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21 Agosto, giornata mondiale dell’imprenditore e imprenditrice

Ogni anno il 21 Agosto è la giornata di chi ha fondato o vuole fondare un’attività o un’impresa. Una giornata che merita di essere celebrata

Si chiama World Entrepreneurs Day, si tiene ogni anno il 21 Agosto ed è la giornata dedicata a chi ha fondato un’attività. Ma lo scopo, come spesso accade per le giornate mondiali, è quello di sensibilizzare verso il fare impresa, l’innovazione e la leadership.

Perché è così che si costruisce il progresso della nostra società e si costruisce un mondo migliore.

Impresa al femminile

Un tema molto importante, ogni anno sostenuto da dati sempre più rassicuranti e in aumento, è quello che riguarda le imprenditrici. 340 mila le imprese femminili presenti in Italia, pari al 22% del totale, come emerge dal IV Rapporto sull’imprenditoria femminile, realizzato da Unioncamere. Negli ultimi 5 anni le imprese femminili sono cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili: +2,9% contro +0,3%. Positivo ma ancora lento il trend relativo alla dimensione media delle imprese al femminile, che sono più piccole, con 2,32 addetti contro i 4 del totale delle imprese.

C’è tanto ancora da fare, dal momento che oggi soltanto un’attività su cinque è guidata da donne. Ma mai come oggi, le donne hanno avviato o stanno avviando nuove attività imprenditoriali di successo, a conferma di un progressivo distaccamento da una credenza secolare e desueta, ossia del lavoro di impresa relegato solo agli esponenti di sesso maschile.

Questo purtroppo non frenerà la battaglia per la parità di genere, che registra ancora dei numeri molto deludenti per il sesso femminile (l’Istat ha affermato che su 101% di disoccupati in Italia a seguito del lockdown del 2020, il 99% è donna) ma che può, in occasione del 21 Agosto, porre ancora degli interrogativi alla questione sociale e lavorare con l’opinione pubblica e gli organi di governo in modo da cancellare il divario enorme tra i due sessi. A oggi, infatti, la maggioranza delle donne è impiegata nei settori che più di tutti stanno vivendo la crisi, come quello dei servizi e quello domestico, spesso con contratti che danno poca sicurezza e stabilità, come il part-time.

Aumento di start up in Italia

In Italia nel secondo trimestre del 2021 si è verificata una crescita di start up dell’8% rispetto al primo trimestre. Secondo il report Mise-Infocamere sul piano più alto è situata la produzione di software e consulenza informatica. Il settore energetico ha vissuto una forte accelerazione con un aumento annuo del 25,4%. Sul fronte invenzioni industriali siamo però fondo classifica. La Lombardia annovera ancora una volta il primato di “campionessa” di startup: nella regione si concentra il 26,7% delle nuove società. Mentre superano quota mille il Lazio, seguita dalla Campania e dal Veneto con. L’Emilia Romagna è la nuova regione a superare quota mille, con 1.071 startup.

Non resta quindi che fare un grosso in bocca al lupo a tutti gli imprenditori e aspiranti tali!

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