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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dagli ultimi dati del lavoro pubblico alle novità previste dal PNRR: la PA torna ad assumere con un nuovo alfabeto coeso e digitale

Al via oggi l'edizione 2021 di Forum PA: tanti i temi trattati durante la prima giornata dell'evento, dalla Ricerca FPA "Lavoro pubblico 2021" all'intervento del ministro Brunetta fino ad arrivare ad un'esperienza internazionale tutta digital. Ecco il resoconto

Al via oggi, lunedì 21 giugno, l'edizione 2021 di Forum PA: tanti, interessanti e attuali i temi trattati durante la prima giornata dell'evento, dalla Ricerca FPA "Lavoro pubblico 2021" all'intervento del ministro Brunetta che si è espresso sulle riforme che riguardano la Pubblica Amministrazione fino ad arrivare ad un'esperienza reale di calibro internazionale che vede nell'intelligenza artificiale la chiave per la ripartenza.

L'evento è iniziato oggi con grande successo e adesione e si concluderà venerdì 25 giugno: per partecipare basta seguire le dirette streaming su questo canale.

La Ricerca FPA "Lavoro pubblico 2021"

La Pubblica Amministrazione italiana al 1° gennaio 2021 conta 3,2 milioni di dipendenti, 31 mila in meno rispetto all'anno precedente (-0,97%), il minimo storico degli ultimi 20 anni. Nel 2020 il blocco dei concorsi causato inevitabilmente dall'emergenza sanitaria e l'accelerazione dei pensionamenti non ha migliorato la situazione. Dal confronto europeo, oggi in Italia opera nel settore pubblico il 13,4% dei lavoratori, meno che in Francia (che ha 5,6 milioni di dipendenti pubblici, il 19,6% del totale dei lavoratori), in Regno Unito (5,2 milioni, il 16%,) o in Spagna (3,2 milioni, il 15,9%), ma più della Germania (4,8 milioni, il 10,8% del totale).

La PA italiana si conferma vecchia (in media 50 anni di età), scarsamente aggiornata (mediamente 1,2 giorni di formazione per dipendente l'anno), in difficoltà ad offrire servizi adeguati a imprese e cittadini (il 76% degli italiani li considera inadeguati, mentre gli europei insoddisfatti sono il 51%).

Inoltre, nel 2020 l'Italia ha speso 173,4 miliardi di euro per i redditi da lavoro dipendente nel settore pubblico, +0,3% rispetto al 2019, un incremento ben inferiore al +2,4% inizialmente preventivata per la crescita di personale. Ma nei prossimi anni si prospetta una crescita a livelli mai raggiunti nell'ultimo decennio, tra rinnovi contrattuali e arretrati, perequazioni, aumenti Covid per il personale sanitario e assunzioni in deroga: la spesa per redditi aumenterà di circa 4 miliardi nel 2021, per raggiungere il picco di 187 miliardi nel 2022. 

Importante anche la questione smart working: se prima della pandemia il ricorso a forme di lavoro agile era sostanzialmente irrilevante, circa l’1% nel 2019 secondo l'Istat, i provvedimenti del Governo hanno portato in smart working un dipendente della PA su tre (il 33%) nel secondo trimestre 2020. Lo smart working è stato determinante per preservare i posti di lavoro: nei primi tre trimestri del 2020, tra i diversi settori economici solo la PA non ha subito contraccolpi occupazionali della crisi. Ma non per tutti questa forma di lavoro è stata possibile. Una grande fetta della Pubblica amministrazione, il 58% del totale che lavora nell’istruzione e nella sanità, si è trovata a lavorare sulla linea di fuoco. Il settore della sanità e assistenza sociale registra il 66,5% di tutte le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 all'Inail, seguito dall’amministrazione pubblica (tra cui Asl, regioni, province e comuni) con il 9,2%.

La Pubblica Amministrazione torna ad assumere

Secondo la fotografia del Dipartimento Funzione Pubblica, nel 2021 sono previsti 119 mila nuovi ingressi a tempo indeterminato nella PA: 9875 posizioni tra regioni, servizio sanitari, comuni, università, enti pubblici non economici, enti di ricerca e avvocatura dello stato, a cui si aggiungono circa 91 mila posti della scuola e 18.014 posti di concorsi banditi, conclusi o da concludere.

