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Netflix e la rivoluzione del cinema

Come una piattaforma può influenzare un intero settore

È Il 1997, un’epoca d’oro per il cinema, BlockBuster è leader nel noleggio di DVDvideocassette e videogiochi.

Reed Hastings e Marc Randolph, grandi appassionati di cinema fondano Kibble, piccola società di noleggio DVD, due decadi dopo la loro creatura rivoluzionerà il mondo della distribuzione cinematografica sotto il nome ben più conosciuto di Netflix.

Qual è stato il percorso che ha portato questa piccola società a diventare un Gamechanger?

CONOSCERE IL MERCATO

Questa è senz’ombra di dubbio l’elemento che fa la differenza, la chiave verso il successo passa dall’innovazione e dal saper leggere il mondo in cui ci si muove.

Hastings e Randolph sono riusciti a farlo prima degli altri.

Se infatti l’origine dell’azienda è simile ai competitor, l’innovazione arriva nel 1999, quando la società lancia una nuova tipologia di abbonamento: per 15,95 dollari si possono affittare fino a quattro titoli senza una data di restituzione obbligatoria.

LA CUSTOMER EXPERIENCE

Nel 2006 viene introdotta per la prima volta un concetto di marketing che in pochi anni sarebbe diventato la prassi per qualsiasi azienda che si presenta sul mercato: la “customer experience”.

Grazie all’utilizzo di Cinematch, un algoritmo matematico, la compagnia divenne in grado di personalizzare i suggerimenti dei film da noleggiare in base ai gusti dello spettatore. L’antenato dell’odierno “potrebbe interessarti”.

Questo consentì agli abbonati di iniziare a creare delle vere e proprie liste di titoli per futuri noleggi, basati sui loro gusti.

Netflix mette al centro della lente di ingrandimento lo spettatore, le tv via cavo considerano un programma di successo se viene visto da molti spettatori, Netflix invece si concentra sulla varietà di scelta, ossia su quanti programmi uno spettatore guarda.

LA VERA RIVOLUZIONE

È il 2007 quando Netflix compie la vera rivoluzione lanciando “Watch Now” .

In sisntesi traduce il servizio di noleggio da fisico a digitale, ora gli spettatori, pagando l'abbonamento possono fruire di tutto il parco titoli direttamente da casa, in streaming.

Contrariamente a quanto si pensa il servizio ha impiegato un po’ di tempo ad essere competitivo.

Le problematiche non erano poche: le connessioni non erano ancora in grado di gestire il bit rate necessario per poter vedere un film in alta definizione, in più per limiti strutturali era disponibile solo per piattaforme Windows.

Nel 2008 una settimana dal rilascio sui sistemi Mac, Netflix interrompe la vendita dei DVD e stipula una partnership con Starz, rete tv nazionale che garantisce agli utenti della piattaforma l’accesso a più di 2.500 diversi programmi.

Il servizio è un successo, tra il 2007 e il 2011 Netflix registra un incremento di utenza del 283%, per un totale di 23 milioni di abbonati.

Alla fine del 2012 Starz è involontariamente complice della successiva rivoluzione.

Decide infatti di rescindere il contratto con Netflix, ma anziché rappresentare una perdita per l’azienda, si rivela essere una vittoria.

Netflix intraprende la strada dell’autoproduzione con la straordinaria serie “House of cards”.

Ma non è solo grazie all’immenso budget e al cast stellare della produzione che la serie diventa un successo,la vera chiave di volta infatti è stata quella di pubblicare nello stesso istante tutti gli episodi della prima stagione.

Netflix ha appena inventato il binge watching.

Nel 2015 la società di Hastings rilascia “Beast of no Nation”, il primo lungometraggio interamente prodotto da Netflix, sancendo lo sbarco nel mondo dei film.

Nel 2016 è presente in 130 paesi e inizia a produrre in ogni singola nazione in cui si sviluppa e grazie a questa pratica possiamo apprezzare lavori come la spagnola “Casa di carta” o l’italiana “Suburra”.

Nel 2017 per festeggiare i dieci anni dal lancio di Watch now gli abbonati di Netflix superano ufficialmente quelli di tutte le tv via cavo americane messe insieme.

GAME CHANGER

Osservando la storia di Netflix, possiamo vedere come un’intuizione abbia influenzato un mondo.

Lo streaming ha mandato in pensione videocassette e DVD, ha condannato un colosso come BlockBuster alla chiusura e ha ispirato altri servizi, come Spotify ad esempio.

In ultima analisi ha anche rappresentato un grande vantaggio per gli spettatori, non solo per la comodità di utilizzo, ma perché ha acceso la competizione tra i vari produttori.

Perché se è vero che vedere il proprio lavoro distribuito su Netflix non è complesso, è altrettanto vero che bisogna garantire uno standard altissimo, e tutta questa competizione artistica non fa altro che consegnare a noi spettatori serie e film di qualità sempre più alta.

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