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Vita urbana: una soluzione innovativa per contrastare l'inquinamento acustico e dell'aria nelle città

Arriva la cuffia wireless con riproduzione del suono ad alta fedeltà e compressori per purificare l’aria. Una nuova sfida per Dyson

Un prodotto solo, in grado di combattere al tempo stesso l’inquinamento dell’aria e quello acustico. Questa la sfida di Dyson, che da oltre 6 anni ha messo in campo la proprio visione avanguardistica e tecnologica per progettare (passando per oltre 500 prototipi) Dyson Zone, una cuffia wireless che integra al proprio interno un depuratore d'aria a batteria.

Dyson Zone è composto da un set di cuffie sovraurali con cancellazione attiva del rumore e una riproduzione del suono ad alta fedeltà. Il dispositivo presenta anche un flusso d’aria purificata che viene direzionata su naso e bocca. Per questo motivo è dotato di una visiera per l’erogazione dell’aria.

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Dyson: molto più che elettrodomestici

Questo prodotto è il risultato perfetto di una ricerca che Dyson persegue da molti anni. L’azienda, fondata nel 1991 da James Dyson, si è imposta in oltre 70 paesi, con più di 12.000 dipendenti a livello globale, come massimo esponente nella progettazione e produzione elettrodomestici: aspirapolveri, ventilatori, termoventilatori, purificatori, asciugacapelli, asciugamani elettrici e lampade LED.

Al tempo stesso, negli anni è diventata sempre più un’azienda ad altissima specializzazione in ambiti quali filtraggio e flussi dell’aria, con un occhio sempre più focalizzato sulla tendenza al motore elettrico. Da qui la sfida di Dyson Zone, che vuole affrontare allo stesso tempo i due problemi cosiddetti “urbani”: inquinamento dell’aria e inquinamento acustico.

Dyson Zone: come funziona

Sui lati delle cuffie vi sono dei compressori, posizionati all’interno dei padiglioni. Questi aspirano l’aria esterna, che viene poi purificata attraverso dei filtri a doppio strato, progettati apposta per adattarsi allo spazio limitato di una cuffia. Un filtro elettrostatico cattura particelle ultrafini come allergeni e particelle provenienti da fondi esterne inquinanti. Uno strato di carbonio arricchito di potassio si occupa invece di catturare i gas inquinanti urbani come biossido di azoto e biossido di zolfo. 

Dopo questa serie di filtraggi, il compressore diffonde l’aria purificata verso naso e bocca attraverso la visiera, senza contatto diretto con la faccia. Da non confondere – proprio per via del mancato contatto con la pelle, necessario ad esempio per la mascherina Ffp2 - come strumento di contrasto alla pandemia.
Tuttavia, il Dyson Zone può essere adattato alle normative anti-Covid: al suo interno è incluso un accessorio Ffp2 che rispetta gli standard di filtrazione richiesti e permette di utilizzare lo strumento anche su ambienti più a rischio assembramenti, come i mezzi pubblici.

Dyson Zone sarà in vendita dal prossimo autunno, ma ancora è ignoto il suo approdo sul mercato italiano. Una cosa è certa: per quel periodo, il problema dell’inquinamento acustico e dell’aria nelle città sarà ancora preponderante, e una soluzione, quantomeno individuale, andrà cercata.  

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