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Giovedì, 25 Aprile 2024
Efficienza energetica

Un'indagine a ultrasuoni per scovare perdite su circuiti ad aria compressa: nasce Sibila

Un servizio che attraverso un rilevatore ad ultrasuoni individua le perdite d'aria impercettibili all'orecchio umano, quantificando non solo i litri di aria persi ma anche la quantità di energia sprecata.

È possibile, ma soprattutto come è possibile, rilevare e quantificare eventuali perdite d'aria nei circuiti ad aria compressa? Si può calcolare quanta energia è stata sprecata a seguito di questo guasto? Sì, è possibile grazie a Sibila, il servizio firmato Repower che, attraverso un rilevatore ad ultrasuoni, individua le perdite d'aria impercettibili all'orecchio umano, quantificando non solo i litri di aria persi ma anche la quantità di energia sprecata. 

Un'indagine economica e veloce 

Si tratta di un'indagine economica, veloce e soprattutto non invasiva per tutte quelle aziende che hanno intrapreso un percorso di efficienza energetica. L'indagine, infatti, viene eseguita grazie ad un rilevatore di ultrasuoni che, tramite un microfono avvicinato al macchinario (sistemi ad aria compressa e connettori), riesce a individuare il punto esatto in cui il foro è presente. L'entità delle perdite dipenderà dalla dimensione del foro e dalla differenza di pressione tra il circuito e l'ambiente in cui si diffondono.

Come funziona il sistema di monitoraggio 

Il monitoraggio, da fare alla presenza di un manutentore, viene effettuato da un tecnico specializzato Repower che, attraverso Sibila, restituisce una mappatura delle perdite di aria applicando degli appositi marcatori in corrispondenza dei microfori rilevati. I dati raccolti, così, vengono analizzati per produrre un report completo sui risultati dell'ispezione che quantifica l'entità delle perdite e segnala esattamente i punti su cui è necessario intervenire. 

Una perdita che incide in bolletta

L'aria compressa è un'importante fonte di consumo energetico. Basti pensare che il suo impatto in bolletta si attesta in media intorno all'11%, che può addirittura aumentare per alcuni settori produttivi. Un dato che si traduce in una spesa non da poco, perché corrisponde ad un terzo dei consumi di energia per le aziende che la utilizzano. Individuare anche le più piccole perdite, così, porta dunque a notevoli benefici non solo in termini di efficienza energetica ma anche di risparmio. Laddove inoltre non fossero presenti perdite, il beneficio è tutto a favore del compressore che, non dovendo bilanciare la fuoriuscita d'aria, produrrà uno sforzo minore per mantenere costante la pressione. 
 

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