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Martedì, 23 Aprile 2024
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Anche la svizzera consuma più di quel che ha

Il paese alpino “importa” la metà del suo impatto ambientale

Se si pensa ad un’immagine della Svizzera quel che viene in mente sono laghi, monti innevati, boschi e verdi colline. Sarà anche per questo che il piccolo paese alpino nell’immaginario collettivo rappresenta un esempio positivo di integrazione tra uomo e natura.

Eppure, pensando allo sfruttamento delle risorse naturali, anche la Svizzera non sfugge alle tendenze che si osservano a livello globale.
Sappiamo già che l’umanità utilizza per il mantenimento del suo stile di vita risorse pari ad una Terra e mezza. E sappiamo anche che sono i paesi occidentali i principali responsabili di questa situazione; infatti, se tutti consumassero come le principali economie del pianeta di pianeti ne servirebbero ben sei.
Insomma l’occidente consuma non solo i suoi beni, ma anche quelli degli altri. E la svizzera non fa eccezione.

Nel suo ultimo rapporto, l’UFAM, l'ufficio federale dell'ambiente svizzero, ha tracciato un quadro a luci e ombre.
Da una parte emerge la lungimiranza della politica ambientale svizzera degli ultimi venti anni; la qualità dell'aria è migliorata, la situazione relativa all’acqua è generalmente buona e lo stato di salute del suolo evidenzia anch’esso dei miglioramenti (le concentrazioni di metalli pesanti calano ed il risanamento dei siti contaminati procede a buon ritmo).
Dall’altra però emerge come anche qui si consumi più di ciò che si ha. Ogni svizzero, infatti, utilizzerebbe in media oltre il doppio delle risorse effettivamente disponibili per persona su scala mondiale. Per questo non sorprende un altro dei dati del rapporto: oltre la metà dell'impatto ambientale dovuto ai consumi degli svizzeri si riversa sull'estero. Sono infatti molto grandi le quantità di materie prime che la Confederazione importa dall’estero, soprattutto  foraggi e derrate alimentari.

Se non altro il Governo non sta con le mani in mano: davanti alle nuove sfide ambientali Parlamento e Consiglio federale stanno adottando una serie di  strategie e misure  per migliorare la qualità delle acque (con nuove disposizioni in materia di rinaturazione e di depurazione), per limitare le emissioni di CO2 e per salvaguardare il lo straordinario patrimonio floristico e faunistico del paese; va in questa direzione la nuova Politica agricola 2014-17 che incentivare quelle prestazioni agricole che  tutelino la biodiversità.

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