Bonus psicologico: ecco perché sarebbe molto utile
Gli effetti della pandemia sulla salute mentale sono visibili, ma non tutti hanno la possibilità di accedere alle cure
Secondo dati Ipsos, i cittadini italiani sono tra quelli che hanno subito di più gli effetti della pandemia sulla salute mentale. Se già prima del covid la situazione non era delle migliori – secondo alcune stime, circa un abitante su sei in Europa ha sofferto di disturbi psicologici – il disagio psichico era infatti considerato al quinto posto tra le malattie non trasmissibili, con patologie come ansia, depressione e disturbo bipolare, tra quelle più diffuse.
“L’arrivo del covid-19 ha invece moltiplicato gli allarmi, infondendo incertezza, precarietà, stress e ampliando fortemente il disagio delle persone” Spiega Stefano Porcelli, psichiatra, psicoterapeuta e responsabile dell’area psichiatrica-psicologica-neuropsicologica del Santagostino.
“L’uomo è un animale sociale e sostanzialmente abitudinario, ma il protrarsi di una situazione precaria ha provocato evidenti difficoltà emotive. La pandemia ha di fatto destabilizzato psicologicamente anche chi non aveva mai avuto ‘problemi’ di questo tipo, e allo stesso tempo ha acuito situazioni già precarie. Inoltre, la fase più acuta dell’emergenza ha visto un aumento dell’utilizzo di farmaci, come ansiolitici, sonniferi e antidepressivi. E una crescita di sintomi legati all’ansia.”.
Un bonus economico per facilitare l’accesso alle cure
Gli esperti oggi lo ripetono con più forza: senza un’adeguata salute mentale si rischia di creare una pandemia dentro la pandemia. Ma l’Italia è uno degli ultimi Paesi in Europa per percentuale di spesa sanitaria legata alla salute mentale: per questo motivo l’esclusione del bonus psicologico dalla legge di Bilancio è un’occasione mancata da parte del Governo ed è fondamentale che si trovi al più presto un’alternativa. Perché la salute mentale di molte persone è a rischio e le conseguenze potrebbero essere molto gravi se si continua a trascurare il problema.
Chi si rivolge ad uno specialista ha bisogno di aiuto per superare un momento delicato, soprattutto dopo due anni di estrema incertezza, tra lockdown, stress, burnout e una nuova normalità che tarda ad arrivare.
Ecco che, in questa situazione, un bonus economico consentirebbe più facilmente di richiedere un sostegno psicologico. Sebbene questo sia previsto tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) garantiti dal sistema sanitario, ad oggi nessun Governo in Italia ha ancora stanziato i fondi necessari per garantire a tutti un accesso semplice e veloce alle consulenze psicologiche. Ad ogni modo, per chi si rivolge ad ambulatori privati e liberi professionisti, può essere consolatorio sapere che la psicoterapia rientra tra le spese mediche, ed è quindi possibile ottenere una detrazione del 19% del costo delle sedute.
Il servizio di psicologia del Santagostino
A sottolineare l’importanza dell’aiuto psicologico è il Santagostino – rete di poliambulatori specialistici completi e tra i primi in Italia a sperimentare un modello di sanità che concilia la qualità delle cure a tariffe accessibili – che mette a disposizione dei pazienti un servizio di psicologia, psicoterapia e neurologia.
Le aree di competenza sono diverse: dalla psicoterapia individuale (ma anche sessuologia, mindfulness), alla psicologia rivolta a bambini (equipe multidisciplinare che aiuta i più piccoli nelle fasi dello sviluppo) e ad adolescenti; fino all’area che riguarda il rapporto di coppia, genitori-figli e famiglia.
I percorsi sono strutturati su misura, per questo è utile un colloquio di orientamento: le sedute si possono svolgere in una delle tante sedi Santagostino, ma anche online attraverso Pc o smartphone.