Capria: “Educazione ambientale sempre più importante”
Il presidente della Lega Italiana Protezione Uccelli, spiega l’importanza della biodiversità nel mondo degli uccelli. E ci racconta anche dell’incendio doloso all’Oasi di Castel di Guido
La Lega Italiana Protezione Uccelli è un’associazione italiana che da quasi cinquant’anni si occupa della conservazione della natura e di sensibilizzare sull’importanza della biodiversità nel mondo degli uccelli. Di questi temi, e del recente incendio doloso appiccato nell’Oasi di Castel Di Guido, abbiamo parlato con il presidente della LIPU, Fulvio Mamone Capria
La Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, nata con il principale obiettivo di contrastare il bracconaggio e la caccia a difesa degli uccelli, opera ormai da quasi cinquant'anni per la tutela della natura. Cosa è stato fatto in circa mezzo secolo?
Il primo obiettivo della LIPU, nata nel 1965, fu fermare la caccia, ridurre il bracconaggio, eliminare alcune norme molto violente dell’epoca. Fino agli anni '70 sono state migliaia le persone che si sono unite alla nostra azione per limitare fortemente l'attività di caccia. Tanto che siamo arrivati alla fine di quegli anni con una nuova normativa sull'attività venatoria, che ne ha ridotto di molto i danni. In seguito ci siamo mossi per attivare numerose direttive comunitarie fino a realizzare azioni dirette di sorveglianza, antibracconaggio, di campi e poi di gestione di oasi e riserve naturali. Oggi ne abbiamo 32 e sono aperte al pubblico.
La Lipu promuove la sensibilizzazione alla cultura ecologica, in che modo?
Le oasi sono un'opportunità per godere della bellezza della natura, ma anche di conoscerla e svolgere attività all'aria aperta. L'educazione ambientale, la formazione dei nostri giovani sta diventando un obiettivo sempre più importante all'interno della nostra associazione. Proprio nelle oasi, ma anche nei centri di recupero di fauna selvatica sono tantissimi i ragazzi che vogliono impiegare il proprio tempo libero per difendere e salvare gli uccelli.
È cronaca recentissima l'incendio a opera di ignoti al Centro visite dell'Oasi di Castel di Guido. Sabato 9 febbraio si è tenuto un incontro per chiarire dinamiche e problematiche legate a questo episodio. Ci spiega meglio?
Abbiamo subito un attentato probabilmente da bracconieri. Hanno incendiato il centro visite dell'oasi a Castel di Guido. Da parte nostra abbiamo organizzato un incontro con i cittadini il 9 febbraio, dall'altra le forze dell'ordine stanno cercando di fare chiarezza sull'accaduto.
Probabilmente fra un paio di mesi avremo un nuovo centro visite e per questo chiediamo a tutti di poterci sostenere collegandosi al nostro sito www.lipu.it per una eventuale donazione.
In pratica un cittadino che trova un animale selvatico in difficoltà può telefonarvi e ricevere assistenza?
È possibile telefonare ai numeri dei centri di recupero disponibili sul nostro sito lipu.it. Però, prima di raccogliere un animale selvatico che ha bisogno di assistenza è meglio saperne di più sull’animale stesso. Ecco perché noi chiediamo alle persone di informarsi prima: spesso gli uccelli si allontanano dal nido prima del tempo, ma non c'è necessità che vengano recuperati e portati nei nostri centri.
È difficile far comprendere alle persone l'importanza della biodiversità nel mondo degli uccelli?
Ci sforziamo, con la nostra attività, di far capire che gli uccelli sono un indicatore importantissimo per la qualità del nostro ambiente naturale. Ma non solo, il loro ruolo è rilevante anche in agricoltura. È quindi fondamentale la sensibilizzazione su questi temi.
Uccelli come indicatori, cosa significa?
Rappresentano elementi essenziali all'interno del nostro ecosistema e l'assenza, la mancanza, la diminuzione degli uccelli, ad esempio in un ambiente agricolo, dimostra che c'è scarsa qualità in quel tipo di agricoltura. Ed è uno scenario che può essere veramente molto pericoloso per il benessere delle persone innanzitutto, e degli altri esseri viventi.
Qual è lo scenario peggiore che si prospetta se non si troveranno i fondi per sostenere la Lipu?
Il rischio è quello di chiudere i nostri centri recupero. Noi salviamo sedicimila animali ogni anno e con le nostre oasi accogliamo migliaia di cittadini.
Anticipiamo tanti soldi, dei nostri soci e dei nostri donatori, proprio per questo chiediamo un sostegno alle persone e un'iscrizione alla LIPU che è fondamentale per la salvaguardia della natura.