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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Guardando al futuro attraverso le tradizioni

Lungo le rive del Piave, prodotti di qualità che nascono nel rispetto dell’ambiente

È una situazione che esiste da tempo e avanza inesorabilmente, ma è solo negli ultimi anni che le problematiche riguardanti l’ambiente sono entrate a gran voce nelle case degli italiani. Dallo scioglimento dei ghiacciai, alla siccità, le inondazioni e l’innalzamento delle temperature, lo scenario appare sempre più preoccupante ed è di fondamentale importanza che il concetto di sostenibilità, unito a possibili soluzioni volte alla salvaguardia del pianeta, si inseriscano nella nostra quotidianità.

Perché si guardi al futuro e alla tutela della nostra terra, è determinante che tale visione venga applicata non solo in un contesto cittadino e nello specifico, abitativo, ma anche lavorativo, all’interno delle aziende. Che si tratti di piccole, medie o grandi realtà imprenditoriali, che siano startup o società che operano da decenni, è fondamentale che ognuno faccia la propria parte.

Lungo le rive del fiume Piave, in provincia di Treviso, esiste una realtà che inserisce la sostenibilità tra i suoi pilastri fondamentali, mantenendo uno sguardo rivolto al passato, attraverso valori e tradizioni. Stiamo parlando del Caseificio Tomasoni, che da oltre 65 anni, tramanda di generazione in generazione qualità, impegno e genuinità.

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Filiera corta e salvaguardia dell’ambiente

È agli inizi degli anni ’50 che, grazie a nonno Primo Tomasoni, l’azienda muove i primi passi, immersa tra filari di vigneti e distese di campi avvolti nella natura: in sella alla sua inseparabile Lambretta, egli consegna ogni giorno la sua Casatella Trevigiana ai clienti della zona, creando così un legame con la propria terra e i suoi abitanti. L’impegno, la passione e la dedizione hanno portato il caseificio a diventare una realtà che, ad oggi, conta più di 50 dipendenti e produce più di 30 formaggi e semi-stagionati.

Diventata punto di riferimento per la produzione di formaggi freschi e rimasta fedele ai metodi artigianali e tradizionali, l’azienda introduce la sostenibilità tra i suoi pilastri fondamentali. Con i 400 quintali di latte provenienti da stalle situate in un raggio di soli 30-40 chilometri dallo stabilimento e lavorati ogni giorno, il processo produttivo è interamente affidato al concetto di filiera corta e controllata. Esiste infatti una stretta collaborazione con gli allevatori di fiducia, che permette – attraverso il supporto tecnico – un controllo a tutto tondo su ogni fase del processo, a partire dai foraggi, fino alla produzione e al confezionamento che viene fatto a mano nel caso degli stracchini, in modo da garantire un prodotto completamente tracciabile e di distinta qualità.

Negli ultimi anni, il Caseificio Tomasoni ha predisposto ampi investimenti in materia di salvaguardia ambientale, grazie a un approccio produttivo sempre più circolare. Si parla principalmente di tre macro iniziative:

  • L’impiego di un moderno impianto fotovoltaico che utilizza unicamente energia pulita proveniente da fonti rinnovabili. Si stima che il risparmio energetico nel 2021 equivalga a 287 tonnellate di anidride carbonica;
  • L’installazione di sistemi di compostaggio che ha permesso un’ingente riduzione dei rifiuti;
  • Un complesso sistema di riutilizzo e depurazione biologica delle acque impiegate nei processi di lavorazione, le quali vengono poi in parte riciclate per l’irrigazione dei campi circostanti.  

Il valore della materia prima e delle persone

L’importanza della materia prima e del territorio sono stati un punto di partenza da sempre e un punto di forza da cui partire per indirizzare le nostre scelte.” Sono le parole di Moreno Tomasoni, titolare e responsabile della produzione, che insieme alle sorelle Nicoletta, Paola e alla figlia Eva, dirige l’azienda fondata dal padre Primo. Accanto al grande valore della famiglia e delle persone che fanno parte della storia della società, la salubrità della materia prima e le tecniche di lavorazione hanno sempre rappresentato un elemento fondamentale per la qualità di ogni prodotto, seguito in ogni minimo dettaglio, con una grande attenzione riservata anche al packaging in cui ogni formaggio viene confezionato.

A tal proposito, il riferimento non solo ricade sulla grafica di ogni confezione, che richiama il territorio e i simboli principali di Breda di Piave – comune in cui il caseificio è collocato – ma anche sul suo aspetto ecologico. Il 2022 vede infatti l’inserimento di una novità: una nuova vaschetta trasparente in R-PET in cui saranno adagiati gli stracchini, prodotti che rappresentano oltre l’80% della produzione casearia totale. Questa nuova soluzione andrà a sostituire la tradizionale vaschetta in polistirolo, un materiale meno sostenibile e che richiede una quantità di imballaggio molto superiore.

Prodotti gustosi tutti da provare

L’offerta casearia propone, oltre alla Crema del Piave, articolo di punta dell’azienda, oltre 30 formaggi: freschi e delicati a base di latte vaccino, di capra e di bufala, stracchini, cremose robiole, ricotte, primi sali e semi-stagionati dal gusto più intenso.

Fin dai tempi delle consegne a mano effettuate da nonno Primo Tomasoni, l’attenzione al cliente è sempre risultata fondamentale. Da qui, l’introduzione, oltre alle linee classiche, di una linea di formaggi biologici, di capra e light, su cui il caseificio ha investito per garantire una gamma di prodotti ad alta digeribilità. Non ultimi, i formaggi senza lattosio, dedicati ai clienti intolleranti.

Per poter acquistare la vasta gamma di gustosi prodotti comodamente da casa, è possibile consultare il sito internet dell’azienda, che presenta, oltre alla pagina riservata allo shop online, una sezione interamente dedicata a gustose ricette da realizzare con tutti i prodotti del Caseificio Tomasoni.
 

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