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Perché è cambiato il modo di vedere i risparmi e perché il denaro sarà sempre più "fluido"

Una delle più grandi rivoluzioni disruptive di questi anni è legata ai pagamenti digitali. Cosa significa vivere più smart secondo Alberto Dalmasso in questa intervista targata GameChangers

Che cos'è il denaro oggi. Ne sono passati di Euro - e Lire - sotto il materasso dei nostri nonni da quando l'era digitale ha modificato le nostre abitudini di vita. L'epoca pandemica ha fatto il resto, accelerando dei meccanismi inequivocabili dai quali non si tornerà più indietro. Parliamo di pagamenti digitali, che hanno visto negli ultimi anni una crescita che oggi è del tutto inarrestabile. A cambiare è anche il modo di vedere i risparmi degli italiani, talmente distanti dal boom economico da non poter più parlare di "formiche" o "cicale" ma solo di esseri umani che vedono il tempo come un investimento da vivere al meglio.

La (ri)nascita dei pagamenti digitali

«Servizi e strumenti estremamente fluidi». Così Alberto Dalmasso, amministratore delegato e fondatore di Satispay, ci spiega come vede il mondo dei pagamenti elettronici. La “lampadina" si è accesa nel 2013: «Ci si chiedeva - continua Dalmasso - come rendere più semplici i trasferimenti di denaro e di andare oltre all'utilizzo della carte di credito e debito». Un sistema Satispay, che nella sua innovazione distruptive, ha cambiato il modo di fare i piccoli pagamenti di tutti i giorni.

Non solo un'app. Noi di GameChangers abbiamo intervistato Alberto Dalmasso e gli abbiamo chiesto come vede in futuro una vita più smart.

I numeri di una rivoluzione disruptive

2,3 milioni di utenti, dei quali 150mila iscritti nel solo mese di Dicembre 2021. Oltre 175 mila esercenti affiliati per più di 100 milioni di pagamenti gestiti su base annuale. 30% di quota di mercato nel segmento dei pagamenti da Mobile e Wearable. Numeri davvero rilevanti che che non sono passati inosservati nemmeno al colosso LinkedIn che ha deciso di inserire l'azienda italiana nella classifica 2020 delle 10 top start-up per cui lavorare nel Belpaese.

La crisi pandemica, come detto, è stata come per molti un acceleratore che ha portato anche per Satispay un raddoppio effettivo dell’utilizzo della piattaforma: prima del 2020 Satispay veniva impiegata sei volte al mese, oggi invece si raggiungono i dodici utilizzi-mese di media: un cambiamento di passo dal quale non si tornerà proprio più indietro.

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