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Venerdì, 19 Aprile 2024
T3 Basilicata

Come funzionano le piattaforme di crowdfunding e come scegliere quella giusta

Il panorama italiano delle startup è in pieno fermento. Basti pensare che, come indicato nel report trimestrale redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con UnionCamere e InfoCamere, a giugno 2019 il totale delle startup innovative italiane ha oltrepassato quota diecimila. A questa crescita repentina, si associano ovviamente i finanziamenti dedicati al settore, cresciuti di circa il 70% rispetto all’anno precedente. Vi sono vari tipi di fonti di finanziamento, alcuni customizzati alla fase Pre-seed, cioè quella embrionale in cui non esiste ancora un prodotto ma un’idea e si inizia a valutare se la stessa possa avere successo; altri più adatti alle fasi successive di crescita e sviluppo, ossia le fasi Seed, Early growth e Growth. Soffermiamoci adesso su uno strumento finanziario sempre più utilizzato negli ultimi anni anche in Italia (il nostro Paese è stato il primo al mondo a dotarsi di una normativa che regolamentasse tale strumento), per realizzare progetti di vario tipo, imprenditoriali e sociali, profit e no profit, ovvero il Crowdfunding.

Si tratta in sintesi di una raccolta fondi online: il termine inglese infatti significa letteralmente folla (crowd) e finanziamento (funding), che nasce per indicare la ricerca e la concessione di fondi da una massa di investitori. Il canale con cui il denaro confluisce nell’idea imprenditoriale è internet. Il vantaggio essenziale del crowdfunding risiede nel fatto che ci si affida a un gran numero di privati interessati, la sopra citata “crowd”, invece che a grandi investitori e, mediante una campagna dedicata, si invita a donare una cifra a scelta. La crescente diffusione di questa forma di finanziamento ha dato il via alla nascita di una grande offerta di piattaforme che consentono di presentare e gestire le proprie campagne, oltre che naturalmente raccogliere fondi. Tuttavia, la pubblicazione del progetto all’interno della piattaforma di crowdfunding ha alle spalle un’attenta selezione secondo criteri che valutano la conformità del progetto alle norme previste e che comprendono una serie di standard etici e non etici che variano da una piattaforma a un'altra.

Nella maggior parte dei casi il costo della pubblicazione del progetto sul sito si delinea sotto forma di “commissione” che si aggira intorno al 4% o al 10% della somma ottenuta dal finanziamento del progetto. Ma come scegliere la piattaforma adatta alla propria idea imprenditoriale? Per scegliere un sito di crowdfunding appropriato bisogna tenere conto di diversi fattori: se ci si presenta come privati o si è già diventati start-up, il settore di appartenenza, il target a cui ci si vuole rivolgere, il modello di raccolta fondi, le dimensioni del progetto. È buona prassi, inoltre, scegliere in maniera preventiva la tipologia di piattaforma a cui si è interessati, evitando così di pubblicare il progetto in siti non inerenti il proprio settore. La procedura iniziale è molto semplice in quanto le piattaforme sono ben differenziate in particolari tipi, principalmente i seguenti quattro: equity crowdfunding;
reward crowdfunding; donation crowdfunding; lending crowdfunding
.

Nel primo caso, l’equity crowdfunding, i donatori diventano in tutto e per tutto azionisti dell'impresa; nel reward crowdfunding, invece, i finanziatori offrono le proprie donazioni, ma in cambio di premi che sono a loro volta stabiliti dai promotori del progetto, per esempio gadget o ricompense immateriali. Nel donation crowdfunding i finanziatori donano una somma di denaro senza però pretendere nulla in cambio e questo è il caso delle piattaforme dedicate alle organizzazioni no profit. Infine, c’è il lending crowdfunding, il cui finanziamento viene concepito come un prestito sottoposto a interessi che vengono maturati nel tempo. In questi casi il denaro versato dai donatori non è di proprietà del progettista, ma deve essere restituito ai legittimi proprietari. Dopo aver deciso la tipologia di piattaforma più consona al progetto è necessario capire il modello alla base della stessa. Solitamente esistono diversi meccanismi che differenziano i siti, ovvero: all or nothing; keep it all. Nel primo caso i soldi del finanziamento vengono elargiti esclusivamente se si raggiunge l'obiettivo; nel secondo caso, invece, non importa se l'obiettivo sia stato raggiunto, il progettista può accontentarsi del finanziamento guadagnato e ritirare l'idea.

T3 Innovation può supportarti nell’individuazione degli strumenti finanziari più consoni alla crescita della tua startup, contattaci QUI e insieme analizzeremo la tua idea e cercheremo la piattaforma che fa per te.

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