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Disabilità

Salute: cosa sono i livelli essenziali di assistenza per le persone disabili

Nei livelli essenziali di assistenza sono definite tutte le prestazioni che il Sistema Sanitario Nazionale deve erogare. Ecco quali sono e con quali agevolazioni è possibile usufruirne

La Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità si occupa di salute all’articolo 25, disponendo che gli Stati parti debbano riconoscere alle persone con disabilità il diritto a godere del più alto standard di salute possibile, prendere le giuste misure per assicurare l’accesso a servizi di cura e ai servizi di riabilitazione il più possibile vicino a dove vivono.

D’altra parte la Costituzione italiana tutela la salute all’art. 32, che così dispone “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La Legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”

Il diritto alla salute delle persone con disabilità in ambito ospedaliero

In Italia, presidio insostituibile per la salute di tutti i cittadini, è il Sistema Sanitario Nazionale. Sebbene il diritto alla salute sia garantito, sulla carta, a tutti i cittadini italiani e non ci siano discriminazioni apparenti in fatto di accesso alle prestazioni sanitarie e ospedaliere, rimane il fatto che nessuna norma dell’ordinamento italiano prevede una tutela specifica per le persone disabili che si rivolgono, per esempio, al pronto soccorso o che sono ricoverate in ospedale. Per citare altri esempi, non vige alcun obbligo specifico a carico delle strutture sanitarie di dotarsi di un servizio di interpretariato per persone con sordocecità.

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Insomma il problema per le persone con disabilità e con disabilità sensoriali in particolare, non è tanto il diritto in sé, che è garantito, quanto le modalità di fruizione di questo diritto che mettano le persone nelle condizioni migliori di scegliere e fruire dei trattamenti sanitari. Ad oggi, infatti, le uniche tutele specifiche per i disabili che si rivolgono a strutture mediche, è l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.

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Le prestazioni riabilitative e socio-sanitarie

Ma il Sistema Sanitario Nazionale non offre solamente prestazioni mediche, legate alla guarigione da una patologia, ma anche prestazioni di natura riabilitativa e socio-sanitaria. È importante che questi servizi siano attivati il più precocemente possibile e siano basati su una valutazione multidisciplinare dei bisogni e dei punti di forza dell’individuo; inoltre questi servizi e i programmi devono facilitare la partecipazione e l’inclusione nella comunità e in tutti gli aspetti della società, oltre che ad essere fruibili dalle persone con disabilità il più vicino possibile alle comunità di appartenenza.

La riabilitazione nel sistema sanitario italiano: i Lea

Importanti sono anche i “Lea”, ovvero i livelli essenziali di assistenza. Questi sono aggiornati periodicamente, con un decreto del Presidente del Consiglio. Nei livelli essenziali di assistenza, sono definite tutte le prestazioni che il Sistema Sanitario Nazionale deve erogare. Tra esse vi sono anche le prestazioni di carattere socio-sanitario e riabilitativo, come per esempio l’accesso ai centri riabilitativi pubblici o convenzionati con il pubblico. Ma come funziona la richiesta di contributo?

Occorre innanzitutto avere la prescrizione di un medico specialista nell’area di riferimento e dell’azienda sanitaria locale più vicina. Una volta verificati i requisiti, l’azienda sanitaria provvederà, entro venti giorni dalla prescrizione, ad autorizzare l’acquisto dell’ausilio. Una volta acquistato, l’ausilio è sottoposto a collaudo. Superata la fase del collaudo, l’ausilio viene definitivamente acquistato. È importante ricordare che per ogni tipologia di protesi e di ausilio esiste un tempo minimo di rinnovo: se questo termine non è trascorso, l’azienda sanitaria locale non può autorizzarne l’acquisto di uno nuovo.

È importante chiarire che, per quel che riguarda la fornitura di un ausilio, la Asl di riferimento apporterà solamente il contributo previsto nel nomenclatore tariffario per quell’ausilio o per quella protesi. Se l’ausilio o la protesi costano di più o l’utente preferisce comprare un ausilio o una protesi specifica, magari di una ditta non convenzionata con la Asl, dovrà pagare direttamente la differenza.

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