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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tamberi, nuovo coach e il sogno di un...Triplete

L'altista azzurro sarà seguito da Giulio Ciotti, e punta le sue fiches nei tre appuntamenti più importanti del biennio: i Mondiali di Budapest, gli Europei da giocare "in casa" a Roma ed i Giochi Olimpici di Parigi

Tre gare. Solo tre gare per fare qualcosa che definisce pazzesco. E’ un “Gimbo” Tamberi pratico ed essenziale quello che descrive il futuro a medio termine, i prossimi due anni pieni di grandi possibilità. “Ci sono i Mondiali di Budapest, con il titolo iridato che mi manca, ma anche gli Europei a Roma, e ovviamenti mi piacerebbe bissare il titolo olimpico. Perché ogni volta che si avvicina l’Olimpiade che è stata una vera ossessione per me, scalpita sempre qualcosa dentro”. I Giochi di Parigi, quindi, come punto di arrivo di un cammino su base biennale con due appuntamenti a fungere da “check-point”: tre occasioni, appunto, di mettere altri allori in una bacheca già fornitissima, riempita di gioie in poco più di un lustro. A partire dalla doppietta del 2016, campione iridato indoor a Portland ed europeo all’aperto ad Amsterdam, quest’ultimo oro bissato a Monaco la scorsa estate, passando per il primo posto di Tokyo e il filotto di titoli nazionali con il record sia al chiuso che “outdoor”.

Tanti allori, la quasi totalità di essi conquistata con al suo fianco il papà-allenatore Marco. Poi la scelta di cambiare guida tecnica: “Gimbo” ha sciolto la riserva, sarà Giulio Ciotti, ex saltatore in alto azzurro, il nuovo coach di Gianmarco Tamberi. Ciotti, nato a Rimini il 5 ottobre del 1976, in pedana vanta un primato di 2,31 ed ha ottenuto un secondo posto ai Giochi del Mediterraneo del 2001. Conosce bene il campione anconetano avendo anche gareggiato contro di lui – l’ultima volta agli Assoluti Indoor di Ancona del 2016, dove Tamberi salì sul gradino più alto del podio con 2.36 – e profilo ideale per l’affinità a Tamberi ed al suo modo di saltare, come confermato dallo stesso atleta dorico che ha poi parlato dei prossimi impegni. Tamberi sarà seguito da uno staff che comprende il preparatore Michele Palloni, i fisioterapisti Andrea Battisti e Andrea Benvenuti, il rieducatore Fabrizio Borra, l’ortopedico Francesco Lijoi ed il mental coach Luciano Sabbatini. E proprio con Palloni che l’altista azzurro si sta allenando con grande intensità dallo scorso autunno. “Mi sto trovando benissimo – spiega – ed ora che è stata confermata anche la figura del tecnico torno al lavoro con ancora più motivazione e tanta voglia di fare. Non vedo l’ora di mettermi ancora alla prova e dimostrare quanto valgo”.

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