rotate-mobile
Powered by Repower
Energia

Cicloturismo: un modello turistico sostenibile

Un trend in crescita, come dimostra l’aumento delle vendite delle e-bike

La trasformazione della mobilità in chiave sostenibile – con l’obiettivo di limitare al massimo l’impatto sull’ambiente – è ormai da tempo diventata realtà: la crescita del segmento elettrico,  l’aumento visibile delle colonnine di ricarica, i bonus e gli incentivi per spingere le persone verso l’e-mobility sono i segnali più tangibili di questo cambio di rotta epocale.

Sarebbe tuttavia limitante circoscrivere la portata di questo cambiamento alla sola mobilità urbana: la svolta in direzione della sostenibilità, infatti, sta avendo un impatto non trascurabile sulle distanze medio-lunghe e di conseguenza sul turismo.

Basti per esempio pensare all’esplosione del fenomeno cicloturistico: lungi dall’essere un boom estemporaneo, il cicloturismo è la riprova che un nuovo modello di mobilità improntato sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente non solo è possibile, ma viene anche abbracciato da un numero crescente di persone.

Il Boom dell’e-bike

Uno dei segni più eloquenti che certifica questo trend è l’aumento del 44% delle vendite di e-bike in Europa nel 2020 sull’anno precedente, dato che da un lato va a inserirsi tra le concause del fenomeno e dall’altro ne testimonia la portata.

Ovviamente, la conditio sine qua non di questo modello di turismo è il sistema infrastrutturale di ciclovie, sentieri e itinerari – come L’Eorica e la Via Francigena ­– che svelano agli appassionati delle due ruote le bellezze di un territorio, la sua cultura gastronomica e il suo patrimonio artistico.

Repower lancia DINAclub

La frequentazione o meno di una specifica ciclovia, oltre chiaramente all’efficacia del marketing territoriale, dipende molto dai servizi che i ciclisti possono trovare lungo il proprio itinerario. Pertanto, il saper rispondere ai bisogni degli utenti diventa una leva fondamentale per aumentare l’indotto turistico di un determinato territorio.

Proprio per restituire agli appassionati delle e-bike un’esperienza indimenticabile, Repower ha creato DINAclub, ovvero il primo network di ricarica per e-bike in Italia, con il quale il provider energetico punta a elettrificare le ciclovie della penisola.

Come? Grazie a DINA, la rastrelliera per e-bike made by Repower. DINA – disegnata dallo studio del Compasso d’Oro alla carriera Makio Hasuike – permette il parcheggio di sette biciclette e la ricarica contemporanea di quattro e-bike.

Non solo: scansionando il QRcode presente su ogni DINA gli utenti potranno accedere alla community di DINAclub per scaricare gratuitamente le mappe territoriali di komoot, ovvero la piattaforma più utilizzata in Europa per la programmazione di percorsi all’esterno.

Infine, accedendo all’apposito portale, i ciclisti potranno visionare contenuti selezionati in base al proprio interesse e partecipare a diversi contest per eleggere il biker più attivo dell’intera community e le strutture cicloturistiche più apprezzate.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Today è in caricamento