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Giovedì, 25 Aprile 2024
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3 consigli per ridurre l’impatto ambientale in cucina

Si può essere green anche ai fornelli: ecco come

Il tema della sostenibilità ambientale è oggi più che mai entrato a far parte della vita di tutti. In questo preciso momento storico, in cui iniziamo a vivere in prima persona i minacciosi effetti del cambiamento climatico, è importante capire che ognuno di noi può fare la sua parte, impegnandosi a ridurre la propria impronta di carbonio in ogni piccolo gesto della quotidianità. Oggi vi diamo qualche consiglio per essere più green in cucina. 

Ridurre gli sprechi di cibo 

L’Italia ha il triste primato di essere la nazione europea che spreca più cibo: ce lo rivelano i dati del Centro di Ricerca Comune dell’UE. Durante l'ultimo anno nel nostro Paese l’equivalente di 7 miliardi di euro di cibo è finito nei rifiuti. Ma come possiamo contrastare questo fenomeno nella vita di tutti i giorni? Un primo passo è sicuramente quello della pianificazione della spesa: stilare una lista aiuta ad evitare gli acquisti eccessivi e frettolosi. Attenzione poi alle quantità quando ci mettiamo ai fornelli: gestire gli avanzi non è sempre facile e il rischio che finiscano in pattumiera è alto. Dosare bene le porzioni e imparare a riutilizzare il cibo avanzato non è difficile, grazie anche ai consigli che possiamo facilmente trovare in rete. 

Conservare gli alimenti nel modo corretto 

Oltre che prevenire gli sprechi, conservare correttamente il cibo ci aiuta a preservare le sue qualità organolettiche e a difenderci da possibili malattie trasmesse dagli alimenti. Gli alimenti deperibili vanno mantenuti a temperature controllate; è perciò essenziale rispettare le indicazioni relative alla temperatura riportate sulle etichette. Nel caso di alimenti surgelati, refrigerati o congelati è importante trasportarli a casa in apposite borse termiche, così da ridurre al minimo il tempo di esposizione alle temperature ambientali. Una volta a casa riponiamoli immediatamente nel frigo o freezer. 

Preferire prodotti provenienti da filiera corta 

La filiera agroalimentare corta, abbattendo il numero degli intermediari, limita anche i trasporti e gli spostamenti e riduce sensibilmente, di conseguenza, emissioni e impatto ambientale. Una filiera più circoscritta garantisce inoltre prodotti freschi, naturali e sicuri ed è in grado di accorciare le distanze tra produttore e consumatore. L’obiettivo è quello di rendere disponibili il massimo della qualità, della sicurezza alimentare e della trasparenza combinate alla sostenibilità e alla provenienza certificata dei prodotti. Preferire prodotti provenienti da questa origine è sicuramente una scelta saggia che favorisce l’ambiente. 

Tomasoni Formaggi: la bontà di un prodotto legata alla cura del territorio locale e all’attenzione verso l’ambiente 

Da oltre 65 anni Caseificio Tomasoni produce stracchini, robiole, ricotte, primi sali e semi-stagionati, tutelando i segreti di produzione ed il metodo artigianale ereditati dal fondatore Primo Tomasoni, il quale ha trasmesso ai propri figli e ai propri nipoti, che ora guidano l’azienda, il rispetto e l’amore per il territorio e la natura. Tutti i prodotti sono creati con solo latte locale, proveniente da 28 stalle della zona e controllato dalla stalla alla produzione, per garantire un prodotto completamente tracciabile e di eccellente qualità.  

Moreno Tomasoni

“Scegliere di adottare una filiera corta, controllata e tracciabile -ci racconta Moreno, titolare a capo della produzione- è stata una presa di coscienza maturata negli anni, in cui abbiamo capito che la qualità del prodotto finale non è altro che la salubrità della materia prima, associata a tecniche di lavorazione artigianali che abbiamo mantenuto e migliorato negli anni, rispettando i consigli di mio padre Primo.”

Ogni formaggio Tomasoni nasce tra le mani di un maestro caseario, erede di un patrimonio di conoscenze e saper fare fatto di storia e bontà. Nel processo produttivo, infatti, molte operazioni vengono fatte a mano come in passato, dal controllo della rottura della cagliata alla messa in forma e confezionamento degli stracchini. A queste si affianca una lavorazione con impianti tecnologicamente all’avanguardia che assicurano un controllo rigoroso e progettati per trasformare la materia prima in modo delicato, garantendo un basso impatto ambientale.

Tomasoni

Infatti, negli ultimi anni Caseificio Tomasoni ha predisposto ampi investimenti per un approccio sempre più sostenibile. Grazie all’impiego di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili, nel 2021 l’azienda ha risparmiato 287 tonnellate di anidride carbonica. Inoltre, per tutelare anche il prezioso territorio naturalistico in cui l’azienda opera, il Caseificio ha installato un sistema che riutilizza parte delle acque impiegate nei processi di lavorazione per l’irrigazione dei campi circostanti. La sostenibilità, e quindi l’attenzione alla preservazione delle risorse è pilastro fondante della filosofia aziendale di Tomasoni Formaggi.

Tra le ultime novità proposte dall’azienda, lo shop online con oltre 30 tipologie di formaggi che arrivano direttamente a casa, freschi come appena confezionati grazie ad una catena del freddo sicura e garantita. Visitate il sito a questo indirizzo e fatevi incuriosire dalle tante originali ricette proposte. Non dimenticate poi di seguire la pagina Facebook e quella Instagram dell’azienda, per rimanere sempre aggiornati su novità e iniziative del gruppo Tomasoni. Tomasoni Formaggi: la bontà è una cosa semplice.

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