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Sabato, 2 Dicembre 2023
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Filiera del tabacco: come sostenere un intero comparto produttivo in 5 mosse

Tutti i frutti di ben 10 anni di buone pratiche agricole

Forse non lo sapete, ma l’Italia è il principale produttore di tabacco nell’Unione europea. Un settore che, come molti nell’ambito agricolo, deve oggi necessariamente adeguarsi ai tempi che corrono, promuovendo e implementando nella produzione alcune tematiche fondamentali quali la sostenibilità ambientale, la responsabilità aziendale e rigorosi standard di qualità.

Il maggior sostenitore della filiera del tabacco in Italia

A sostenere in tale transizione virtuosa gli imprenditori agricoli del comparto del tabacco è Philip Morris Italia, che ogni anno, da sola, acquista direttamente circa la metà della produzione tabacchicola dello Stivale. Un sostegno di lungo corso, dunque, teso a garantire sostenibilità e competitività, che si fonda su 5 precise mosse strategiche:

    • Controllo della filiera sostenibile: Philip Morris Italia ha sostenuto oltre 1.000 imprese tabacchicole italiane, sin dai primi anni 2000, contribuendo a realizzare una filiera sostenibile in grado di promuovere una produzione di tabacco di alta qualità, coltivato in condizioni che tutelino l’ambiente e il pieno rispetto dei diritti umani.

    • Investimenti: la filiera è stata in grado di generare investimenti in agricoltura per circa 2 miliardi di euro complessivi, con Philip Morris Italia che ha previsto per il quinquennio 2019-2024 il più alto investimento nel settore da parte di un’azienda privata: fino a 500 milioni di euro finalizzati a garantire un impegno di lungo corso in ottica di valorizzazione, innovazione e sostenibilità della filiera.
      
    • Adesione al Good Agricoltural Practices (GAP): nell’ambito del Sustainable Tobacco Program, Philip Morris Italia ha sviluppato un protocollo di Buone Pratiche Agricole grazie al quale può valutare i processi di coltivazione dei fornitori così da poter identificare opportunità di miglioramento. L’adozione delle linee guida GAP rappresenta, quindi, il presupposto su cui si fonda la collaborazione dell’azienda con tutti i fornitori di tabacco, chiamati a sottoscrivere il codice di condotta ALP (Agricoltural Labor Practices), basato sulle normative in materia di lavoro stabilite dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un sistema efficace per ottenere raccolti di qualità, tutelare l’ambiente e rispettare i lavoratori, creando condizioni eque e sicure in cui è bandito il lavoro minorile e ogni forma di abuso, tanto da diventare oggi il gold standard per la due diligence sui diritti umani nella catena di approvvigionamento,

    • Accordi istituzionali: il programma GAP è stato sviluppato con il contributo di coltivatori, aziende del settore, università, associazioni di categoria e istituzioni. La sottoscrizione di programmi condivisi con queste realtà è la conferma dell’impegno e dell’investimento di Philip Morris riguardo alla sostenibilità dei processi produttivi, alla promozione di energie alternative per la riduzione di emissioni di CO2, alla sperimentazione di attività complementari per consentire un’integrazione reddituale per i coltivatori e alla riduzione dei costi di produzione per mantenere elevati i livelli di occupazione nel comparto.
      
    • Innovazione: investimenti importanti, dunque, non solo so ciò che esiste già, ma che si traducono anche in prospettive future più innovative. La Call for Innovation “BeLeaf: Be The Future”, promossa da Philip Morris Italia nel 2019 offre a start-up e piccole e medie imprese la possibilità di realizzare processi e strumenti che introducano innovazioni nell’ambito della coltivazione del tabacco. Digitalizzazione agricola, tracciabilità, tecnologie di filiera, visione end-to-end della foglia di tabacco e All-In-One Portal sono le cinque aree strategiche a cui il progetto concede attenzione e massimo supporto. 

Dieci anni di buone pratiche, successi e sfide ancora da affrontare

L’occasione del decennale dell’introduzione del programma ALP è per Philip Morris Italia un’opportunità di raccogliere e raccontare tutte queste strategie ed esperienze in un documento in cui condivide la storia dell’azienda, i suoi successi e le lezioni apprese negli anni.

Allo stesso tempo rappresenta una dichiarazione programmatica dell’azienda su come intende affrontare le sfide di domani, continuando a impegnarsi nel proteggere, promuovere e sostenere il benessere delle comunità dei coltivatori italiani di tabacco, vere e proprie core energy di Philip Morris Italia.

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