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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Viaggio in Andalusia: alla ricerca di itinerari unici

Otto percorsi tra città, mare, riserve naturali e borghi nascosti

Con la ripartenza del turismo, molte persone vanno alla ricerca di luoghi unici, che sappiano incarnare lo spirito del tempo e offrano una grande varietà di paesaggi, insieme ad esperienze personalizzate. 

A tutte queste caratteristiche risponde l’Andalusia, incantevole regione del Sud della Spagna, che sa come meravigliare i suoi visitatori: chilometri di spiagge in cui riscaldarsi e godere di un mare spettacolare, famose città ricche di storia e tradizione, riserve che offrono percorsi mozzafiato, per chi ama immergersi nella natura e passare un periodo lontano dai clamori mondani, la bellezza incontaminata dei pueblos blancos, piccoli e pittoreschi borghi, facilmente raggiungibili, che offriranno uno spaccato dell’identità andalusa.

Una delle peculiarità dell’Andalusia è quella di offrire immaginari differenti, sia dal punto di vista culturale e artistico, sia dal punto di vista enogastronomico e dei servizi. Per questi motivi diventa il luogo perfetto per chi cerca un’esperienza il più possibile tagliata sui propri bisogni. Ecco la proposta di otto itinerari per un viaggio indimenticabile in Andalusia.

Alla ricerca del buon cibo e di prodotti tipici? L’itinerario del prosciutto iberico Dop di Jabugo

Molto spesso, per cogliere l’identità di un luogo, bisogna scoprire la cultura culinaria. Anche se il cibo non è solo scoperta, ma costituisce una delle parti migliori del viaggio. Ecco perché non si può mancare l’appuntamento con il prosciutto iberico Dop di Jabugo. Vi catapulterete nell’immediato all’interno di quella che è una vera area montuosa protetta, con un immenso patrimonio boschivo, la Sierra de Aracena y Picos de Aroche – sita nella provincia di Huelva, un vero e proprio parco naturale, la cui vegetazione è composta soprattutto da lecci e querce da sughero – in cui si potranno ammirare e scoprire allevamenti di maiali non intensivi: qui gli animali pascolano liberi e sono alimentali con le sole ghiande. 

Il prosciutto che assaggerete è il miglior prosciutto spagnolo e vi farà dimenticare di tutti quelli provati in precedenza, perché proveniente da allevamenti di assoluta qualità che tengono conto della bellezza e dell’ecosistema del luogo.

Oltre alla bellezza quasi surreale del luogo, scolpito dalla natura, è consigliata la visita al Museo del Jamón de Aracena, in cui si potrà assistere al racconto del prodotto locale per eccellenza: l’esperienza è multimediale, e grazie a pannelli e proiezioni audiovisive e alla voce delle guide, ci si immergerà nella storia (non solo enogastronomica) del luogo.

La Hollywood europea: un viaggio nelle atmosfere del cinema anni 60

Sapevate che in Andalusia, precisamente nella provincia di Almería e a circa 30 km dall’omonima città, è presente l’unico deserto europeoTabernas – questo il nome – ha un’aura quasi surreale, fatta di immobilità, che ricorda molto da vicino i paesaggi del Nordamerica, grazie alle cosiddette badlands. Se cercate luoghi particolari e di cui serbare a lungo un ricordo, è il posto che fa per voi: vi sembrerà di tornare indietro nel tempo e di sentire rumore di cavalli e spari in lontananza… come in un Western!

Le atmosfere anni 60 non saranno un’illusione ottica: se siete amanti del cinema, sarà come ritornare indietro nel tempo e immergersi in veri e propri set. Tra gli anni 60 e 70, infatti, il deserto di Tabernas è stato la location di numerosi film, specialmente spaghetti-western, sfruttata dai migliori registi dell’epoca, come per esempio Sergio Leone. Tanto che si è meritato nel tempo l’appellativo di “Hollywood europea”. 

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Come potrete notare, il deserto continua a rappresentare un luogo privilegiato per ambientare film ancora oggi, ma è innegabile, una volta arrivati a destinazione e scorto un habitat calmo e grigio, sentire la musica indimenticabile di Ennio Morricone e riecheggiare famose battute di capolavori come Il buono, il brutto e il cattivo.

