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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Quanto sono tecnologiche le imprese italiane? Dati, prospettive e opportunità

Per il sondaggio condotto dall’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano oltre il 50% delle aziende intervistate sta già adottando soluzioni tecnologiche

Nei precedenti articoli abbiamo passato in rassegna le principali innovazioni tecnologiche dell’Industry 4.0 (dall'Intelligenza Artificiale ai Big Data, dalla Robotica alla Stampa 3D), ma le nostre imprese italiane hanno realmente implementato tali tecnologie nei loro sistemi produttivi? Quali sono le prospettive future e le ultime opportunità messe in campo dal governo nazionale?

Numerose sono le realtà che hanno condotto indagini qualificate volte a misurare la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie di Industria 4.0 all’interno del mondo imprenditoriale. Tra queste l’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano che ha condotto un sondaggio su un campione di oltre 200 aziende, prevalentemente di grandi dimensioni. Oltre il 50% delle aziende intervistate sta già adottando soluzioni tecnologiche compatibili con il Piano nazionale Impresa 4.0, concentrandosi maggiormente su Internet of Things e Analytics. Solo una ridottissima percentuale, inferiore al 3%, non ne conosce ancora i contenuti. Il resto del campione sottoposto a indagine afferma di essere in una fase “esplorativa” che consiste nella partecipazione ad eventi o semplicemente al reperimento di informazioni a riguardo. 
 
Anche la Camera di Commercio di Torino, assieme al Politecnico, ha condotto una ricerca su circa 400 PMI, i cui risultati hanno evidenziato una percentuale particolarmente significativa di imprese, superiore al 40%, che hanno portato avanti iniziative di R&D o progetti di innovazione in ambito “Industria 4.0”. In particolare le tecnologie digitali maggiormente implementate comprendono Big Data e Analytics, Internet of Things, Cyber Security. Si riscontra un particolare impegno nell’integrazione dei sistemi informativi lungo la filiera produttiva, con l’obiettivo primario di conseguire il miglioramento della programmazione e del controllo dei processi.

Dall’analisi emerge, inoltre, un diffuso interesse verso azioni di supporto in grado di consolidare l’ecosistema locale dell’innovazione, quali ad esempio il supporto finanziario per lo sviluppo di prototipi e linee produttive pre-commerciali, le partnership con imprese in possesso di competenze e tecnologie complementari in ottica di open innovation, la formazione di ruoli specialistici. In entrambi i casi, dunque, i risultati attestano un notevole fermento sia a livello di implementazione di nuove tecnologie in azienda che relativamente alla nascita di nuove realtà e figure professionali in grado di accompagnare le imprese nei processi di “transizione digitale”. Tra queste la figura dell’Innovation Manager, introdotta dal governo italiano nel 2019 e ritenuta decisiva per la creazione di un percorso di innovazione nelle aziende del futuro. 

Le PMI e le Reti di impresa possono usufruire del “Voucher per l’Innovation Manager”, un’azione del Ministro dello Sviluppo Economico che ha come obiettivo il sostegno dei processi di trasformazione tecnologica e digitale. Le aziende potranno richiedere la misura a partire dal 3 dicembre 2019, compilando le domande dal 7 novembre fino al 26 novembre 2019. Nel frattempo i professionisti e le società di consulenza che possiedono determinate competenze e requisiti possono iscriversi nell’apposito elenco del MISE fino al 25 ottobre. L’agevolazione tramite voucher prevede un contributo concedibile, differenziato secondo tipologia di beneficiario, che va da un minimo del 30% dei costi sostenuti con un massimale di 25 mila Euro per le medie Imprese, fino al 50% dei costi sostenuti per le micro-piccole imprese e per le reti, con un massimale rispettivamente di 40 e 80 mila Euro.

La consulenza erogata dagli Innovation Manager deve essere finalizzata a supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, tra cui Big data e analisi dei dati, Cloud computing, Cyber security, Prototipazione rapida, Realtà virtuale e Realtà aumentata, Robotica avanzata e collaborativa, Manifattura additiva e stampa tridimensionale, Internet of Things, integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, programmi di Digital Marketing e programmi di Open Innovation.

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