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Energia

Energia eolica dagli uragani: un'idea vincente o bizzarra?

È effettivamente possibile ricavare energia dagli uragani? Qualcuno l’ha teorizzato ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di studi, ricerche e strumenti

In una visione sempre più green, in cui si cerca in tutti i modi di usare energia pulita da fonti rinnovabili e naturali, non appare strano che qualcuno avanzi teorie al limite del surreale. Insomma, se possiamo ricavare energia dal vento e dal sole, perché non possiamo farlo anche dagli uragani?

In America qualcuno se l’è domandato sul serio, in fondo si tratta di un fenomeno naturale dalla grande potenza, che potrebbe generare molta più energia di quanto si possa pensare.

“Se la vita ti dà limoni, tu fai una limonata” è un classico modo di dire statunitense, un inno all’ottimismo e alla possibilità di trarre sempre il meglio da qualsiasi circostanza.

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Ed è un po’ questa la filosofia dell’astrofisico Neil DeGrasse Tyson, che ha suggerito al popolo scientifico di investire per ricavare energia eolica dagli uragani.

Uragano: un fenomeno violento dalle grandi risorse

Se pensiamo agli Stati Uniti e agli uragani diventa quasi comprensibile l’idea di Neil DeGrasse Tyson. L’idea provocatoria del visionario astrofisico è rivolta alla società scientifica. Perché scappare dinanzi a un fenomeno di così devastante portata quando si potrebbero studiare gli aspetti e la forza per trarne vantaggio?  In poche parole suggerisce a ingegneri e scienziati di rimboccarsi le maniche e scoprire come incanalare l’energia ciclonica e trasformarla in elettricità.

Teoria vs pratica

La teoria, effettivamente, è a dir poco affascinante ma la pratica è ancora lontana. Le idee provocatorie di DeGrasse Tyson hanno scosso la comunità scientifica, mettendo in moto una vera e propria reazione a catena. E non è stata positiva. Anche se l’idea di base potrebbe risultare buona, se non geniale, l’effettuabilità è tutta un’altra cosa. Un conto infatti è sfruttare l’energia di vento e maree per ricavare energia rinnovabile, un altro è avere a che fare con la potenza dirompente degli uragani.

Energia dagli uragani: perché non si può fare?

Scienziati e ingegneri, indispettiti dall’idea indisponente di Neil DeGrasse Tyson, affermano che sia impossibile ricavare energia dagli uragani per un motivo estremamente semplice. Sono imprevedibili.

Nonostante la loro potenza sia importante, per ricavare energia pulita servono stabilità e costanza, non incontrollabilità. Inoltre sono fenomeni sporadici, non frequenti e costanti come le maree ad esempio.

A tutto questo bisogna anche aggiungere la fattibilità: le pale eoliche, quando il vento è molto forte, si arrestano. Lo stesso accadrebbe con gli uragani, motivo per cui sfruttarli appare ancor più impossibile.

E se si potessero davvero sfruttare? La turbina Challenergy

Non tutti gli scienziati hanno storto il naso dinanzi all’idea di Neil DeGrasse Tyson. C’è chi si è già messo all’opera e ha creato la turbina Challenergy.

Opera dello scienziato Atsushi Shimizu, Challenergy ha l’obiettivo di resistere ai tifoni generando energia. A differenza delle classiche turbine, è dotata di asse verticale omnidirezionale per sopportare modelli di vento imprevedibili e prevede l’effetto Magnus, forza laterale responsabile della variazione della traiettoria di oggetto rotante in un fluido in movimento.

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La turbina Challenergy al moment funziona ma non ha ancora vinto la sua sfida. Siamo ben lontani dall’ottenere energia pulita da uragani e tempeste tropicali, che, ricordiamo, generano ben 600 terawatt di potenza, secondo il portale di tecnologia e business Business Insider.

Investire sul cambiamento climatico

Creare una turbina che funzioni, investire risorse materiali e mentali su un progetto tanto importante quanto difficilmente realizzabile, potrebbe in fin dei conti rivelarsi tutt’altro che vincente. Per questo motivo la comunità scientifica, comunque impegnata nell’efficientamento energetico, suggerisce di impegnarsi sempre più verso il cambiamento climatico.

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