Se volete provare emozioni dal vivo, non potrete rinunciare al Mini Holliwood Oasys Park, un parco tematico con animazioni, racconti della vita sul set rappresentazioni live di un film western.

A stretto contatto con la natura: un’esperienza fuori dal tempo

Chi ama le escursioni, staccare la spina e allontanarsi dai luoghi affollati, non può mancare l’appuntamento con la Sierra di Castril: un’area montana a nord est di Granada, cuore selvaggio dell’Andalusia.

Nei percorsi si potranno ammirare burroni e pareti verticali che sembrano infinite e lasciano senza fiato. Sono atmosfere che può gustare chi ama la lentezza, il mood perfetto per farsi avvolgere dalla fitta vegetazione, soprattutto lecci e pini. L’itinerario può essere anche l’occasione per incontri inaspettati con la fauna locale, come stambecchi, mufloni, daini, ma anche l’aquila reale e falchi pellegrini.

Questa è un’occasione per provare una grande varietà di percorsi naturalistici, come per esempio quello che porta alla Cerrada de la Magdalena, da dove scende il fiume Castril, a piedi o in bicicletta: l’emozione, quando comparirà l’acqua, irrompendo da una parete di calcare a mo’ di cascate, è assicurata.

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Tra patrimonio Unesco e panorami mozzafiato in montagna

L’Andalusia è ricchissima di paesaggi naturali meravigliosi. Uno di questi è stato notato anche dall’Unesco, che l’ha incluso nel suo patrimonio: stiamo parlando del nuovo Parco Nazionale spagnolo (il sedicesimo in tutto il Paese), la Sierra de las nieves, nell’entroterra della regione di Malaga. Anche qui gli amanti della montagna e delle altezze troveranno pane per i loro denti, ma il percorso propone qualcosa di unico: un vero e proprio labirinto fatto di grottegallerie naturali e vette che possono raggiungere persino i 2000 metri, per un tuffo nella natura più incontaminata.

La bellezza può assumere diverse forme, ecco perché la Sierra de las Nieves è il paradiso per chi ama la biodiversità. Camminare in mezzo al bosco di Abeti più importante al mondo non è un’esperienza che capita tutti i giorni (e nelle stagioni più fredde, vederli imbiancati restituirà all’improvviso la magia del Natale).

L’itinerario non offre solo piaceri per la vista, ma anche la possibilità di divertirsi facendo sport: sono praticabili, infatti, attività come canottaggiosentierismotorrentismo. L’occasione può essere sfruttata anche per visitare i vicini pueblos blancos della zona.

Città rinascimentali e olioturismo

In un tour dell’Andalusia, un buon compromesso per chi non ama troppo le città come luoghi affollati, ma ha interesse a scoprire la storia, è visitare quelle che sono considerate due gioielli del Rinascimento spagnolo: Úbeda e Baeza, nella provincia di Jaén. Non a caso nel 2003 sono diventate patrimonio Unesco.

A Úbeda sarà piacevole perdersi nel centro storico, tra tante stradine e piazze che fanno da contorno a sontuosi palazzi e andare alla scoperta dei capolavori artistici del periodo, come il Palazzo Casa de las Cadenas, il Palazzo del Marchese di Mancera, o la sinagoga dell’acqua, scoperta solamente nel 2007.

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Anche a Baeza non mancano i monumenti, ma a seconda del periodo scoprirete che è popolata da studenti: è infatti sede di un’importante università. Anche le città si contraddistinguono per la varietà di stili che caratterizza la natura: un esempio è la Cattedrale, costruita su un’antica moschea, segno tangibile del passaggio degli Arabi.

Alla parte storica del viaggio si può abbinare un’esperienza culinaria. La provincia di Jaén ospita circa 64 milioni di ulivi e non mancherà l’occasione per fare un tour nei migliori frantoi locali. In particolare consigliamo la visita nel frantoio Aceites Castelar, dove si produce l’olio dal 1640, specialmente quello biologico Nobleza del Sur, incluso tra i migliori al mondo. 

Riserve naturali e arte barocca: la Subbetica

Tra le attrazioni che meglio racchiudono la diversità di paesaggi, luoghi e tradizioni, la Subbetica è una delle migliori. Potrete passare dalle montagne, di modesta altezza, agli incredibili canyon e fiumi, sino ai villaggi tradizionali e alla cucina verace.

