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Che cosa sono le personalità da gioco: uno studio

Secondo lo studioso Nick Yee esistono caratteristiche psicologiche specifiche per ogni giocatore assiduo di giochi da tavolo

Si sono appena concluse le festività natalizie e con esse anche una serie di tradizioni. Tra queste il tempo dedicato ai giochi in scatola. Chiaro, non è necessario che sia Natale per giocare a Risiko, Monopoli o Taboo. Ma è pur sempre vero che è in questo periodo che seduti al tavolo da gioco possono  scatenarsi diverse personalità: da chi sente la competizione ai nevrotici dell’ultima ora. Dicesi “personalità da gioco”, al centro di numerosi studi avvenuti negli ultimi anni.

La divisione dei giocatori secondo Yee

Nick Yee, studioso statunitense di scienze sociali, ha diviso i partecipanti di giochi da tavolo a seconda delle loro caratteristiche psicologiche. Lo studio di Yee si è principalmente focalizzato sugli appassionati di giochi da tavolo, i cosiddetti hard gamers, mentre i giocatori occasionali usano soprattutto i giochi accessibili ossia quelli che non hanno regole complicate e che spesso sono adatti a ogni età. Questi ultimi a dire il vero sono stati affrontati da Corey Butler, psicologo sociale all'Università Southwest Minnesota, nonché scacchista e hard gamer, che ha messo in relazione i cinque tratti della personalità nominati dalla psicologia Big Five.

La versione di Corey Butler

Secondo lo studioso, i tratti della personalità più correlati alle scelte di gioco sono l'estroversione e la piacevolezza. Le persone più competitive amano poco i giochi cooperativi, dal momento che non consentono loro di esprimere il proprio narcisismo e orgoglio. Al contrario i giochi cooperativi sono ben apprezzati dai giocatori “piacevoli”, ossia coloro che affrontano il gioco “solo per partecipare”, che, come disse il barone Pierre de Coubertin, è l’unica cosa che conta.

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Butler ha suddiviso i giochi da tavolo più comuni per personalità. Così, il gioco degli scacchi è dedicato a persone con bassa estroversione e bassa piacevolezza. Trivial Pursuit invece è dedicato alle persone introverse. Se ami la Tombola è molto facile che tu sia estroverso e socievole. Alta estroversione ma bassa piacevolezza per chi gioca a Monopoly e Risiko. Una menzione particolare per chi affronta i giochi di ruolo come come Dungeons & Dragons: sono giocatori, questi, che hanno grande apertura all'esperienza e alla voglia di sperimentare.

Differenza tra uomini e donne

Interessante, ma da prendere con le pinze, è infine un’indagine di Nick Yee, secondo la quale gli uomini e le donne affronterebbero il gioco in maniera diversa: un uomo cerca necessariamente la vittoria oppure l’evasione, la trasgressione. Per le donne è molto più importante la semplicità delle regole e il divertimento sociale, e la voglia di vincere arriva solamente in seconda battuta. La differenza più importante tra uomini e donne sta quindi nella tendenza al conflitto: gli uomini hanno 3,5 volte più probabilità di avere il conflitto come motivazione primaria quando affrontano un gioco da tavolo.

Se così fosse, una domanda è d’obbligo: le attività diplomatiche, lontane dalla logica della strategia e della sottomissione altrui, possono essere un fatto puramente femminile?

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