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Women’s Equality Day: una celebrazione importante per le donne americane, ma non solo

Celebrazione dell’ottenimento del diritto di voto per le donne, il Women’s Equality Day, negli anni, è diventato qualcosa di ancora più importante. Rappresenta, infatti, il simbolo del lungo percorso verso una piena parità tra i sessi

Il diritto di voto, senza discriminazione alcuna, è una conquista che, oggi, forse si dà per scontata, mentre si tratta di un evento piuttosto recente.
Basti pensare che il diritto di voto alle donne, negli Stati Uniti (Paese simbolo dell’emancipazione), è stato garantito nel 1920, con la ratifica del diciannovesimo emendamento, adottato il 26 agosto.
Esso recita:
Il diritto di voto dei cittadini degli Stati Uniti non può essere negato o ridotto dagli Stati Uniti o da alcuno Stato a causa del sesso.
Il Congresso avrà il potere di far rispettare questo articolo con la legislazione appropriata.”

Ed è proprio il 26 agosto che, annualmente, viene celebrato il Women's Equality Day, per ricordare questo importante evento.
La sua istituzione è stata voluta dalla rappresentante del Congresso Bella Abzug, nel 1971.
L’effettiva ratifica, però, avvenne il 16 agosto 1973, quando il Congresso approvò la risoluzione HJ. 52, che stabiliva che il 26 agosto sarebbe stato designato come Giornata dell'uguaglianza delle donne e che "il presidente è autorizzato e richiesto di emettere un proclama in commemorazione di quel giorno [...]”.

Un passo importante per i diritti delle donne

Il Women's Equality Day venne istituito per commemorare il giorno in cui, nel 1920, il Segretario di Stato Bainbridge Colby firmò il proclama che concedeva alle donne americane il diritto costituzionale di voto.
Un traguardo che rappresentava il frutto di un lungo periodo di impegno da parte dei movimenti per i diritti civili delle donne.
La prima petizione per il suffragio universale fu inviata al Congresso nel 1866 dall’ente Seneca Falls, che operava attivamente per la rivendicazione dei diritti femminili.
Il Senato approvò il diciannovesimo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti il 4 giugno 1919. Nella stessa data, tale emendamento fu inviato a tutti gli Stati membri.
Il Tennessee fu l’ultimo ad approvare la proposta di ratifica nella propria legislatura: era il 18 agosto 1920.
Dopo aver respinto un tentativo di invertire il voto, il Tennessee notificò al governo federale l’approvazione il 26 agosto 1920.
Il diciannovesimo emendamento fu così, finalmente, certificato come ratificato.

Tale data è stata, e continua ad essere, molto sentita negli Stati Uniti, poiché è in grado di polarizzare l'attenzione sui continui sforzi delle donne verso la piena uguaglianza.
Non a caso, fu proprio il 26 agosto 1970, in occasione del 50° anniversario del passaggio del suffragio femminile, che ebbe luogo un altro importante evento nel percorso verso la parità tra i sessi.

Un lungo percorso verso la parità

Il 26 agosto 1970, data in cui ricorreva il 50° anniversario della ratifica del diciannovesimo emendamento, la National Organization for Women (NOW) invitò le donne a fermare la propria attività lavorativa e manifestare, per la parità dei diritti; si trattava di in uno "sciopero per l'uguaglianza", esteso a livello nazionale.
Vennero organizzati manifestazioni e raduni in oltre 90 grandi città, cui parteciparono più di 100.000 donne.
Alcune manifestanti si raccolsero presso la Statua della Libertà, appendendo due enormi striscioni alla sua corona.
Altre ancora, per attirare l’attenzione sull’evento, bloccarono le attività dell’American Stock Exchange.
A New York, 50.000 donne marciarono lungo la Fifth Avenue a sostegno del movimento femminista e della parità dei diritti.
Tale sentita, e corposa, partecipazione rese l’iniziativa la più grande protesta per l'uguaglianza di genere, nella storia degli Stati Uniti.
Quanto richiesto dalle donne era semplice, ma per nulla scontato: pari opportunità sia nell'istruzione che nell'occupazione, con remunerazione paritaria e adeguata, nonché ampliamento dei servizi dedicati alla prima infanzia e accessibilità agli stessi.

Anche se, con lo sciopero, non si apprezzarono cambiamenti immediati, tale manifestazione fu, comunque, un grande successo.
Sicuramente, perché dimostrò la rilevante partecipazione delle donne, mettendo in evidenza l’ampio sostegno, in generale, ricevuto dal movimento femminista.
Inoltre, si trattò di un incredibile evento mediatico, tanto da ottenere il primo articolo riguardante il movimento femminista, da parte del New York Times.

Sciopero femminista e Women's Equality Day

Fu il membro del Congresso Bella Abzug, di New York, ad introdurre un disegno di legge affinché venisse istituito, il 26 agosto, il Women's Equality Day.
Una giornata dedicata non solo alla commemorazione dell’acquisizione, da parte delle donne, del diritto di voto, ma anche al continuo impegno dimostrato nel raggiungimento di una piena uguaglianza, in tutti i settori.
Il disegno di legge prevedeva una proclamazione presidenziale annuale per il Women's Equality Day; a partire da Richard Nixon, ogni Presidente degli Stati Uniti ha preparato un proclama.

Il Women's Equality Day, ancora oggi, mantiene il suo forte significato: il simbolo del lungo percorso verso una reale parità di diritti tra uomini e donne.
È la celebrazione di un’opera che continua ancora oggi e richiede impegno e costanza, perché tanto si è fatto ma c’è, ancora, molto da fare.
Durante questa giornata, luoghi di lavoro, biblioteche, organizzazioni e strutture pubbliche partecipano ai programmi, alle esposizioni, alle proiezioni video o ad altre attività dedicate al Women's Equality Day.
In molti casi, la celebrazione diventa l’occasione di mettere in luce, o riportare all’attenzione della maggioranza, temi (legati alle donne) particolarmente importanti e attuali. 

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