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Disabilità

L'importanza dell'insegnante di sostegno nelle scuole, di cosa si occupa nel dettaglio

L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale per la scuola, viene assegnato alle classi in cui sono presenti bambini disabili per seguirli e favorire la loro integrazione in classe e nel processo didattico

Una professione impegnativa e delicata, che prevede un percorso di studi abbastanza lungo ma anche tante gratificazioni. L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale per la scuola, viene assegnato alle classi in cui sono presenti bambini disabili per seguirli e favorire la loro integrazione in classe e nel processo didattico. La funzione dell’insegnante di sostegno è quella di favorire, insieme agli altri docenti, lo sviluppo di una strategia didattica inclusiva, attraverso metodologie specifiche orientate all’integrazione scolastica.

A inizio anno, infatti, egli ha il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato (PEI), ovvero il documento in cui vengono stabiliti gli obiettivi didattici in accordo con la famiglia, i medici che seguono il bambino e gli altri docenti.

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Come diventare insegnanti: i titoli di studio

Ma andiamo in ordine, in linea generale, i titoli di studio necessari per diventare docente sono la laurea e l'abilitazione all’insegnamento. Chi possiede i soli titoli di accesso all'insegnamento può essere inserito nelle graduatorie di Istituto esclusivamente per incarichi di supplenza a tempo determinato. Le graduatorie hanno durata triennale e sono aggiornate a seguito dell'emanazione di appositi decreti.

Abilitazione all’insegnamento

L'abilitazione all'insegnamento consente l'inserimento nelle graduatorie di Istituto, per incarichi di supplenza a tempo determinato. Il requisito dell’abilitazione, inoltre, consente la partecipazione ai concorsi per titoli ed esami, dalle cui graduatorie di merito si attinge annualmente per l'immissione in ruolo a tempo indeterminato. Le immissioni in ruolo a tempo indeterminato sono effettuate per il 50 per cento da graduatorie ad esaurimento e per il 50 per cento da graduatoria concorsuale sui posti annualmente disponibili.

Scuola dell'infanzia e primaria

Per la scuola primaria e dell'infanzia l'abilitazione si consegue al termine di un corso di laurea magistrale quinquennale (Scienze della formazione primaria), comprensivo di tirocinio. Tale abilitazione consente l’inserimento nelle GPS prima fascia e nelle graduatorie di istituto seconda fascia per il conferimento degli incarichi a tempo determinato e la partecipazione ai concorsi per titoli ed Esami.

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Scuola secondaria

Per la scuola secondaria di I e II grado i titoli di studio prescritti sono esami o CFU che possono essere conseguiti durante il corso di laurea (triennale, specialistica, magistrale), tramite corsi post-lauream (scuole di specializzazione, master universitari e così via), tramite corsi singoli universitari.

Il sistema di reclutamento dei docenti delle scuole secondarie si basa sul Concorso a Cattedre. Si potrà partecipare per una sola classe di concorso anche se il titolo di laurea consente l’accesso a più classi di concorso.

Specializzazione e Concorso a posti di sostegno

In virtù dell'ultima modifica apportata dalla legge di bilancio, occorre distinguere le due procedure per conseguire il titolo.

La prima procedura riguarda la selezione per conseguire il titolo di sostegno, per partecipare alle selezioni per la specializzazione sul sostegno è necessario possedere il titolo di accesso ad una classe di concorso e il possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo/psico/pedagogiche e metodologiche oppure l’abilitazione su una classe di concorso (non servono in questo caso i 24 CFU).

La seconda riguarda la procedura per diventare di ruolo su posti di sostegno. Possono partecipare al concorso per sostegno coloro che possiedono uno dei seguenti requisiti:

  • titolo di accesso ad una classe di concorso, i 24 CFU e la specializzazione su sostegno;
  • abilitazione su una classe di concorso e specializzazione su sostegno.

Formazione della graduatoria

La graduatoria di merito - per i vincitori del concorso - sarà composta da un numero di partecipanti pari ai posti messi a bando per la regione per la quale si è concorso. I vincitori accederanno al percorso annuale di formazione (ossia ex periodo di prova) e dovranno restare quattro anni nella scuola dove vengono assegnati prima di poter richiedere la mobilità. I docenti che, pur avendo superato le prove, non rientrano fra i vincitori, conseguiranno comunque l’abilitazione.

Il percorso di studi per diventare insegnante di sostegno

L’abilitazione per diventare docente di sostegno si acquisisce attraverso un percorso di specializzazione strutturato nella forma del TFA - Tirocinio Formativo Attivo. Per poter accedere al percorso del TFA, però, è necessario possedere dei requisiti.

Per svolgere attività di sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria occorre conseguire il titolo di specializzazione “in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica”. Il corso dura un anno ed è attivato presso le università autorizzate dal Ministero; ai fini dell’accesso è richiesto il superamento di una prova preselettiva cui può accedere chi è in possesso della laurea magistrale in Scienze della formazione primaria che abbia conseguito, oltre a quelli già previsti nel corso di laurea, ulteriori 60 CFU relativi alle didattiche dell’inclusione. Al termine del corso si potrà insegnare sui posti di sostegno della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.

Per quanto riguarda gli aspiranti docenti candidati ai posti di sostegno nella scuola secondaria, con il concorso nazionale bandito ogni due anni, un certo numero di posti sarà riservato al sostegno. Potranno concorrere per tali posti quanti siano in possesso della specializzazione sul sostegno didattico. Quanti supereranno il concorso, potranno accedere al percorso di formazione iniziale e accesso ai ruoli, al termine del quale li attenderà l’assunzione a tempo indeterminato.

In cosa consiste il TFA

I corsi di specializzazione sul sostegno sono a numero chiuso. Come leggiamo sul blog di Edises, la prova di accesso si articola in tre fasi:

  1. una prova preliminare, consistente in 60 quesiti a riposta multipla su competenze professionali e competenze linguistiche;
  2. una o più prove scritte ovvero pratiche sulle materie della prova preliminare;
  3. una prova orale, sulle materie delle prove scritte e su questioni motivazionali

Coloro che superano la prova di accesso frequentano un corso di specializzazione disciplinato da ogni ateneo con proprio regolamento. Durante il corso occorre conseguire 60 CFU, da acquisire in non meno di otto mesi, inoltre sono previsti un tirocinio e laboratori con obbligo di frequenza. I corsi si concludono, di norma, entro il 30 giugno dell’anno di riferimento.

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