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Venerdì, 29 Marzo 2024
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I mille volti dell’8xmille: dalla solidarietà alla valorizzazione del patrimonio artistico nazionale

La destinazione a favore della Chiesa cattolica non è mai solo una firma, ma un messaggio di speranza e conforto per molti

Esistono tanti modi per fare la differenza nel mondo, ma il migliore, forse, rimane quello di iniziare dal basso, dai piccoli gesti che ciascuno di noi può compiere gratuitamente e senza sforzo.

La firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica ne è l’esempio perfetto. Grazie a una semplice scelta espressa in sede di dichiarazione dei redditi, infatti, si è consapevoli che quel piccolo gesto, insieme a quello di tanti altri, potrà generare grandi cambiamenti per molti.

Sul sito che la Chiesa cattolica ha dedicato al tema, si possono trovare testimonianze di chi ha fatto questa scelta, filmati di approfondimento di tutte le iniziative attivate grazie alle tante firme in dichiarazione dei redditi, una Mappa 8xmille che geolocalizza e documenta con trasparenza oltre 20.000 progetti solidali già realizzati in tutto il mondo e un rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano.

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Una semplice firma basta per aiutare il prossimo in migliaia di modi diversi

E, proprio da questi materiali, ci si può rendere conto delle diverse destinazioni dell’8xmille, che comprendono non solo, come previsto dalla legge 222 del 1985, il sostegno al culto e alla pastorale e un contributo per il sostentamento dei sacerdoti, ma anche migliaia di progetti di solidarietà e iniziative legate alla valorizzazione o alla trasformazione di edifici e luoghi del patrimonio culturale, artistico e religioso del nostro Paese.

In relazione a quest’ultima finalità, ci sono due progetti, in particolare, tra gli oltre 8.000 che si concretizzano ogni anno grazie all’8xmille, che hanno attirato il nostro interesse: il restauro di una chiesa dichiarata inagibile a Grottazzolina (FM) e la trasformazione di un museo in disuso in un condominio solidale a Reggio Emilia.

Una comunità ha “ritrovato” la sua chiesa grazie anche all’8xmille

La Chiesa del SS. Sacramento e Rosario a Grottazzolina, eretta nella seconda metà del ‘700 e consacrata nel lontano 1803, dopo più di duecento anni è stata dichiarata inagibile a causa di lesioni profonde nella sua struttura.

Una spiacevole situazione per tutta la comunità, durata però fortunatamente solo 4 anni, perché, come spiega la dott.ssa Alma Monelli, incaricata dell’arcidiocesi di Fermo per i beni culturali, “nel 2020, grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica, abbiamo potuto avviare i lavori di restauro, che in meno di un anno ci hanno permesso di riappropriarci della nostra splendida chiesa, espressione della memoria storica del nostro paese”.

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E se con le risorse provenienti dall’8xmille si è riusciti a coprire il 70% dei costi di consolidamento e restauro, è stato poi lo sforzo collettivo e la generosità di tutta la comunità di Grottazzolina a fare il resto. 

Nonostante, infatti, la cittadinanza sia composta da poco più di 3.000 abitanti, essa ha però liberamente contribuito, aiutata anche dalle piccole e medie attività artigianali e industriali del territorio, al reperimento di ulteriori fondi, permettendo il recupero totale della struttura, che potrà ora venire tramandata, insieme all’arte e alla fede che rappresenta, alle future generazioni.

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Il restauro di questo piccolo gioiello architettonico, realizzato in “mattone fermano a faccia vista”, ha permesso a 60 bambini che frequentano il catechismo di tornare a vivere la chiesa e le sue bellezze artistiche e agli oltre 3.000 abitanti di Grottazzolina di ritrovare un luogo di fede e incontro che ha segnato la storia e le vicende della comunità nei secoli.

Un progetto di co-housing sociale per persone in difficoltà abitativa

Ci spostiamo nel centro di Reggio Emilia, invece, per scoprire come un vecchio museo sia stato trasformato dalla Comunità dei Frati Cappuccini, proprio grazie ai fondi provenienti dall’8xmille alla Chiesa cattolica, nella Locanda San Francesco, un luogo di ristoro per chi vive ai margini e nelle periferie esistenziali della storia.

È Isacco Rinaldi, direttore della Caritas reggiana che gestisce la Locanda, a spiegare di cosa si tratta:

“Da cinque anni ospitiamo tante famiglie rovinate dal gioco d’azzardo legalizzato, nuclei sfrattati per un mancato pagamento dell’affitto o del mutuo a causa della perdita di lavoro, donne desiderose di lasciarsi alle spalle un passato segnato dalla prostituzione. Sono in crescita le persone che si rivolgono ai nostri centri d’ascolto, che non sanno più riporre speranza nella propria vita e nel futuro.”

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Ecco, allora, che questo vero e proprio condominio solidale è in grado di aiutare tante persone a rialzarsi e a sentirsi a casa. Le vecchie sale espositive del museo, infatti, sono state trasformate in stanze con bagno per singoli o in dieci confortevoli alloggi destinati a intere famiglie capaci di ospitare fino a 30 posti letto. 

La Locanda diventa però anche un luogo di ascolto e aiuto reciproco con spazi conviviali e di preghiera da condividere tra gli ospiti per creare relazioni, confrontarsi e trascorrere insieme il tempo libero.

Dall’apertura della Locanda San Francesco, nel 2017, 2 operatori e 10 volontari hanno accolto ben 58 persone, di cui 25 minori, per periodi che variano da 3 mesi fino a un anno. Numeri che fanno capire quante vite sono state toccate e hanno interagito negli anni grazie alla Locanda, la quale ha un grande merito: entrando in essa, non c’è distinzione tra chi accoglie e chi è accolto.

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8xmille alla Chiesa cattolica: il tuo piccolo gesto che fa la differenza

E allora, firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica diventa certamente una bella occasione per dare nuova vita a spazi dimenticati o abbandonati, ma significa anche restituire a una comunità un luogo d’incontro importante o valorizzare spazi di cultura in chiave solidale, trasformandoli in luoghi d’accoglienza e d’ascolto per chi ha più bisogno.

E soprattutto, significa lanciare un messaggio di speranza e conforto per molti, in Italia e nel mondo, forti della consapevolezza che basta un piccolo gesto fatto da molti per fare la differenza.

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