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Cottura passiva per risparmiare in bolletta: ecco di cosa si tratta

L’azienda di pasta più famosa nel mondo ha progettato un device che aiuta il consumatore nella cottura passiva

Il caro bollette, unito al sempre più delicato tema dell’aumento dell’inquinamento atmosferico, ha permesso ai consumatori uno stile di vita in grado di prendere in considerazione modalità alternative di utilizzo di energia. Tra queste soluzioni c’è sicuramente la cottura passiva della pasta, che consiste nello sfruttare il calore dell'acqua senza la necessità di sfruttare la fiamma o l'induzione di calore.

Tra meme e scetticismo, l’idea è diventata ovviamente virale durante l’estate del 2022, in fase di pre-allarme sugli effetti che il caro bollette avrebbe portato alla grande maggioranza degli italiani, tanto da coinvolgere anche scienziati autorevoli come il Premio Nobel Giorgio Parisi o Dario Bressanini, che si sono schierati a favore della cottura passiva. Niente di più corretto, se si pensa che questo metodo permette di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO₂e fino all'80%.

Come cucinare con la cottura passiva

Ma come si cucina una pasta con la cottura passiva? Niente di più semplice: basta spegnere il fornello dopo 2 minuti di cottura attiva, coprire la pentola con un coperchio e aspettare il giusto tempo di cottura. 2 minuti iniziali più la durata segnalata sul packaging del prodotto. Un risparmio di energia, se si pensa che in tutto il mondo, a oggi, si producono circa 16 milioni di tonnellate di pasta. Ciò significa che vengono servite circa 400 milioni di porzioni di pasta al giorno e se tutti seguissimo questo utile consiglio probabilmente il beneficio sarebbe collettivo.

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Quando si parla di pasta, è inevitabile pensare alla Barilla, il primo brand che, oltre a produrre quotidianamente questo alimento per le case di tutti gli abitanti del mondo, si è espresso in maniera efficace a favore della cottura passiva, evidenziandone gli aspetti positivi per l’ambiente e il notevole risparmio per il singolo.

Uno smart device per la cottura passiva

A tal proposito, la storica azienda nata a Parma nel 1877, ha progettato Passive Cooker, il primo smart device per cucinare la pasta riducendo le emissioni di CO2. Un dispositivo da applicare a inizio cottura sul coperchio della pentola e associare al proprio smartphone. Una volta rilevato il bollore dell’acqua, Passive Cooker avvisa che è arrivato il momento di versare la pasta. Da qui parte la cottura passiva, monitorata attentamente dal device: dopo 2 minuti, Passive Cooker avvisa il consumatore che è giunto il momento di spegnere il fornello.

Passive Cooker: un device sostenibile

L’app da installare per associare il proprio Passive Cooker è stata progettata sia per Android che per Apple, andando così a coprire un’ampia gamma di consumatori. Per i profani della  tecnologia è previsto anche un Passive Cooking BOT, un chatbot su WhatsApp che guida passo dopo passo verso la cottura ideale. Le istruzioni arrivano come messaggi WhatsApp e le notifiche arriveranno proprio al momento giusto.

Passive Cooker è realizzato in materiali biodegradabili e rispettosi della natura e  si basa su un software open source che chiunque può reinterpretare, affinare, perfezionare. Un vero e proprio metodo condiviso dagli amanti della pasta per salvare l’ambiente e ottimizzare i costi energetici.

Non resta quindi che dedicarsi alla propria ricetta preferita in maniera sana e sostenibile.

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