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Giovedì, 25 Aprile 2024
T3 Basilicata

Internet of Things: cos'è e perchè l“identità elettronica” è così vantaggiosa

La connessione di macchine, processi e prodotti rappresenta uno dei pilastri dell’Industry 4.0 e trova sempre più applicazione nelle realtà produttive

L’Innovazione tecnologica ha permesso di estendere internet a oggetti e luoghi reali, permettendogli di interagire con il mondo circostante e, attraverso la rete, di trasferire dati e informazioni. Internet of Things (IoT) è un termine nato dall’esigenza di dare un nome agli oggetti reali connessi a internet, utilizzato per la prima volta presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology), in relazione allo standard impiegato per i tag RFID (Identificazione a radio frequenza), in grado di fornire una “identità elettronica” a tutto ciò che vogliamo.

La connessione di macchine, processi e prodotti rappresenta uno dei pilastri dell’Industry 4.0 e trova sempre più applicazione nelle realtà produttive. Aumentano i dispositivi connessi nel mondo attraverso questa nuova tecnologia e nuovi ambiti lavorativi ne vengono influenzati. Si stima addirittura che si arriverà a oltre 25 miliardi di apparati IoT entro il 2020.

La fase precedente all’IoT è rappresentata dalla presenza di sensoristica semplice, con la quale i dispositivi collezionano dati per restituire informazioni di diversa natura in funzione degli specifici ambiti applicativi, ma senza la connessione in rete. Il passaggio dalla sensoristica all’Internet of Things si caratterizza proprio per la connessione in rete. Gli esempi di parametri misurabili e monitorabili attraverso l’impiego degli “oggetti connessi” sono molteplici, tra questi abbiamo temperatura, pressione, movimento, luminosità, umidità, tempo, immagini, prossimità, tensione elettrica, radiofrequenze, orientamento nello spazio, parametri biometrici, e molto altro ancora.

Elementi importanti per un buon funzionamento dell’IoT sono la possibilità di raccogliere una grossa mole di dati (spesso il concetto di IoT è associato a quello di Big Data) e la capacità di processare tali dati in realtime, ad esempio dai macchinari e impianti produttivi di un’azienda, permettendo di migliorare la produttività, ad esempio evitando rotture e guasti che potrebbero anche precludere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Gli ambiti di applicazione dell’Internet of Things sono rappresentati da tutti quei contesti nei quali ci sono oggetti che possono generare nuove informazioni.

Un primo esempio è rappresentato dalle Smart Home o dagli Smart Buildings: all’interno delle “case intelligenti” l’IoT è rinvenibile in molteplici esempi, quali la possibilità di regolare a distanza la temperatura dei diversi ambienti; la presenza di sensori di rilevamento che si accorgono delle persone in casa e attivano i riscaldamenti; la sensoristica che controlla i parametri ambientali ed interagisce con l’impianto di climatizzazione; e i frigoriferi che segnalano prodotti in scadenza o altri elettrodomestici intelligenti (lavatrici, forni, piani cottura, cappe).

L’IoT diviene strumento fondamentale per realizzare le Smart Cities, permettendo di far comunicare le infrastrutture con gli abitanti della città. Tra gli esempi abbiamo i semafori intelligenti, che si autoregolano in base al flusso veicolare; i sistemi innovativi per la gestione e smaltimento dei rifiuti, con sensori che monitorano il livello di riempimento dei cassonetti ed avvertono quando è necessario effettuare la raccolta; corpi illuminanti utilizzabili per il monitoraggio della qualità dell’aria o l’ottimizzazione dei parcheggi. Questi ed altri accorgimenti tecnologici, associati al fenomeno sempre crescente delle connected car, permettono di realizzare il connubio Smart City – Smart Mobility.

Il Precision farming è uno dei settori con la più elevata opportunità di sviluppo di soluzioni digitalizzate: infatti nella smart agriculture l’impiego di sensoristica ambientale e territoriale, abbinato al crescente sviluppo di applicazioni per il meteo, oltre che all’impiego delle tecnologie per l’osservazione della terra, può garantire l’ottimizzazione dei processi di coltivazione, evitando sia lo spreco di risorse naturali ed energetiche, sia l’eccessivo uso di fertilizzanti ed altri prodotti chimici.

Infine, come anticipato all’inizio dell’articolo, l’Internet of Things costituisce una delle caratteristiche distintive delle “Imprese 4.0”. Applicazioni IoT per l’industria – spesso indicate come IIoT o Industrial Internet of Things – possono essere utilizzate per migliorare il processo produttivo oppure il prodotto sulla base delle esigenze dei clienti.

L’installazione di sensoristica intelligente e la connessione di macchinari e impianti produttivi permette di avere notevoli vantaggi derivanti dalla raccolta e dal processamento in tempo reale dei dati, quali: la possibilità di prendere decisioni strategiche in maniera più semplice e veloce, usufruendo di informazioni ed indicatori di prestazione (KPI) costantemente aggiornati; la riduzione dei tempi necessari per la realizzazione di un prodotto e analisi costante dei processi; il miglioramento della qualità dei prodotti, grazie alla possibilità di trattare in modo costante le richieste dei clienti; e la riduzione delle inefficienze e delle anomalie (manutenzione predittiva), data dalla possibilità di acquisire dati sull’utilizzo delle macchine di produzione.

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