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Venerdì, 19 Aprile 2024
T3 Basilicata

T3 Innovation: la parola agli attori dell’ecosistema lucano dell’innovazione

Le relazioni sul territorio come chiave di volta per l’open innovation: a tal riguardo si sono espressi i rappresentanti istituzionali di alcune significative organizzazioni di impresa

Le trasformazioni tecnologiche non avvengono nel chiuso di un laboratorio o di una sola azienda. Sono legate sempre di più all’evoluzione del sistema culturale e produttivo di un intero territorio: è per questo che T3 Innovation – la struttura di trasferimento tecnologico della Regione Basilicata – nel corso della sua attività ha profondamente investito nelle relazioni e interazioni non solo con i singoli beneficiari del servizio (qui un link per approfondire) ma con tutto il network territoriale di soggetti che sono chiamati, istituzionalmente e per finalità, a creare un modello territoriale di informazione, scambio, contaminazione che costituisce la open innovation. Con questa finalità abbiamo raccolto alcuni contributi, suddivisi in due parti considerata la loro numerosità e pregnanza, per definire in modo sempre più strutturato gli scenari e strumenti di innovazione di cui il territorio lucano dovrà dotarsi nei prossimi anni. Qui di seguito la prima parte di contributi in cui sono intervenuti i rappresentanti istituzionali di alcune significative organizzazioni di impresa.

Articolate le esperienze maturate nell'ambito del Cluster Energia Basilicata, costituitosi appena un anno fa, a sostegno dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. “Il Cluster ha individuato in T3 Innovation - sottolinea Antonio De Giorgio, presidente Cluster Energia Basilicata - organizzazione con la quale ha sottoscritto un protocollo d’intesa - un partner idoneo, tanto per potenziare la propria azione nella direzione di una migliore e più approfondita conoscenza dell’attuale spessore tecnologico delle imprese associate e dei loro potenziali bisogni di innovazione e trasferimento tecnologico, quanto nella direzione di conoscere e comprendere la realtà del comparto energetico lucano oggi esterna al Cluster, per valutare possibili azioni di coordinamento, raccordo e integrazione”.

“In questi mesi”, dichiara poi Antonio Braia, Presidente Cluster Lucano dell'Automotive, Fabbrica Intelligente “abbiamo valorizzato al meglio conoscenza, competenze e specializzazioni delle aziende presenti all’interno del nostro Cluster, così da riconoscersi e iniziare un percorso virtuoso dove lo scambio, il confronto e il trasferimento diventi il vero motore della nostra azione. Questo ha portato  a realizzare una serie di eventi di alto spessore e alla presentazione di due importanti progetti di innovazione e ricerca. Altro aspetto è acquisire maggiore consapevolezza da parte delle aziende, degli imprenditori che, investendo in innovazione, ricerca e sviluppo, possono creare i presupposti per costruire nuovi processi produttivi e proposte (prodotti/servizi) da comunicare ai mercati (possibilmente anche esteri), così da farsi riconoscere dagli stessi come aziende innovative e all'avanguardia. Naturalmente la prima area su cui investire è quella del capitale umano, così da acquisire una vera mentalità orientata all’innovazione”.

“La Basilicata si piazza in penultima posizione in tema di investimenti per le startup - spiega Raffaele Vitulli, presidente di Basilicata Creativa - ovviamente sia a causa della bassa densità di popolazione e della scarsa cultura imprenditoriale, sia per la mancanza di una strategia sistemica. T3 Innovation ha iniziato un lavoro lungimirante e di lungo periodo che non si può risolvere in poco più di due anni di attività: ha finora saputo fare un'analisi attenta dei settori, capire dove si poteva investire, ha cominciato ad affiancare i gruppi di ricerca, ha supportato la nascita dei Cluster regionali legati alla S3 che nei prossimi anni dovranno iniziare a lavorare per ricostruire il tessuto imprenditoriale innovativo a cui sono legati i concetti di startup e scalabilità. Senza T3 Innovation, che sta lavorando al fianco del tessuto imprenditoriale in maniera adeguata, il rischio è di non avere nessun organismo che possa fungere da facilitatore, considerando che la Basilicata da un punto di vista della consulenza all’innovazione non è performante, soprattutto nelle aree interne. Non esiste un lavoro di contaminazione, internazionalizzazione, di supporto all’accesso dei finanziamenti europei per le giovani startup e le imprese in espansione. C’è bisogno di un lavoro di affiancamento alle imprese e al mondo della ricerca per supportare l’efficacia del lavoro dei cluster: T3 Innovation su questo potrebbe essere utilissimo anche in futuro”.

Rispetto all’operato di T3 esprime soddisfazione la Confimi Industria Basilicata che, nell’anno 2018, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con T3 Innovation: “L’accordo ha visto la positiva interazione con il team della struttura di progetto e le imprese che sono state accompagnate singolarmente per aspetti inerenti l’innovazione di prodotto e la loro brevettabilità - sottolinea il presidente Nicola Fontanarosa - il supporto a piani di sviluppo aziendali di franchising, gli interventi per il miglioramento e l’automazione dei processi lavorativi e di efficientamento energetico. Molto utili sono stati i 5 focus della rivista “Knowledge Transfer Review” sui temi legati alle cinque aree di specializzazione della S3 lucana, offrendo alle imprese un quadro nazionale e internazionale conoscitivo aggiornato e aiutando i Cluster regionali a definire i loro piani di azione. Inoltre, è stato positivo l’affiancamento ricevuto nelle visite aziendali e negli eventi svolti, per le autonome attività che la Confimi Industria Basilicata ha realizzato presso le aziende associate, sui temi della digitalizzazione, efficientamento energetico e power quality, automazione e controllo dei processi produttivi, IoT e realtà aumentata nei processi aziendali. Si ritiene di poter affermare che T3 Innovation è diventato un punto di riferimento della nostra Associazione sulle problematiche inerenti l’innovazione e il trasferimento tecnologico nelle imprese lucane, ma si può anche affermare con convinzione che non sia stato del tutto valorizzato il “potenziale” implicito del progetto previsto”.

Da ultimo il Presidente della Camera di Commercio di Basilicata, Michele Somma, che sottolineando come nell’immediato futuro “i processi di digitalizzazione non saranno più un'opzione ma un elemento determinante per essere pienamente operativi sui mercati, utilizzando gli strumenti della competitività”, in linea con le attività del “Ministero dello Sviluppo Economico che ha approvato a metà novembre 2019 un piano triennale da 100 milioni di euro per il supporto e l’assistenza da parte delle Camere di Commercio italiane finalizzati alla trasformazione digitale delle PMI”, dichiara come l’azione della Cciaa “non avrebbe senso se non fosse inserita e contestualizzata in un'azione di sistema, insieme a Confindustria e a tutti gli altri organismi, pubblici e privati, che su questi temi realizzano azioni importanti e strategiche. Tra queste, ovviamente, va citata T3 Innovation, con cui la Camera ha già condiviso percorsi sinergici e immaginato azioni che possano svilupparsi nel prossimo futuro”.

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