Il consiglio è quello di abbinare escursionismo – il trekking – alla scoperta dell’archeologia e della natura. Il Parco Naturale della Sierra Subbetica, per esempio, è un paradiso per chi pratica il bird watching: qui vivono decine di specie di rapaci, dall’aquila reale al grifone, dal falco pellegrino all’astore. 

Lungo questo percorso non si può non visitare Priego de Cordoba, il cui patrimonio monumentale offre uno spettacolo che delizierà gli occhi degli amanti dell’arte, specialmente quella barocca, dominante nella città. Anche qui è d’obbligo una degustazione dell’olio d’oliva.

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La Subbetica nasconde però anche numerose piccole città e villaggi: visitarli significa immergersi nella tradizione locale, spesso tagliata fuori dai tour di massa. Le cittadelle offrono la visione di numerosi castellichiese e panorami mozzafiato come Zuheros, una delle tappe imprescindibili nella provincia di Cordoba: qui la vita scorre lenta e oltre al castello, completato nel XI secolo, simbolo della conquista cristiana, che domina il paese dall’alto, si potrà ammirare una delle grotte più importanti dell’Andalusia (Cueva de los Muercielagos), riconosciuta per la bellezza delle sue formazioni calcaree, pitture rupestri e resti umani. È nota in Spagna e in gran parte d'Europa per l'importantissimo sito archeologico che racchiude, testimonianza della sua storia. Il suo nome deriva dall'essere abitata da quattro specie di pipistrelli.

Sierras e pueblos blancos, in un connubio tra tradizione e natura

A proposito di Riserve naturali, un’occasione per svolgere anche attività particolari all’aperto è offerta dal Parco Naturale di Grazalema, il quale include diversi itinerari a cavallo, ma anche la possibilità di provare il parapendio, il kayaking o l’arrampicata sulle pareti rocciose. Il Parco è sicuramente tra i gioielli dell’Andalusia, tanto che è stato riconosciuto dall’Unesco come Riserva della Biosfera: un consiglio è quello di lasciarsi incantare dai numerosi canyon naturali, tra l’acqua e le rocce e di perdersi per i labirinti sotterranei.

La zona di Cadice include anche i famosi e tipici pueblos blancos (paesi bianchi) dell’Andalusia. Casette imbiancate e decorate, vicoli stretti e piazzette… un paradiso per la macchina fotografica, ma anche un’esperienza unica per comprendere e immergersi nella realtà locale, scoprendo artigianato e gastronomia.

Tra i paesini consigliati sicuramente c’è Arcos de la Frontera, pronto ad accogliere il visitatore con il suo castello e le sue torri merlate. La discesa per vie strette non può che portarvi alla bellissima basilica in stile gotico-barocco di Santa Maria de la Asuncion. Un’altra meta molto affascinante è Zahara de la Sierra: oltre al magnifico castello medievale, dall’atmosfera arabeggiante, c’è un grande lago artificiale diventato il top per gli sport acquatici.

Arrampicate ed ecosistemi incontaminati

Un altro richiamo per gli amanti dell’arrampicata è il Cerro de Hierro, nella provincia di Siviglia, una grande area carsica di rocce calcaree, con una vasta rete di sentieri attrezzati in cui praticare questo sport. 

La Sierra Norte di Siviglia è stata a lungo sfruttata dall’uomo per le sue miniere e questo ha portato ad una grande influenza sul territorio: può infatti essere considerata un vero paradiso per la sentieristica, dato il numero molto alto di percorsi e tracciati facili da percorrere, anche per via della segnaletica, dei luoghi ristoro e le piste ciclabili. Citiamo a tal proposito la Via Verde, che utilizza l'infrastruttura ferroviaria già esistente, per sviluppare un turismo ecologico nelle aree rurali del Paese.

Una giornata può essere invece passata tra Cadice, Siviglia e Huelva al Parco Nazionale di Doñana, tra le più rinomate zone umide d’Europa: un’occasione per scoprire ecosistemi molto diversi tra loro convivere a poca distanza, tra paludi, pinete, dune e spiagge incontaminate, animali a rischio estinzione come l’aquila imperiale spagnola.

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