Rientro a scuola a settembre: tutte le novità ai tempi del Covid-19
Come sarà il ritorno a scuola? Quali le novità post Covid-19?
Il tema del rientro a scuola a settembre è uno dei più dibattuti in questo periodo.
Dopo che l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha messo fine al precedente anno scolastico con largo anticipo, ora è tempo di pensare a come organizzare il rientro tra i banchi scolastici.
Il back to school 2020/2021 sarà caratterizzato dai mono banchi e non solo; vediamo tutte le novità stabilite dal MIUR per il ritorno a scuola.
Le nuove direttive del MIUR
Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha studiato attentamente le nuove direttive anti-Covid per assicurare un ritorno in classe in totale sicurezza, sia per gli studenti sia per tutto il personale scolastico.
Tante le novità per l’anno 2020-2021, come:
- ingressi scaglionati: si pensa agli ingressi scaglionati, in modo da evitare assembramenti
- distanza di un metro: negli spazi comuni, come i corridoi, e nelle aule vigerà l’obbligo di distanziamento sociale di almeno un metro
- mono banchi: una delle più grandi novità saranno i banchi singoli, come il modello universitario, studiati per rispettare la distanza e tutelare studenti e professori
- mascherina: l’obbligo di indossare la mascherina nei corridoi e negli spazi comuni; non vi è l’obbligo, invece, all’interno delle aule
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, non vi è l’obbligo di indossare la mascherina per gli alunni, mentre sarà obbligatoria per tutti gli insegnanti.
Test sierologici per il ritorno a scuola
E’ stato stabilito l’obbligo dei test sierologici per tutti il personale docente e non, sia delle scuole primarie sia delle scuole secondarie pubbliche statali e non, paritarie e private su tutto il territorio nazionale.
Per poter effettuare i test, i docenti delle scuole pubbliche potranno rivolgersi al proprio medico di base, mentre il personale delle scuole private e paritarie dovrà fare riferimento alla propria Asl territoriale.
Back to school e nuove assunzioni
Per il rientro a scuola a settembre c’è bisogno non solo di nuovi spazi, ma anche di un numero maggiore di insegnanti.
Per tale ragione, il Governo, oltre a dover stanziare fondi per l’acquisto di nuovi materiali scolastici, dovrà mettere a disposizione altre risorse economiche per l’assunzione e la formazione di un nuovo corpo docenti, dei bidelli e del personale di segreteria.