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47° Giornata dell’Ambiente: il nostro mondo non è un posacenere

Tutti i numeri della prima tappa dell’iniziativa #CAMBIAGESTO

“Siamo la generazione che può fare pace con l’ambiente”, così si è espresso Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite il 5 giugno, durante la 47° Giornata Mondiale dell’Ambiente. Tema caldo di quest’anno, il ripristino degli ecosistemi, una sfida che va affrontata al più presto perché sta mettendo a rischio il benessere del 40% dell’umanità.

La strada giusta, però, non sembra essere quella del semplice ripristino del danno fatto fino ad oggi, ma del riuscire a stabilire una relazione diversa tra uomo e natura. Per questo, tra le tante iniziative tenutesi a livello globale il 5 giugno, c’è stato anche il gradito ritorno della campagna di sensibilizzazione #CAMBIAGESTO, promossa da Philip Morris Italia e alla sua terza edizione.

#CAMBIAGESTO è ufficialmente partita: ecco le prime città coinvolte

Cosa si propone di fare #CAMBIAGESTO? Presto detto: sollecitare una maggiore presa di coscienza individuale e collettiva rispetto al tema dell’abbandono dei mozziconi di sigaretta nell’ambiente. Per realizzare questo obiettivo, gli organizzatori dell’iniziativa si servono della collaborazione delle tabaccherie presenti sui territori toccati dall’iniziativa e di tanti volontari provenienti da due associazioni partner, Plastic Free e Retake, entrambe attive sul fronte della tutela ambientale. 

Ma non solo, perché nelle varie tappe della campagna, che si sposterà durante l’anno in giro per tutta Italia, oltre a distribuire materiali informativi e comodi e utili posacenere tascabili (fino a 270mila) nelle zone più frequentate delle varie città, per stimolare i fumatori adulti a contribuire attivamente, i volontari si prodigheranno nella raccolta dei mozziconi su strade e spiagge. Obiettivo finale: far cambiare ai fumatori adulti una mentalità e un’abitudine ormai diventata routine, quella di un gesto all’apparenza insignificante come gettare il mozzicone per terra.

E la scelta del 5 giugno, per la prima tappa di #CAMBIAGESTO, non è dunque affatto casuale, ma rappresenta un ulteriore messaggio, forte e chiaro, per tutti i fumatori di Pescara, Matera, Napoli e Perugia, le quattro città coinvolte in questa prima giornata di campagna. Un messaggio che molto semplice: cambiate gesto! Modificate un’abitudine sbagliata! Non abbandonate i mozziconi! Usate i posacenere!

Facciamo due conti: la prima tappa di #CAMBIAGESTO in cifre

In questa prima tappa, con l’ausilio di ben 155 volontari, si è riusciti a rimuovere dalle strade un totale di più di 16 kg di mozziconi. È tanto? È poco? Facciamo due conti veloci e cerchiamo di capirlo: una classica sigaretta pesa circa 1 grammo, mentre, ad occhio e croce, il mozzicone peserà grossomodo la metà, considerato che è sì “mozzo” per tre quarti, ma il filtro pesa un po’ di più. Diciamo quindi che ogni mozzicone pesa circa mezzo grammo. Con un totale di 16 kg rimossi, significa che ciascuno dei 155 volontari ha raccolto in media 206 grammi di mozziconi a testa, grossomodo una decina di pacchetti di sigarette. La classica stecca, insomma. Risultato: una stecca di mozziconi in meno a inquinare l’ambiente, anzi, 155 stecche in meno.

Questi i numeri della prima tappa di #CAMBIAGESTO. Curiosi, sì, perché non ci si ferma così spesso a pensare a quanto un piccolo mozzicone abbandonato può realmente incidere sull’ambiente in termini di decoro urbano, inquinamento, modifica di ecosistemi e di reale pericolo per fauna terrestre e marina. Allarmanti, ancor di più, perché parliamo di “oggetti” minuscoli, capaci però di arrecare danni enormi all’ambiente, anche perché sono in grado di decomporsi totalmente solo dopo 15 anni. E tenete conto che, ogni anno, a livello globale, i mozziconi abbandonati raggiungono l’impressionante cifra di 800mila tonnellate.

Un posacenere chiamato Mondo: ecco perché bisogna cambiare

Cifre che fanno girare la testa e che ci fanno guardare indietro, ripensando a quanti anni sono passati dal primo mozzicone gettato e a quanto danno è stato arrecato fino ad oggi. E allora, la prossima volta che si fuma una sigaretta è bene pensare a come e dove si decide di spegnerla, pensare a dove si sceglie di gettarla e riflettere sul fatto che “Our world is not an hastray”, il nostro mondo non è un posacenere, ma è lo stesso mondo in cui dovranno crescere e vivere i nostri figli. 

La salute del mondo di domani dipende anche dai piccoli gesti di ciascuno di noi, dalle scelte e decisioni che prendiamo. Solo così potremo far pace con il mondo.

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