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Everything, Everywhere All At Once: un film completamente diverso che racconta il Multiverso

Difficile da etichettare ma facile da amare alla follia. Si tratta del nuovo film completamente folle diretto dai Daniels candidato agli Oscar

Bizzarro, surreale, psichedelico. In una parola?  Folle. Stiamo parlando di “Everything, Everywhere All At Once”, un film diretto dai Daniels, ovvero Daniel Kwan e Daniel Scheinert, già registi dello stranissimo “Swiss Army Man - Un amico multiuso”, del 2016 con Daniel Radcliffe. Candidato a 11 premi Oscar (tra cui Miglior Film) è sulla bocca di tutti gli amanti del cinema, ma anche sulla “penna” dal momento che su Rotten Tomatoes ha il 95% di critiche positive.

Di certo non è il primo film a raccontare il Multiverso (si pensi tra i tanti a “Doctor Strange nel multiverso della follia” o “Mr.Nobody”) ma è il primo a unire caratteristiche di film d'azione, fantascienza, di arti marziali, dramma familiare e commedia. Un vero e proprio mix esplosivo di generi, che dà legittimazione al titolo.

La trama del film

Il film è diviso in tre parti, ciascuna corrispondente a un segmento di titolo: Everything (parte 1), Everywhere (parte 2), All at once (parte 3). Ognuna di queste tre parti vede protagonista Evelyn Quan Wang, una donna visibilmente provata dalla gestione di una lavanderia a gettoni sull’orlo del fallimento. Evelyn porta avanti con pochi stimoli un matrimonio col marito Waymond e deve fare quotidianamente i conti col padre, che disapprova le sue scelte di vita.

È durante un incontro con l'ispettrice dell'IRS Deirdre Beaubeirdre (interpretata da Jamie Lee Curtis) che, la personalità di Waymond cambia: in quest’occasione il suo corpo viene brevemente rilevato da Alpha Waymond, una versione del marito Waymond proveniente da un universo chiamato "Alphaverse". Alpha Waymond spiega a Evelyn che esistono molti universi paralleli, poiché ogni scelta fatta crea un nuovo universo.

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La protagonista scopre quindi di essere solo una versione di sé all’interno in un vasta rete di universi paralleli, e lei è l'unica che può salvarli dalla distruzione.

Evelyn scoprirà di aver vissuto mille vite diverse (da chef a star hollywoodiana) singolari – in mondi completamente bizzarri, dove le persone hanno dita fatte di wurstel o sono sassi con i googly eyes.

Il successo in tutto il mondo

Uscito l’11 marzo 2022 nelle sale statunitensi, è arrivato in Italia solo a Ottobre dello stesso anno. Per poi fuggire dalle sale cinematografiche e tornarci questo mese, in occasione del successo del film agli ultimi Golden Globe, dove ha vinto il premio di Migliore attrice in un film commedia o musicale (Michelle Yeoh) e Miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan).

Il film ha incassato (a oggi) 106 milioni di dollari in tutto il mondo. Si tratta del secondo migliore incasso americano dopo “Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson. Resta da vedere come si comporterà agli Oscar 2023, in programma il 12 marzo.

Un film completamente nuovo

Quello creato dai Daniels è un multiverso completamente folle, bizzarro e colorato. Sono infinite le citazioni cui i registi si appellano: da Matrix a Doctor Who, passando per Wong Kar-Wai. Completamente rivoluzionario è l’utilizzo di una protagonista apparentemente normale, che conduce una vita alquanto piatta e non più un supereroe della saga degli Avengers.

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Ma c’è di più: il luogo in cui Evelyn accede al multiverso è una comunissima stanza delle scope. Il colpo di scena può quindi nascondersi in un elemento pressoché normale o normalizzato.

“Everything Everywhere All At Once” non è soltanto un’esperienza cinematografica completamente irriverente e rapida nel mescolare generi, ma anche una vera e propria esperienza umana indagata nel profondo: tutti noi potremmo potenzialmente essere Evelyn.

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