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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Federica Pellegrini chiude la sua carriera con l'ennesima vittoria

Allo Stadio del Nuoto di Riccione arriva il successo nei 200 stile libero, la sua specialità, per la Divina, che ha festeggiato con un tuffo in piscina assieme al Presidente del Coni Malagò

Fede per sempre. Si è chiusa la storia sportiva di un'atleta unica, inimitabile, intramontabile. Federica Pellegrini ieri ha nuotato, e vinto, per l'ultima volta: titolo numero 130 agli Assoluti di nuoto a Riccione, il 31esimo nei 200 stile libero che l'hanno resa leggenda. Lo Stadio del Nuoto di Riccione, la sua casa, il suo fortino, ieri era illuminato solo per lei, e da lei: qui l'8 marzo 2009 conquistò il sesto record mondiale degli 11 stabiliti dalla Divina, già olimpionica e prossima alla doppietta iridata dei Mondiali di Roma 2009.

Tutti i successi

Federica Pellegrini chiude il sipario nei suoi 200 da protagonista assoluta: 6 record mondiali in vasca lunga con l' 1'52"98 imbattuto da oltre 12 anni e 2 in vasca corta; l'oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 e l'argento ad Atene 2004 a 16 anni e 12 giorni (più giovane italiana a salire su un podio olimpico individuale), unica atleta del nuoto italiano (uomo e donna) ad aver partecipato a cinque edizioni olimpiche ed altrettante finali consecutive nella stessa gara come lo statunitense Michael Phelps (l'atleta più vincente della storia dei Giochi con 23 ori, 3 argenti e 2 bronzi), l'unica nuotatrice ad aver firmato la doppietta iridata 200-400 in due edizioni consecutive (Roma 2009 e Shanghai 2011), l'unica ad aver conquistato otto medaglie mondiali in altrettante edizioni consecutive nella stessa gara (argento a Montreal 2005, bronzo a Melbourne 2007, oro a Roma 2009 e Shanghai 2011, argento a Barcellona 2013 e Kazan 2015, dove conquista anche l'argento con la 4x200, oro a Budapest 2019 e Gwangju 2021) e chissà ancora cosa.

Dai Mondiali di Barcellona 2003, dove nuotò la staffetta 4x100 stile libero non ancora 15enne, Federica Pellegrini ha conquistato il primo e unico oro del nuoto italiano femminile e un argento olimpico, 11 medaglie mondiali (6-4-1, trascinando per la prima e unica volta sul podio la staffetta 4x200 d'argento nel 2015) in vasca lunga e 8 in vasca corta (1-2-5), 20 medaglie europee in vasca lunga (7-6-7 con l'inedito poker di successi nei 200 a Budapest 2010, Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016 nei 200) e 17 in vasca corta (7-4-6 con 5 ori nei 200 come la slovacca Martina Moravcova), oltre a 2 ori ai Giochi del Mediterraneo, 4 medaglie alle Universiadi (2-1-1) e 2 argenti agli europei giovanili e 181 medaglie ai campionati italiani (130-36-15), la prima a Gubbio nel 2002 col terzo posto nei 200 stile libero, il primo record italiano il 16 novembre 2003 a Viareggio nei 100 stile libero in vasca corta (in lunga a Livorno nei 100 stile libero il 10 marzo 2004).

Il tuffo di Malagò

Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha tributato il sincero ringraziamento dello sport italiano a una campionessa dalla statura inarrivabile, raccogliendo anche l'invito di Federica a salutare questo addio alle gare con un tuffo condiviso, il suggello a una storia che li ha visti uniti in un connubio inscindibile, dal Circolo Canottieri Aniene al vertice dello sport. "Due sentimenti diversi si sovrappongono: il primo è quello di dirigente sportivo, c'è una gratitudine che non ha aggettivi o parole. Poi c'è la componente affettiva e umana. Non bisogna prenderlo come un momento triste, anche se capisco che per certi versi lo è per tutti. Però è il riconoscimento della sua grandezza. Il valore aggiunto che ha dato al nuoto e allo sport italiano è il suo più grande lascito. Ha fatto crescere tutti".

Dallo scorso agosto la Pellegrini è membro del Cio, della Giunta Nazionale del Coni e Consigliere della Fondazione "Milano Cortina 2026": il futuro di Fede è già iniziato.

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