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Martedì, 16 Aprile 2024
Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile, dai consumi energetici all'inquinamento del trasporto su strada

La mobilità sostenibile è infatti volta ad un obiettivo chiaro e preciso: non sprecare, non inquinare e ottimizzare l'uso delle risorse. Tutto quello che c'è da sapere

Sicurezza, possibilità di scegliere il mezzo più adatto ai propri spostamenti e, infine, rispetto dell'ambiente inteso come contenimento dei consumi energetici e delle emissioni. Sono queste le caratteristiche che permettono di definire "sostenibile" la mobilità. La mobilità sostenibile è infatti volta ad un obiettivo chiaro e preciso: non sprecare, non inquinare e ottimizzare l'uso delle risorse. Così, oggi, anche il trasporto non può che essere declinato allo sviluppo sostenibile verso cui già il mondo è rivolto. 

L'inquinamento su strada

Un tema ricorrente quando si parla di mobilità è quello dell'inquinamento causato dal traffico, soprattutto negli ambienti urbani. Il traffico infatti costituisce una sorgente "palpabile" di inquinamento che viene costamente monitorata attraverso i parametri di qualità dell'aria. E' da qui che nasce la necessità, sulla scorta di una serie di considerazioni, di utilizzare carburanti, tecnologie e mezzi alternativi. 

I consumi energetici 

I consumi energetici del trasporto stradale tradizionale sono esagerati. Solo per dare qualche numero, basti pensare che nel suo complesso assorbe il trasporto su strada - nell’Unione Europea - assorbe circa 1/4 del consumo energetico totale. Strettamente legate al consumo energetico sono anche le emissioni di CO2: in tutti i processi dell'attività umana, per ogni tonnellata di petrolio consumato si producono qualcosa di più di 3 tonnellate di CO2. Nel caso della mobilità il tema delle emissioni non è dunque da sottovalutare. 

Mobilità alternativa 

Per questo tutti i comuni d'Italia si sono attrezzati per mettere in piedi una serie di interventi volti a monitorare e ad analizzare la mobilità, rispondendo alle emergenze con provvedimenti che, spesso, prevedono il blocco totale o parziale del traffico nei centri urbani o la Ztl (zona a traffico limitato), un espediente che permette di diminuire la congestione del traffico scoraggiando i cittadini ad utilizzare un mezzo proprio. 

Car, bike o monopattino sharing 

Ecco che entrano in gioco i mezzi "condivisi". Dal “car sharing”, che prevede il noleggio di un’auto di proprietà di terze parti, generalmente per tempi brevi e in contesti urbani, al "bike sharing", che è incentrato sullo stesso principio ma con un mezzo diverso: la bici. Lo stesso mezzo dunque viene messo a disposizione di più conducenti che lo utilizzano per un tempo limitato. In alcune città esiste anche il "monopattino sharing" che ha fatto del nuovo e moderno mezzo a due ruote uno dei sogni "proibiti" di intere generazioni. 

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