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Maker Faire Rome 2021: dall’area dell’ex Gazometro Ostiense parte l’innovazione

Un progetto di riqualificazione tutto proiettato agli obiettivi di Agenda 2030

Dare energia alla Capitale e all’industria romana: ecco per cosa era stato realizzato, nei primi anni del Novecento, il Gazometro in zona Roma Ostiense. Era qui, infatti, che in quegli anni si cominciò a estrarre gas dal carbone, dando il via a una vera e propria transizione energetica in Italia. 

E proprio transizione ed energia sono le parole d’ordine anche dell’attuale progetto di riqualificazione dell’area, definita oggi “dell’ex Gazometro”. Un lavoro ambizioso, quello portato avanti da Eni, che intende recuperare la tradizionale vocazione industriale della zona, non snaturandola, ma anzi rendendola attuale e utile. Riqualificare, dunque, dando al contempo risposta alle odierne esigenze e istanze che stanno indirizzando sempre più non solo l’azienda, ma l’intero Pianeta, verso concetti quali risorse rinnovabili, energie alternative, economia circolare, sostenibilità ambientale e carbon neutrality.

Maker Faire Rome 2021: dall’8 al 10 ottobre va in scena la transizione energetica

Un progetto che, non a caso, trova nella Maker Faire Rome 2021, evento dedicato proprio a tecnologie e innovazioni, la sua più evidente forma di espressione e manifestazione. La manifestazione, che si terrà dall’8 al 10 ottobre in forma ibrida live e digitale, ha in serbo un programma di iniziative, incontri e attività di formazione dedicati al tema, e vede proprio Eni come main partner storico e l’area dell’Ex Gazometro come luogo ideale per far ripercorrere a tutti i visitatori la storia di una transizione energetica in perenne evoluzione, avvenuta in questo sito straordinario. 

Future, History, Strategy e Modification: sono i nomi dei totem di Eni presenti all’evento. Racconteranno ai visitatori una storia che ha coinvolto il nostro passato industriale, ma che interessa soprattutto il nostro presente in divenire e che ci accompagnerà in un futuro sempre più sostenibile, ponendosi come obiettivi temporali due date precise: il 2030, anno che l’Agenda 2030 dell’ONU ha posto come limite per raggiungere gli obiettivi ambientali stilati nell’accordo di Parigi, e il 2050, anno che Eni ha posto come obiettivo per raggiungere la neutralità carbonica di tutti i suoi prodotti e processi.

Gazometro 6-2

Joule: Ex Gazometro centro della formazione imprenditoriale sostenibile 

Un viaggio nel tempo ideale, dunque, da svolgersi in quello che è diventato un vero e proprio “Perimetro dell’innovazione”. E se il passato ormai lo conosciamo, il presente è rappresentato dal fatto che l’Ex Gazometro, oggi, è diventato fucina dell’innovazione energetica e imprenditoriale, grazie a Eni che qui ha investito e dato spazio a laboratori, progetti, imprenditori, start-up e nuove idee, legati a doppio filo ai concetti cardine della transizione energetica in atto. 

Proprio qui, infatti, ha sede l’headquarter di Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, creata per promuovere la formazione imprenditoriale e l’accelerazione di quelle start-up che abbiano idee innovative negli ambiti della decarbonizzazione, dell’economia circolare e della transizione energetica. L’area è, quindi, oggi un hub di innovazione in grado di sperimentare e realizzare proposte tecnologiche applicate all’energia nuova non emissiva e di sviluppare anche nuovi modelli di business e di filiere imprenditoriali virtuose. 

Dare all’Italia una nuova energia: ecco per cosa è stato riqualificato l’Ex Gazometro. È qui che, grazie alla tecnologia, all’innovazione, alla digitalizzazione e alla fiducia nelle nuove leve dell’imprenditoria italiana, Eni sta puntando a costruire un futuro dove tutti possono avere un accesso all’energia equo, sostenibile e affidabile.

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