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Elettrificazione: che cos'è e come attuarla

Scopriamo in che cosa consiste l’elettrificazione e quali sono i vantaggi che comporta

Il riscaldamento globale, l’inquinamento ambientale e il cambiamento climatico rappresentano problematiche sempre più urgenti che richiedono a gran voce un cambiamento nel nostro stile di vita, spingendoci a intervenire su diversi settori.

Tra le soluzioni migliori, e necessarie, da attuare per affrontare questa crisi climatica, spicca l’elettrificazione dei consumi, uno strumento essenziale per realizzare la più ampia transizione energetica e dare forma a un modello di sviluppo sostenibile.

Numerosi studi al riguardo, infatti, dimostrano come il cosiddetto “triangolo dell’elettricità” – che si basa sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sull’elettrificazione dei consumi e sulle reti elettriche digitalizzate – rappresenti la soluzione ideale per combinare la produzione di energia pulita con l’efficienza dei consumi, determinando un conseguente impatto positivo sia sull’ambiente che sui costi e la salute pubblica. 

Ma che cos’è esattamente l’elettrificazione? E quali sono i suoi principali vantaggi?

Che cos'è l'elettrificazione

Con il termine elettrificazione si indica il ricorso all’utilizzo di energia elettrica per fornire servizi che altrimenti sarebbero soddisfatti da altre fonti energetiche, come i combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale, ecc…).

Attualmente, infatti, l’elettricità costituisce una quota minore del consumo di energia, rappresentando circa il 22% della domanda finale nei Paesi dell’Unione Europea. 

Eppure, la maggiore efficienza dell’alimentazione elettrica data dal progresso tecnologico la rende la soluzione più conveniente rispetto all’utilizzo dei combustibili fossili. Inoltre, questa maggiore efficienza comporta una conseguente riduzione degli sprechi, che a sua volta si traduce in un minor consumo di energia a parità di prestazioni. 

Di conseguenza, la progressiva elettrificazione dei consumi nei settori dei trasporti e dell’industria e negli edifici pubblici e privati rappresenta una soluzione ottimale sia dal punto di vista economico che ambientale. Inoltre, sostituire i combustibili fossili con fonti energetiche rinnovabili per produrre energia elettrica, come anche accrescere il numero di prodotti e macchinari alimentati elettricamente a scapito di quelli che ancora impiegano combustibili fossili, risulta uno step necessario anche per raggiungere la "carbon neutrality", ovvero l’equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas a effetto serra, entro il 2050, così da limitare il cambiamento climatico.

Vantaggi e benefici dell’elettrificazione

Abbiamo visto che tra i principali benefici che derivano dall’elettrificazione dei consumi possiamo trovare la riduzione dell’emissione dei gas a effetto serra, con un conseguente miglioramento della qualità dell’aria, e un aiuto concreto per raggiungere la "carbon neutrality" e combattere il cambiamento climatico

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Ma non è tutto.

L’elettrificazione, infatti, può comportare una serie di benefici che vanno ben oltre la riduzione dei gas effetto serra e che includono: 

  • la garanzia di un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente grazie a reti elettriche altamente resilienti 
  • l’aumento dell’efficienza e dell’accessibilità energetica
  • la creazione di nuovi posti di lavoro conseguenti a un processo di transizione ben pianificata ed equa
  • l’indipendenza dai combustibili fossili negli usi industriali, civili e nei trasporti
  • l'accelerazione della digitalizzazione dei servizi.

Concentrandoci sull’Italia, inoltre, secondo uno studio recente di Electrify Italy l’elettricità potrebbe rappresentare il 46% del consumo energetico totale di case, aziende e trasporti entro il 2050, con notevoli vantaggi ambientali ed economici, tra cui:

  • la riduzione del 42% del consumo complessivo di energia
  • la riduzione del 68% di emissioni di CO2
  • la riduzione del 76% delle emissioni di Pm10 e del 69% delle emissioni di NOx, con un notevole miglioramento della qualità dell’aria che, a sua volta, genererebbe un risparmio di 692 miliardi di euro da qui al 2050 grazie alla diminuzione della spesa sanitaria
  • la riduzione fino al 17% dei costi per la spesa energetica delle famiglie.

Di conseguenza, l’elettrificazione degli usi - combinata ad abitudini di consumo più responsabili - rappresenta una soluzione efficiente, sostenibile e conveniente, in grado di favorire un'ulteriore dimensione in favore dello sviluppo sostenibile e di ridurre le emissioni inquinanti, con conseguenti benefici economici e ambientali.

Esempi di elettrificazione: dalle abitazioni ai trasporti

Ma andiamo più nel concreto per capire come l’elettrificazione può cambiare il nostro stile di vita.

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia elettrica all’interno degli edifici, si stima che la domanda finale di energia arriverà al 42% nel 2030 fino a raggiungere il 72% entro il 2050, anche grazie all'adozione di pompe di calore al posto delle tradizionali caldaie a gas per il riscaldamento e numerosi altri interventi, come elettrodomestici integrati, pannelli solari da appartamento, termostati intelligenti e lampadine a LED, che possono rendere le abitazioni più efficienti, sicure e confortevoli

Nel complesso, le abitazioni private hanno il potenziale per diventare il settore più elettrificato in Italia, raggiungendo una percentuale del 53% (particolarmente significativa, considerato che si parte da un 15%) e comportando notevoli benefici, tra cui:

  • il risparmio medio del 45% sui costi di gestione del riscaldamento in bolletta – le pompe di calore domestiche, infatti, sono fino a tre volte più efficienti di una caldaia a gas
  • la riduzione dei consumi di energia in bolletta fino al 25% - chi possiede un balcone o una finestra potrà autoprodurre energia elettrica grazie all’installazione di impianti fotovoltaico da appartamento
  • il risparmio sul costo del gas in cucina - i piani di cottura a induzione, infatti, rendono circa il doppio rispetto ai tradizionali fornelli a gas, oltre ad assicurare una cottura più uniforme, una regolazione più precisa della temperatura e una maggiore sicurezza.

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Sul fronte dei trasporti, invece, l’elettrificazione prevede la progressiva sostituzione delle tradizionali automobili alimentate con combustibili fossili (benzina e gasolio), che producono grandi quantità di emissioni nocive, con vetture elettriche e ibride.

In particolare, in Italia si prevede un progressivo aumento dei veicoli elettrici nei prossimi decenni grazie a interventi come la riduzione dei prezzi delle auto elettriche, la maggiore diffusione delle infrastrutture di ricarica e all'emanazione di normative più stringenti sulla circolazione dei veicoli a combustione nelle città.

In questo senso, infatti, la versione attuale del PNIEC (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) punta verso “un incremento progressivo, anno su anno, di nuove immatricolazioni di auto elettriche pure per raggiungere l’obiettivo cumulato di circa 4 milioni di auto elettriche pure o EV al 2030, che se sommate alle auto ibride plug in, consentirebbero di arrivare a un valore complessivo di circa 6 milioni di auto elettrificate al 2030”.

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L’elettricità, in tal senso, rappresenta dunque una straordinaria opportunità al fine di sostenere e consolidare la transizione verso fonti di energia pulita e verso la decarbonizzazione, così da poter raggiungere la "carbon neutrality" entro il 2050. Un risultato non scevro di sfide ma che, senza dubbio, costituisce la chiave di volta per un futuro più sostenibile e responsabile, sia per noi che per il nostro pianeta. 

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