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Venerdì, 29 Marzo 2024
Foreste

Qualche dato sullo stato attuale delle foreste nel mondo: tipologie e incidenza

Le foreste ricoprono circa il 30% della superficie terrestre e contengono pressappoco 3 trilioni di alberi. Ma le foreste non sono tutte uguali e ne esistono di diverse tipologie

Il termine “foresta” nell’accezione comune descrive semplicemente un numeroso gruppo di alberi. Se però cerchiamo una definizione più tecnica, la FAO stabilisce che una foresta debba avere “un'area di almeno 0,5 ettari con una copertura arborea superiore al 10%” per essere definita tale.
Le foreste ricoprono circa il 30% della superficie terrestre e contengono pressappoco 3 trilioni di alberi. Ma le foreste non sono tutte uguali e ne esistono di diverse tipologie.
Una prima catalogazione divide le foreste in foreste primarie, quelle cioè ancora allo stato originale, e foreste secondarie, ovvero quei luoghi che, dopo danni di varia natura, hanno richiesto l’intervento o la modifica dell’uomo.
Un’ulteriore catalogazione avviene sulla base delle variabili del clima e della posizione geografica; avremo dunque foreste tropicali ed equatoriali, foreste boreali, foreste temperate e foreste mediterranee.

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Andiamo ora ad esaminare queste tipologie.

Le foreste pluviali tropicali ed equatoriali 

Le foreste pluviali tropicali, sono aree verdi localizzate nella fascia equatoriale ed è tipico trovarle in Africa, Asia, Australia, America Centrale, Messico e Sud America.
Le foreste pluviali tropicali vantano la più grande diversità di specie di tutti gli ecosistemi della terra: da sole ospitano infatti metà delle specie animali e vegetali dell’intero pianeta. Il clima all’interno di questo bioma è, appunto, equatoriale e si caratterizza per la stabilità annuale e la totale assenza di variazioni stagionali.
Le foreste pluviali tropicali sono dominate da torreggianti alberi a foglia larga, mentre il resto della vegetazione comprende viti, felci, muschi, orchidee e palme. Il sole raggiunge a malapena i livelli inferiori della foresta, quindi, la maggior parte degli animali che abitano le foreste pluviali tropicali si sono adattati a vivere sugli alberi. In queste foreste si possono trovare un'ampia varietà di uccelli, serpenti, pipistrelli e scimmie.

Le foreste temperate 

Le foreste temperate sono ulteriormente suddivise in due sottocategorie: foreste decidue temperate e foreste temperate di conifere.
Le foreste decidue temperate si trovano in Cina, Giappone, Europa occidentale e parti della Russia, nonché negli Stati Uniti orientali e in Canada. Vivono quattro stagioni distinte, le precipitazioni cadono tutto l'anno e i loro suoli sono molto fertili. Questo tipo di foreste è dominato da querce, aceri e betulle ma vi si trovano anche alcuni alberi sempreverdi come abeti e pini, mentre, a livello del terreno vi abitano felci, muschi e fiori di campo. La maggior parte degli animali che abitano queste foreste sono adattati agli inverni freddi: qui vivono fra gli altri falchi, volpi rosse, uccelli cardinali e picchi.
Le foreste temperate di conifere si trovano normalmente nelle regioni costiere con inverni miti e piogge abbondanti (Nuova Zelanda, Pacifico nordoccidentale degli Stati Uniti e del Canada, Giappone meridionale, Sudamerica sudoccidentale e alcune parti dell'Europa nordoccidentale). Queste foreste sono caratterizzate da un clima umido e da una stagione vegetativa prolungata, grazie agli alti livelli di precipitazioni. Dominate da conifere sempreverdi, qui gli alberi crescono molto alti. Ciò è dovuto agli alti livelli di precipitazioni e alle temperature moderate. Sono comuni alberi come cipressi, cedri, pini, sequoie e abeti rossi, ma anche alcuni alberi decidui come l'acero, oltre a felci e muschi. Fra gli animali che abitano queste foreste troviamo alci, cervi, marmotte, orsi e gufi.

Le foreste boreali 

Conosciute anche con il nome di Taiga, le foreste boreali si trovano in Siberia, Canada, Asia settentrionale e Scandinavia. Questo tipo di foreste è caratterizzato da brevi estati e lunghi inverni.
Gli alberi nelle foreste boreali sono in gran parte sempreverdi, principalmente pini, abeti rossi e abeti. Il sottobosco presenta una vegetazione limitata. Gli animali che vivono in queste foreste normalmente hanno una folta pelliccia e si adattano a inverni lunghi e freddi: cervi, caribù, alci, linci, lupi e ghiottoni fanno parte della fauna più comune in queste zone.

Le foreste mediterranee 

Comuni nelle zone costiere del Mar Mediterraneo, le foreste mediterranee sono caratterizzate dal regime termico mite nel periodo invernale, accompagnato ad una moderata piovosità.
Queste condizioni sono favorevoli allo sviluppo di una formazione vegetale composta in netta prevalenza da piante arboree con foglie persistenti, rinnovate gradualmente ogni anno: le specie arboree tipiche sono il tasso, l’agrifoglio, l’acero e il castagno.

Lo stato attuale delle foreste nel mondo: qualche dato

Ma qual è lo stato attuale delle foreste del mondo? Osservando i dati dell'ultimo rapporto FAO 2020 sullo stato delle foreste, proviamo a dare una risposta a questa domanda. 
Le foreste ricoprono oggi circa il 30% della superficie del Pianeta, pari più o meno a 4 miliardi di ettari. Ogni anno nel mondo spariscono in media 10 milioni di ettari di foreste (media 2015-2020).
Più della metà delle foreste del mondo si trovano in Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti d'America, Congo e Cina. La maggior parte delle foreste (45%) sono nella fascia tropicale, seguite da quella boreale. Le due più grandi foreste pluviali al mondo sono considerate quelle dell'Amazzonia e della Repubblica Democratica del Congo. 

Le 3 (+1) conseguenze della deforestazione che dovrebbero farci preoccupare

Negli ultimi trent'anni, sempre secondo la FAO, circa 420 milioni di ettari di foresta sono andati perduti per diverse ragioni: per la conversione da parte dell'uomo del suolo ad altri usi, come l'agricoltura intensiva, ma anche per urbanizzazione, incendi e altri fattori.
Il tasso di deforestazione nell'ultimo decennio è generalmente in calo, ma se questo vale per esempio per le foreste europee, nord americane e dell'Asia, non si può dire lo stesso per l'Africa o il Sudamerica. Dai dati di alcune organizzazioni a tutela dell’ambiente scopriamo poi che negli ultimi 20 anni quasi 59 milioni di ettari di foreste nel mondo sono ricresciuti. Una quantità pari alla superficie dell'intera Francia e che aiuta ad assorbire l'equivalente di 5,9 miliardi di tonnellate di CO2.
Negli ultimi 30 anni il 43% dei Paesi ha visto una riduzione netta della propria area forestale, il 38% ha invece guadagnato area forestale e il 19% non ha avuto cambiamenti.
Il 30% di tutte le foreste pluviali tropicali, delle foreste subtropicali secche e delle foreste temperate delle coste oceaniche si trovano oggi all'interno di aree protette e oggi 2,05 miliardi di ettari di foreste, oltre la metà del totale, sono soggetti a programmi di gestione.

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