e Chirurgia. Un lettera in cui il sindacato mette in guardia i candidati su cosa vuol dire indossare il camice bianco e le difficoltà di lavorare in Italia: "Una missione dura, coinvolgente, totalizzante - sottolinea l'Anaao Giovani - E lo è ancor di più oggi in Italia, dove tutto sembra aver dimenticato l'importanza di questa professione.Vi aspettano momenti difficili. Vi scontrerete con chi vorrà da voi solo una conferma di diagnosi scovate su internet, vi scontrerete con chi, vittima del disagio sociale dominante, vi utilizzerà come valvola di sfogo".

"E vi arrabbierete. Avrete crisi vocazionali, professionali e personali, sacrificherete il vostro tempo libero, ne sottrarrete alla famiglia, agli amici, ai figli, ma tutto sarà compensato dalla gratificante felicità di aver curato e guarito un paziente - avverte il sindacato - E allora non fatevi spaventare dalle difficoltà, non fatevi condizionare dalla disorganizzazione che incontrerete, e soprattutto non restate in silenzio di fronte alle diseguaglianze. Si, perché oggi il mondo della medicina in Italia è confuso, irreale, ma soprattutto non è equo. Infrastrutture universitarie fatiscenti, formazione post-laurea lacunosa, carenza di personale medico, in barba ad un diritto riconosciuto dalla Costituzione e sempre più spesso dimenticato".

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Nella lettera l'Anaao Giovani augura "un grande in bocca al lupo, non senza una raccomandazione: non perdete mai di vista il vostro obiettivo, non lasciatevi sopraffare e demoralizzare dalla fatica. E quando vivrete i momenti più difficili, resistete, impegnatevi e soprattutto non credete a chi vi dice che non si può fare, che è complicato. Per voi - conclude il sindacato - tutto è possibile, perché oggi avete in mano la vostra vita, domani avrete in mano la nostra".

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