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Martedì, 16 Aprile 2024
Travolto / Vicenza

Davide Rebellin, le immagini dell'incidente: la bici è ridotta così

L'ex campione italiano di ciclismo è stato buttato giù dalla bicicletta e ucciso da un camion vicino a Vicenza. Il camionista era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso

Arrestato il camionista che ha ucciso Davide Rebellin: "Ha tentato di cancellare le prove"

Davide Rebellin è morto a Montebello Vicentino lo scorso 30 novembre. L'ex campione italiano di ciclismo è stato buttato giù dalla bicicletta e ucciso da un camion vicino a Vicenza. Aveva 51 anni, era in sella alla sua bicicletta quando è stato investito e travolto dal mezzo pesante nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino. Il camionista non si è accorto dell'incidente e ha proseguito per la sua strada. Rebellin, veronese, aveva vinto in carriera, tra le altre, un'Amstel Gold Race, tre edizioni della Fleche Wallonne e una tappa del Giro d'Italia.

La bici di Rebellin (Ansa)

Chi ha investito mortalmente l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin è stato un camionista tedesco, 62enne, individuato e denunciato in Germania. Dopo l'incidente, a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, sulla rotatoria della regionale 11 si sarebbe fermato e, sceso dalla cabina di guida del Tir, si sarebbe portato vicino alla vittima che si trovava a terra. In tutta fretta, poi, sarebbe risalito sul camion per allontanarsi velocemente. Lo hanno riferito dei testimoni oculari ai carabinieri che, dopo aver proceduto ad approfondite indagini, si sono messi in contatto che le autorità di polizia in Germania per identificare l'uomo.

Il camionista era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte. Nel 2014 gli era stata anche ritirata la patente a Chieti per guida in stato di ebrezza. In Germania, però, l'uomo non può essere arrestato perché in Germania non esiste il reato di omicidio stradale. Il camionista era arrivato in Italia quello stesso giorno per caricare merce all'interporto di Verona e dalla città scaligera i militari sono risaliti all'identità del conducente, fratello del titolare dell'impresa intestataria del tir. "Un plauso ed un sentito ringraziamento alle forze dell'ordine, ai Carabinieri ed alla Procura della Repubblica di Vicenza ed anche a tutti i cittadini che hanno dimostrato grande senso civico nel supportare il grande lavoro svolto per individuare l'investitore di Davide Rebellin" è il commento del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, tra l'altro amico di Rebellin.

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