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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Digital Transformation

Identità digitale europea: la rivoluzione che migliorerà le nostre vite

L’identità digitale europea è destinata a diventare sempre più presente nelle nostre vite: non sostituirà quelle nazionali ma le integrerà e migliorerà

L’identità digitale è diventata negli ultimi anni sempre più familiare nelle nostre vite. Alzi la mano chi non ha mai utilizzato almeno una volta lo SPID, il sistema che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione dal pc o dallo smartphone. È un qualcosa che ha cambiato la nostra quotidianità e che in futuro è destinato a essere ancora più presente, come sta facendo capire molto chiaramente l’Unione Europea. Proprio di recente la Commissione UE ha pubblicato un documento approvato lo scorso mese di gennaio e che ha come obiettivo la creazione di una identità digitale europea.

Che cos’è l’identità digitale europea

Che cosa si intende esattamente con il termine “identità digitale europea”? Il progetto di Bruxelles prevede una serie di nuovi strumenti a disposizione dei cittadini comunitari per creare l’European Digital Identity Wallet (EUDI Wallet), cioè il portafoglio europeo di identità digitale.

L’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano ha spiegato cosa vuol dire in concreto “digital wallet”: è un portafoglio elettronico per memorizzare e condividere in maniera sicura i documenti e i certificati in formato digitale. Il wallet europeo consentirà a cittadini e imprese di identificarsi online in modo semplice e di condividere i documenti più diversi, a partire dalla patente di guida, ma anche i diplomi scolastici e universitari e il conto bancario, con gli enti che forniscono servizi pubblici e privati.

Sarà il cittadino a decidere con chi condividere queste informazioni, tenendo sempre sotto controllo le modalità di trasmissione dei dati. In pratica l’EUDI Wallet non andrà a sostituire le identità nazionali dei singoli Stati membri, ma le integrerà e migliorerà. In questo modo, ci sarà un’unica identità digitale da utilizzare da ogni cittadino europeo in qualsiasi nazione UE per accedere a diversi servizi pubblici: sarà possibile, ad esempio, presentare la dichiarazione dei redditi, aprire un conto bancario oppure iscriversi all’università.

Dall’identità digitale al digital wallet: un cambiamento rivoluzionario

L’identità digitale europea con il suo digital wallet segnerà un cambiamento profondo. Le identità digitali nazionali, infatti, hanno come caratteristica principale quella di associarsi a un’identità di tipo fisico, consentire la firma digitale di documenti e di beneficiare di tre livelli di sicurezza.

L’EUDI wallet sarà molto di più. Oltre a diventare un vero e proprio “contenitore” di identità digitali e credenziali già esistenti, andrà a coinvolgere nuove persone e nuove competenze per quella che promette di essere una autentica rivoluzione. Non bisogna dimenticare, comunque, che il documento della Commissione Europea in cui sono elencati gli strumenti che porteranno alla creazione dell’identità digitale europea non rappresentano delle regole. Il progetto comunitario non è infatti ancora vincolante, ma lo diventerà nel momento in cui il legislatore dell’UE sarà chiamato ad approvare il nuovo regolamento eIDAS che riguarda l'identificazione elettronica e i servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno.

I progetti pilota dell’Unione Europea

Il portafoglio europeo di identità digitale è già stato immaginato con una serie di servizi e certificati, ma l’Unione Europea è interessata ad ampliare questo “pacchetto”. Non è un caso che siano stati finanziati dei progetti pilota su larga scala nei singoli Stati membri, così da capire come potenziare ulteriormente l’EUDI Wallet. Tra questi progetti figurano quelli per la patente di guida mobile, i pagamenti elettronici, la sanità pubblica elettronica e i titoli professionali. La sperimentazione di tutte queste iniziative è già cominciata e, stando a quanto dichiarato dall’UE, la direzione definitiva da intraprendere verso la strada dell’identità digitale europea si conoscerà tra 24 o al massimo 36 mesi.

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