E sono in arrivo le risorse del PNRR, che investirà nel miglioramento della capacità amministrativa delle PA centrali e locali 1,3 miliardi di euro, più ulteriori 400 milioni di euro di fondi strutturali UE e cofinanziamento nazionale, per un totale 1,7 miliardi di euro: una cifra significativa, anche se pari solo allo 0,4% dei complessivi 396,9 miliardi di risorse previste per la ripresa, che richiede capacità "di spesa" e investimenti mirati per ridisegnare la Pubblica Amministrazione italiana in funzione della sfida che la attende. Questo è quanto emerge dal Rapporto. 

Fortunatamente si è anche aperta una nuova stagione dei concorsi, con lo sblocco delle prove selettive e un'importante semplificazione delle procedure, destinati ad accelerare l'inserimento di personale necessario a garantire il funzionamento della macchina pubblica.

Per scaricare il Rapporto clicca qui.

L'intervento del ministro Brunetta

Il tema centrale della giornata è stato il ruolo della PA per la ripartenza con particolare attenzione sulle azioni avviare per abilitare una PA capace, competente, semplice, smart e digitale, in grado di offrire servizi di qualità ai cittadini e alle imprese e di rendere più competitivo il sistema-Italia. A questo proposito l'evento di Scenario ha visto l’intervento di apertura del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

Sono stati ripresi i temi e i dati della Ricerca sul Lavoro Pubblico di FPA analizzando il "nuovo alfabeto per la pubblica amministrazione": A come Accesso, B come Buona Amministrazione, C come Capitale umano, D come Digitalizzazione e G come Governance.

Dall’evento sono emersi alcuni spunti da cui ripartire: investimento sui giovani nella PA, formazione, accompagnamento, partecipazione attraverso direttive chiare, buoni esempi da diffondere.

"Il PNRR è un contratto - ha affermato il Ministro - tanti soldi in cambio di riforme. E ci obbliga quindi, nei confronti dell’Europa, a riforme da realizzare in 5 anni secondo un timing stretto. Il PNRR lo abbiamo scritto insieme all’Europa, lo abbiamo approvato e dobbiamo onorarlo per il bene del Paese".

Ora le riforme sono a portata di mano, sono realizzabili, ha sottolineato il Ministro e ha ricordato la riforma dei concorsi, annunciando, infine, che entro fine giugno verrà approvata la nuova norma su trasparenza e anticorruzione.

Per guardare l'intervento clicca qui.

Esperienze internazionali: l'Estonia 1° posto UE per "Servizi pubblici digitali"

Tante le esperienze internazionali quest’anno a Forum PA 2021. In questa prima giornata dell’evento, nel corso del Talk "Servizi digitali e piattaforme abilitanti per un 'sistema operativo del paese' a misura di cittadino", abbiamo ascoltato Siim Sikkut CIO del governo estone.

L’Estonia è all'avanguardia nella fornitura digitale di servizi pubblici. Negli ultimi anni il paese si è classificato al 1° posto nell’UE sui "Servizi pubblici digitali" nell’ambito del DESI. I principali fattori di successo di questi risultati - spiega Siim Sikkut, CIO del governo estone - è stata dovuta in primis ad alla sperimentazione che ha portato ad oggi ad avere un governo completamente digitale. Tutto ciò è avvenuto grazie a piattaforme, condivisione dei dati veloce economica e sicura, e una normativa che ha sostenuto fortemente l'adozione del digitale. È stata posta poi grande enfasi sulla gestione dei rischi.

Il tema centrale, sottolinea Sikkut, è la progettazione: si devono progettare servizi semplici da usare, con attenzione alla centralità dell'utente e che facilitino l'interazione. Sikkut ha inoltre spiegato come funziona X-Road, una sorta di protocollo per scambiare e condividere i dati, progettato per funzionare in maniera integrata, che raccoglie più di 1500 sistemi e database pubblici.

Come partecipare

Insomma, tutti temi attuali, importanti e di interesse pubblico quelli trattati al Forum PA 2021. Per partecipare all'evento basta collegarsi e seguire online le dirette streaming (disponibili a questo link). Il prossimo appuntamento è domani, non mancare.

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