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Giovedì, 25 Aprile 2024
T3 Basilicata

L'aereospazio a portata di tutti: è disponibile gratuitamente il nuovo numero della rivista di T3

Nell’immaginario comune parlare di aerospazio significa raccontare di mondi lontani. E invece, quello dell'aerospace è un settore che interagisce con il quotdiano

Dopo aver approfondito i settori Industria Culturale e Creativa, Automotive, Energia e Bioeconomia, T3 Innovation ha reso disponibile il quinto numero della rivista gratuita “Knowledge Transfer Review" dedicata al settore Aerospazio (disponibile QUI), completando così l’azione di divulgazione dedicata alle 5 aree di specializzazione individuate nella Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Basilicata.

Nell’immaginario comune parlare di aerospazio significa raccontare di mondi lontani. L’interazione con il quotidiano sembra limitarsi alle spettacolari immagini delle passeggiate spaziali, al settore dei trasporti aerei e poco altro. E invece, quello dell'aerospace è un settore che parte dalla realizzazione di infrastrutture spaziali abilitanti (componente upstream) per arrivare alla generazione di prodotti e servizi innovativi per il cittadino (componente downstream), come per esempio la navigazione satellitare presente, ormai, su tutti gli smartphone. Caratterizzato da corposi investimenti in R&D e lunghi tempi di ritorno, il settore rappresenta una preziosissima risorsa da sfruttare per creare servizi ad alto valore aggiunto. Secondo l’Oxford Economic, per ogni euro investito nel comparto si determina una crescita di ricavi e addetti pari a due volte e mezzo; secondo Morgan Stanley, la nota banca d’affari newyorkese, il valore del settore è destinato a triplicarsi entro venti anni.

L’Italia, affermata protagonista di settore già dagli inizi degli anni ‘60, è uno dei pochi paesi che ha capacità di sviluppare satelliti, di metterli in orbita e gestire i servizi ad esso connessi; è il quarto produttore europeo e il settimo nel ranking mondiale; è tra i Paesi fondatori dell’ESA, European Space Agency. Con oltre 50.000 addetti, il nostro Paese ha un volume d’affari di settore pari a 16 miliardi di euro l’anno, distribuito in aziende ad elevato contenuti tecnologico di piccole e medie dimensioni. All’interno del contesto nazionale ed europeo, una posizione privilegiata è quella della Basilicata grazie alla presenza sul suo territorio del Centro di Geodesia Spaziale (CGS) dell’Agenzia Spaziale Italiana, un'importante struttura di ricerca e trasferimento tecnologico del Mezzogiorno con numerosi e significativi collegamenti internazionali intorno alla quale, nel corso degli anni, sono nati consorzi e numerose iniziative industriali e scientifiche.

Certamente significativa è anche la presenza di numerosi gruppi di ricerca afferenti all’Università degli Studi della Basilicata impegnati sul tema del telerilevamento satellitare e della spettroscopia applicata, per citarne solo alcuni, il CNR-IMAA (Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale), l’ENEA, il distretto tecnologico TeRN (Tecnologie per le Osservazioni della Terra ed i Rischi Naturali), la Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS). Un panorama particolarmente attivo, quello lucano, che ha determinato l’inserimento dell’Aerospace tra le 5 priorità dalla Smart Specialization Strategy della Regione.

All’interno di questa pubblicazione sono state presentate le principali sfide tecnologiche di settore come, per esempio, la descrizione dei sensori Radar ad Apertura Sintetica (SAR) per l’acquisizione di informazioni utili alla salvaguardia del territorio e alla sicurezza delle aree esposte ai rischi naturali; la tecnologia Radar per la sorveglianza marittima; la spettrometria di Fourier nell’ambito delle Osservazioni della Terra (OT) da satellite per migliorare le previsioni meteorologiche, l'analisi del clima, il ciclo dei gas serra e della qualità dell’aria; la fotonica come tecnologia abilitante dei sistemi di Osservazione della Terra, i radar a bassa frequenza utilizzati per lo studio dei pianeti e satelliti del sistema solare. Si è poi delineato il quadro dello scenario scientifico territoriale, attraverso la presentazione di articoli redatti da gruppi di ricerca afferenti all'Università degli Studi della Basilicata e al CNR.

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