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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il futuro passa dalla ricerca scientifica e noi possiamo prenderne parte

La Scienza in ogni suo ambito è il più grande motore per raggiungere un futuro più sostenibile. Ai giorni nostri abbiamo la possibilità di contribuire a questo progresso che avvantaggia tutti

In questi ultimi anni la ricerca scientifica è tornata alla ribalta, dimostrando di essere tra le maggiori speranze di un futuro più sostenibile per l’Umanità e l’Ambiente stesso.  In particolare questi ultimi anni, tra epidemie e guerre, si è sempre più compreso il bisogno di rendere la nostra tecnologia più adatta a soddisfare le necessità attuali senza tuttavia compromettere la capacità e la possibilità delle prossime generazioni di appagare le proprie.

Il progresso è un costante e continuo cambiamento

In realtà lo sviluppo tecnologico ha da sempre un trend evoluzionistico esponenziale. Basti pensare, ad esempio, al cambiamento drastico che il personal computer ha portato nella vita di ogni persona, di come il mondo sia diventato più piccolo grazie alla possibilità di utilizzare veicoli sempre più veloci e a basso costo o di come la rete internet sia riuscita a rendere di immediata disponibilità ogni informazione, notizia, materiale didattico che un tempo potevano essere usati o consultati solo in formato cartaceo ed in specifici luoghi. Infine come non si può citare l’apparecchio di uso più comune, che ormai nessuno può farne più a meno, ovvero lo smartphone: in circa 20 anni ha stravolto totalmente le abitudini quotidiane di ogni essere umano, in quanto ha dato la possibilità non solo di comunicare con altre persone, ma anche di consultare e recapitare qualsiasi cosa possa servire in tempi relativamente brevi, se non addirittura istantanei.

L’evoluzione nel campo scientifico

Naturalmente il cambiamento non è avvenuto solo nella vita “mondana” e quotidiana, privata o professionale, ma anche in tutte quelle situazioni di emergenza e crisi. In particolare la ricerca scientifica ha permesso di raggiungere notevoli successi e miglioramenti nell’ambito medico e sanitario riuscendo, ad esempio, a rendere accessibili a tutti cure un tempo costose e difficili o ad affrontare con risultati migliori malattie un tempo considerate rare, sconosciute o incurabili. Ad esempio, ora sono decisamente più gestibili virus, come l’epatite B o C, che solo negli anni ‘80 o ‘90 del secolo scorso erano considerati davvero letali. Si sono fatti passi da gigante anche per macchinari, programmi e studi utili per l’analisi e l’individuazione di malattie di natura muscolare o neurologica. Il progresso medico è di certo rinomato nell’essere riuscito ad affrontare con maggior efficacia cancri, tumori e in generale malattie degenerative. In particolare un grandissimo passo in avanti è stato fatto nell’ambito pediatrico: disturbi e malattie, tipiche dei neonati, bambini e adolescenti, che un tempo non venivano studiate o curate con la giusta attenzione, interesse o programma, sono ora invece non solo prese notevolmente in considerazione, ma affrontate con tutte le risorse a disposizione.

Un esempio di innovazione sanitaria dedicata ai più piccoli

Una delle realtà italiane che si occupa totalmente della ricerca e sviluppo delle cure dei bambini è l’Istituto Giannina Gaslini. Fondato nel 1938, il suo obiettivo è sempre stato quello di investire le sue menti, le sue conoscenze e ogni strumento a disposizione nella realtà pediatrica che un tempo era così poco esplorata, un mondo tutto nuovo da scoprire. Il Gaslini ha sempre affrontato la cura dei neonati, dei bambini e degli adolescenti con la massima serietà e competenza possibile al punto da ottenere a partire dal 1959 il riconoscimento ministeriale di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) che lo identifica quindi come un’eccellenza nell’ambito della ricerca clinica e biomedica e nella gestione dei servizi sanitari.

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I dati lo dimostrano: al Gaslini lavorano 431 ricercatori, anche particolarmente giovani se si considera che il 30% circa ha meno di 40 anni, e 41 scienziati che rientrano nella TIS (Top Italian Scientist), cioè una particolare classifica che raccoglie gli accademici che, con le loro pubblicazioni, hanno il maggior impatto nel mondo scientifico. La peculiarità di questo ospedale è che sfrutta le innovative scoperte ricavate nei laboratori per adattarla alle ordinarie attività ospedaliere praticate sui propri piccoli pazienti. In poche parole i laboratori sono al servizio diretto dell’ospedale e dei suoi giovani malati. Il suo campo d’azione spazia in tanti settori: agisce infatti in ambito chirurgico, delle scienze pediatriche, neonatologia, medicina perinatale, immunologia, patologie neuro-muscolari, malattie reumatiche, autismo, trattamento dell’epilessia…

Grazie alla sua mission e all’impegno quotidiano di queste menti brillanti, l’Istituto ha donato un sorriso e la speranza a oltre 700 bambini provenienti da tantissimi paesi nel mondo.

Tutti possono dare una mano

Sia lo sviluppo scientifico che la cura dei piccoli malati hanno bisogno di investimenti: grazie al 5x1000 negli anni scorsi sono potuti partire diversi progetti (ben 26 nel 2021) e finanziare la ricerca, per valori intorno ai 7 milioni, finalizzata proprio ad un continuo progresso nel comprendere le cause e migliorare le terapie di malattie rare e difficili da debellare. Questo impegno deve essere costantemente alimentato da fondi cospicui ed ognuno di noi ha la possibilità di contribuire proprio grazie al 5x1000. Una piccola cifra, un piccolo gesto che aiuta però a realizzare un futuro migliore per tutti quei piccoli eroi che ogni giorno affrontano malattie davvero dure e complesse.

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Per informarsi come si può offrire il proprio contributo basta quindi recarsi sul sito dell’Istituto Gaslini.

Donare il proprio 5x1000 aiuta a regalare un sorriso ad un bambino.

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